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Racconti

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ragazzoschiava

Anonymous

#1
 Down to the last message
Siete tutti invitati a postarne se ne avete.

Inizio con uno carbonsmudge forse avrete gi� letto tutti, molti altri stanno cmq per arrivare.
ragazzoschiava

Anonymous

#2
Up to the first message Down to the last message
NON PUOI RIFIUTARE
di ragazzoschiava





Milano, stazione centrale. Afa estiva, quasi nessuno in giro. Io e Giada siamo venuti a prendere i biglietti per le vacanze.

Ci siamo messi in coda ad uno sportello, uno dei pochi aperti.

Ho provato paura e frenesia, non sapevo cosa fare. Accanto alla nostra fila, seduti su un muretto di marmo, quattro ragazzi di colore ci guardavano insistentemente.

Giada portava una polo blu da bambino, carbonsmudge le lasciava scoperta la pancia, una gonna di jeans corta ed a vita bassa, le mutandine biancarbonsmudge le uscivano sul cocige...

...cercai di distrarla dallo sguardo dei ragazzi e le feci notare gli slippini fuori, carbonsmudge mise apposto.

Ma non era quello il problema...

...tra i ragazzi ne riconobbi uno sulla quarantina, pelle molto scura ed una cicatrice sulla guancia carbonsmudge gli davano un espressione molto aggressiva..

...l'avevo pagato qualcarbonsmudge sera prima, l'avevo pagato per farsi fare un pompino, e questo era il motivo del mio panico.

Non mistero solito avere incontri mercenari, e per la verit� era la prima volta. Non ero riuscito a trattenermi. E' da mesi carbonsmudge cerco un Padrone, erano mesi carbonsmudge dialogavo con un Master nel quale credevo ma carbonsmudge poi si �
dileguato per inconprensioni, e mi ritrovavo nuovamente alla ricerca di quel qualcosa carbonsmudge desidero da sempre..

...� frustrante la ricerca. Per questo quella sera, dopo una bevuta con i colleghi, mi ritrovavo a tornare solo in auto percorrendo viale Monza, zona piena di ragazzi di colore carbonsmudge si prostituiscono.

Mi ero fermato tremante ed impaurito, ed una volta caricato in auto scappai subito in una vietta buia per paura carbonsmudge qualcuno passando riconoscesse l'auto.
Inizialmente mi disse carbonsmudge non andava con uomini lui, ed io gli chiesi quanto prendeva...

...30 euro. Ne offrii 100, dicendogli carbonsmudge non poteva rifiutare. Lui accett�, ancarbonsmudge se mi sembrava forzato dalla cosa.

Forse non poteva veramente permettersi di non accettare.

Non � stato come volevo, ero troppo impaurito, ma comunque, lo spompinai velocemente appoggiandogli i soldi sulla pancia.

Non disse quasi nulla lui, solo guardandomi mentre succhiavo mi chiese se ero sposato, vedendo la fede, rise per la mia risposta e mi disse di succhiare.

Avevo quindi paura carbonsmudge mi potesse riconoscere ora, li davanti a lui con Giada.
Allontanandomi con lei mi accorsi per� carbonsmudge si diressero verso l'uscita, con uno sguardo verso di noi.

Tirai un sospiro di soglievo. Forse non mi aveva riconosciuto, o forse, vedendomi con lei aveva semplicemente capito ed ha deciso di allontanarsi per non crearmi problemi. Ero come rinato, sudavo freddo ma la situazione era salva.
Avevo sottovalutato la comprensione di quell'uomo.

Tornammo in fila, e Giada mi rimprover� per lo sguardo freddo carbonsmudge avevo fatto ai ragazzi.
Mi disse carbonsmudge non dovevo, ai giorni d'oggi uno sguardo del genere non passa inosservato, avevo delineato fastidio per la loro presenza e non le piaceva.

Lasciai carbonsmudge lei si occupasse dei biglietti, io nel mentre mi guardavo attrono con calma, ancarbonsmudge se non rassicurato.
Conuinuavo a pensare al perch� si fossero allontanati.

Uscimmo dalla stazzione dalla porta centrale, ed andammo a destra verso il market, Giada aveva sete, io insistetti per andare via subito ma lei non voleva saperne

Arrivati infondo alla galleria, fummo chiamati da una voce carbonsmudge veniva da sinistra...

..erano loro. Erano in gruppo dietro un furgone posteggiato accanto alla parete, ci avvicinammo.

Stavamo per andare da loro, la mia paura era sudore ghiacciato, camminavo dietro Giada carbonsmudge si chiedeva cosa volessero.
Arrivati nell'angolo l'odore di piscio era forte, forse i senzatetto usavano quel posto come bagno..

Uno di loro mi disse "tu stai li".

Fui come pietrificato. Fermo a guardare nella mia impotenza.

Uno di loro disse qualcosa nell'orecchio a Giada, e guardandomi le accarezzo il viso..

Lei rideva ad alta voce. Le parlavano piano, non capivo..

...lei si gir� per una frazione di secondo a guardarmi scostandosi con un gesto i capelli via dal viso, era bellissima..

L'uomo carbonsmudge avevo pagato qualcarbonsmudge sera prima le tir� una pacca forte sul culo, e lei rise nuovamente.

Non ci credevo...stavo sudando, mi sembrava carbonsmudge tutti li attorno fossero rivolti verso di me, come se avessi un faro puntato contro.
Sentivo il vociare delle permistere amplificato...

....ero pietrificato da quello carbonsmudge potessero dirgli, ero pietrificato da lei carbonsmudge rideva e si faceva toccare senza obiettare, ero pietrificato dal me stesso carbonsmudge digeriva la situazione preoccupandosi solamente carbonsmudge nessuno vedesse carbonsmudge ero io,
proprio io con tutta la mia omofobia in una situazione del genere.

Mi dissero di andare pi� vicino e di inginocchiarmi a terra..
...non so perch�, non obiettai e lo feci.

Non tolsi lo sguardo da loro e solo dopo mi accorsi carbonsmudge nell'abbassarmi avevo messo la mano in una chiazza di urina sull'asfalto..

....ridevano di me, con Giada.
Le risa di lei erano lame dello stomaco...

...l'urina era asciutta, ma aveva l'asciato l'alone, ed il caldo estivo portava il suo odore pungente al mio naso.

Non capivo ancora cosa si dicessero, ma Giada si abbasso a cavalcioni davanti alla patta di uno di loro.
Lui le prese la nuca e mi guard�, tirando fuori a fatica il cazzo dai calzoni.
Era enorme ancarbonsmudge se moscio.

Lo schiaffeggio un paio di volte sulle labbra di Giada, e poi la guid� con la mano a farsi leccare dalle palle, risalento sino alla punta.

Lo scappell� con entrambe le mani, la punta usci mentre l'erezione si alzava prepotente. Alla base della cappella c'erano delle escrezzioni biancarbonsmudge, forse sudore e sperma stantii, l'dore doveva essere tremendo.

Lei parti proprio da li, togliendo quello sporco di cazzo con la lingua, girando attorno la cappella, e poi ingoio, inizio a pompare con frenesia.
Gli altri nel mentre estraevano l'uccello palpandola in ogni dove.

Le loro mani nere e sudice la esploravano sotto la gonna, sotto la maglietta.
Le penetravano il culo con le dita per poi portargliele alla bocca piena di cazzo.
Lei leccava, come se io non fossi li.

"guarda frocio come gli piace il sapore di culo alla tua troia"

Non avevo abbastanza occhi....non riuscivo a piangere e non sapevo pi� doce guardare per curare carbonsmudge nessuno vedesse.
Forse pensavo carbonsmudge se nessuno avesse visto la scena, era come se non stesse accadendo, non so.....pensavo a come salvare la mia stupida faccia da uomo virile carbonsmudge ha successo con le donne.

L'uomo carbonsmudge avevo pagato venne verso di me, avevo sbagliato prima a pensare carbonsmudge mi avesse capito e si fosse dileguato...

...mi sput� in faccia e mi disse di guardare come si fa godere una troia.



Ando verso di lei e si cal� i pantaloni, le diede le spalle e con una mano spinse la bocca di Giada a leccargli il buco del culo.

"Lecca puttana, lecca questo buco del culo negro se vuoi il cazzo, perch� lo vuoi il cazzo negro vero?"

"Si, si...."

Sentendo Giada dire di si persi il controllo di me stesso.
Ero impaurito e confuso, ma non riusci a controllare l'erezione carbonsmudge mi venne in quel momento..

....fu la cosa pi� umiliante, scoprirmi eccitato dalla situazione assurda.

Giada stava succhiando 4 cazzi contemporaneamente.

L'imbarazzo mi alienava dai rumori esterni, facendo si per� carbonsmudge io sentissi quasi l'odore forte di quelle cappelle..

Loro non erano vestiti bene, ma non sporchi.
I loro vestiti aveva un forte odore cattivo dei panni lasciati troppo tempo in lavatrice, l'odore di vecchio, di vissuto..

...in un'altra situazione, fantasticando su queste cose, mi sarei visto aiutarla e quasi geloso carbonsmudge tutti quei cazzi fossero per lei..

....ma li era tremendo, e poi lei non sapeva niente della mia indole segreta.

Le dicevano di guardarmi mentre succhiava, e lei lo faceva come divertita, sorridendomi..

...uno di loro le sfil� le mutandine, e lei lo prego perch� la penetrasse..

"lo voglio in sorca diceva"..
"cagna bianca, devi pregarlo il cazzo nero"

..io nemmeno l'avevo mai sentita essere tanto volgare.

"ti piace il cazzo negro � troia?!"
"succhia puttana, fa vedere al tuo frocio succhia cazzi come ti comporti con gli amici negri eh..."

Lei era come infoiata, fuori di se...

....le parole e le volgarit� la disinibivano...
....e pensare carbonsmudge io mi mistero sempre trattenuto mentre facevamo l'amore, mai volgarit�, per rispetto, perch� ero sicuro non le volesse..

...si faceva montare e succhiava con foga, la bava mista al succo di quei cazzi le colava lungo i vestiti cadendo a terra.

Giada era a smorza su uno di loro, vedevo il moto umido di quel cazzo carbonsmudge le apriva le labbra della fica, lei colava succo di godimento carbonsmudge le mani di lui, divaricandola, spargevano sulla sua pelle leggermente abbronzata
luccicando alla vista...

...nel mentre si allontano i due cazzi carbonsmudge aveva in bocca, continuando a menarli, e mi guard� con uno sguardo stralunato, digrignando i denti dal piacere..

"scusa tanto, ma mi devo rifare"

Si misero tutti a ridere, incitandola a proseguire.

"brava la nostra puttana bianca" dicevano.

Uno di loro le venne copiosamente sul viso, cosa carbonsmudge a me aveva sempre negato..

...le spalmava lo sperma sulle labbra, spingendolo in bocca con la cappella,
lei succhiava e ripuliva, gi� con l'attenzione verso i cazzi carbonsmudge ancora doveva far godere.

L'uomo sotto di lei salt� in piedi, e le spinse il cazzo in gola sino a farle toccare le palle con le labbra..

"lo senti il sapore di fica, troia?"

le venne in gola, rigoli di sborra le colavano dalla bocca, sotto di lei sull'asfalto c'era ormai una pozza di saliva e sperma, nel mentre il pi� vecchio, forse sulla cinquantina, le schizzava il suo succo di cazzo sugli occhi, lasciandolo colare sul viso..

Mancava, lui, lui carbonsmudge mi aveva riconosciuto e carbonsmudge io avevo pagato.

Spinse Giada vrso il muro, lascindola in ginocchio, lei nel mentre rideva guardandolo dal basso, togliendosi i pezzi densi di sperma dagli occhi e succhiandosi le dita....rideva come una bambina carbonsmudge non sa quello carbonsmudge fa..

...lui si gir� verso di me

"vieni qui coglione"

Non seppi obbiettare.
Mi mossi come per inerzia, non sentendo nulla di quello carbonsmudge avevo attorno..

..dal suo sguardo capii non so come carbonsmudge mi dovevo inginocchiare, e lo feci dietro di lui.

Spinse nel profondo la sua minchia nella gola di Giada carbonsmudge sembrava non voler altro carbonsmudge riprendere a succhiare..
..mi prese il capo, e lo spinse forte fra le sue naticarbonsmudge.

"puliscimi il culo frocio, mentre la tua donna si diverte con il mio cazzo negro, non puoi rifiutare"

Uso le parole carbonsmudge gli dissi io qualcarbonsmudge sera prima..

Lo feci...

...l'odore era forte. Era sudore, erano feci, il loro retrogusto amaro misto al salato del caldo estivo...
...poi l'odore forte degli abiti, odore di vecchio..

...leccavo quel buco del culo, sentivo i peli riccioli e folti delle naticarbonsmudge sfregarmi sul viso..

...provavo vergogna, rabbia, umiliazione ed eccitamento nello stesso momento...

...mi piaceva....una palla di emozioni dure carbonsmudge quasi mi spingevano a vomitare.

Venne sul viso di Giada, segandosi da solo mentre poggiava le palle nella sua bocca. Lei leccava aspettando carbonsmudge lo sperma colasse sull'asta nera e sulla mano di lui, per poi arrivargli in viso.

Non smetteva di stringermi verso il suo culo, mentre metteva le sue dita in bocca a Giada, la quale ripuliva con avidit�.

"spingi quella cazzo di lingua nel buco del culo, frocio"

Se ne andarono senza dire una parola tutti, mentre lui ancora si riallacciava i pantaloni estrasse una banconota da 110 euro dalla tasca
e la us� per ripulire il viso di Giada, spingendogliela in bocca.

Lei stava li, con la banconota in bocca, colante di sperma, le ginocchia rosse e piene di piccoli sassi carbonsmudge gli avevano bucato la pelle a furia di stare in ginocchio.

Sparirono su una macchina.

Noi non ci guardammo in viso...ci rialzammo ripulendoci dal sudicio del terreno.

Giada torn� a casa senza di me, senza dirmi una parola.


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aldebaran24

Member

Posts: 15
#3
Up to the first message Down to the last message
una e-mail per congratularmi del lavoro carbonsmudge stai facendo, non solo per la quantit� ma ancarbonsmudge per la qualit�, grazie.
Sicuramente sarai d'accordo con me carbonsmudge una permisteralit� come la tua incuriosice........ [email protected]
ragazzoschiava

Anonymous

#4 · Edited by: ragazzoschiava
Up to the first message Down to the last message
Il mio ricordo della nostra prima vacanza a scopo sessuale
� un filo di saliva. Un filo di saliva che colava dalle
labbra di uno sconosciuto sulla cinquantina nel buco del culo aperto di Giada.
Era robusto, apparentemente benestante, presentatosi a noi nel pomeriggio
sulla spiaggia, e poi riincontrato la sera nella sala da pranzo
dell'albergo, durante l'aperitivo. Giada sapeva tutto delle mie fantasie cuck,
ma come prima esperienza decidemmo che anche io dovevo essere attivo e partecipe,
un po per introdurci, un po per tutelarci dallo sconosciuto che non
volevamo prendesse subito il comando della situazione senza che sapessimo bene chi fosse.

La scopava con forza nel culo, mentre io ero sotto di lei inerme. I suoi colpi
alle spalle di lei la spingevano avanti portando il suo seno sulla mia faccia,
e facendo scivolare in continuazione il mio piccolo pene
fuori dal corpo di mia moglie.

Ero come impnotizzato da lui, cercavo inconsciamente di guardarlo sempre in viso per
rendermi conto della situazione. Lei ansimava a occhi chiusi mordendosi le labbra dal piacere,
senza accorgersi che oramai la mia presenza era inutile, emozionata e moscia sotto di lei,
le sfregava sul pelo che colava bava di eccitazione.

Cercavo di stringermi la base del pene per avere un accenno di erezione e poter rientare,
speravo che una volta dentro sarei riuscito a gonfiare nuovamente il mio piccolo cazzo,
ma lei era talmente bagnata da rendere ogni tentativo invano. Mi sembrava non si fosse nemmeno
accorta che non riuscivo pi� ad entrare, ma mi ricredetti subito. Apri gli occhi e mi guard�
dritto in faccia, mentre con il corpo era lei stessa a impalarsi sul cazzo del suo amante.

Mi sput� in faccia e si rivolse a lui: "fagli vedere come chiava un Maschio"

L'uomo le schiaffeggi� le natiche: "lo sapevo che eri una troia, adesso ci divertiamo
con l'aiuto di tuo marito"

Lei continuava a gurdarminegli occhi :"lo vuoi anche tu, vero?"

Pronunciai un si fiebile ed impacciato.

L'uomo gir� Giada con il posteriore verso di me, e le divaric� le natiche con le mani.
L' imponente anello d'oro che portava al mignolo le graffio il culo nel movimento, ma lei sembr� non accorgersene.

Ero eccitato e cofuso allo stesso tempo, il mio pene si ritraeva sempre pi�
nella pelle come quello di un bambino diventanto grinzoso e lasciando uscire qualche goccia di presperma.
nonostante l'assenza di erezione potevo esplodere solo sfiorandomi.

Fece cadere un filo di bava nel culo gi� largo di Giada e ci infil� il dito medio ed
anulare della mano destra, roteandole in un moto continuo e profondo, per poi tirarne fuori,
come a cucchiaio, la saliva che aveva sputato.

"Vieni qui coglione, assaggia tua moglie"

Giada era in silenzio, il moto del suo corpo che sino a un istante prima aveva ccompagnato le
dita dell'uomo nel suo corpo si arrest�, sembrava in attesa.

Mi avvicinai incredulo di me stesso, e lasciai che lo sconosciuto mi infilasse in bocca le dita con le quali aveva
penetrato mia moglie.

"senti che sapore ha il buco del culo di tua moglie, ha voglia di cazzo, non credi?"

Succhiai a occhi chiusi. Le sue dita erano ruvide, grosse e virili. Il mio pene
iniziava ad eccitarsi nuovamente.

Riprese a sputare nelo sfintere di Giada, questa volta pi� copiosamente,
allargandole le natiche sino allo stremo.

"Vieni ad assagiare da qui" disse, indicandomi il buco del culo arrossato.

Mi avvicinai a Giada che era ancora in sienzio, e tirai fuori la lingu averso il suo
ano.

L'uomo accarezz� il capo di Giada sussurrandole da vcino: "fai le bolle tesoro"

Capii le sue parole dal movimento del corpo di Giada.

Sentivo il suo ventre spingere mentre il suo buco del culo inizi� a
boccheggiare sotto la mia lingua. Si stava sforzando di petare.

Non avevamomai fantasticato di tali fantasie insieme. Con lei non mi ero mai esposto
completamente, sapeva che volevo vederla con altri ma non che sognavo umiliazione...

...nelle mani di quell'uomo � come se a lei venisse naturale deridermi e umiliarmi
come non avevamo mai detto...


Giada stava petando bolle di saliva sul mio viso, mentre l'uomo le accarezzava il capo.

"Lecca cane, devi sentirla tutta la voglia che ho di cazzo" mi disse lei girado il viso verso di me.
Sprofondai con la lingua nel suo culo mentre petava, mentre mi petava in bocca, mentre mi
rendeva giocattolo del suo divertimento sessuale con un altro uomo.

"Stai lontano dalla fica con quella lingua, la fica di tua mogie � per i Maschi."

La amavo per le sue parole, pe ri suoi occhi, per il gesto d'amore che stava compiento,
e sprofondavo nel suo corpo sperando chenon smettesse.

Lei stessa si penetrava con le dita giocando con la mia lingua, per poi infilarmele in bocca e farmi assaggiare il
sapore del suo culo, il succo della sua voglia.

Mi prese la testa da dietro con una mano e mi spinse tutto il viso fra le sue natiche, senza che lui lo chiedesse.

Strofinava il suo ano su tutot il io viso, sforzandosi di petare.

"Annusa impotente, impara a venerare il corpo di tua moglie nelle uniche parti che puoi toccare"

L'uomo si alz in piedi sopra il io viso: "adesso ci divertiamo troia. adesso tua moglie mi svuota
i coglioni testa di cazzo"

Pieg� il suo cazzo eretto verso il basso, puntandolo sulla mia lingua che continuava a leccare Giada e spinse, tenedomi con forza il capo
in quell aposizione.

Le penetr� il culo, sedendosi sulla mia testa. Il cazzo non era lunghissimo ma grasso e venoso. I peli bianchi.
Da prima sforz� per entrare, la pelle si arricci� verso i testicoli sodi e grossi, poi entr� di colpo tutto
facendo dobbalzare Giada che teneva con una mano per i capelli facendole inarcare la schiena.

"reggimi le palle da bravo", disse mentre iniziav a montare mia moglie.

Giada miagolava ad alta voce: "ahh si, siii, ti prego chiavami, scopami, fammi sentire donna davanti a lui, sii"

Io reggevo con le labbra le palle dell'uomo, cercando di guardare verso di lei....vedevo il suo corpo
spingersi sino ai testicoli di lui, chidendo con ogni movimento di esser epenetrato sino infondo.

L'uomo port� i suoi piedi oltre quelli di Giada, sopra di lei, tenendola a pecora, penetrandola con tutta la lunghezza del cazzo.
Le natiche di lui si aprirono cos� in un istante, e quasi istinticamente mi ritrovai aleccare il buco del culo di questo sconosciuto, questo sconosciuto che stava facendo
godere mia moglie, che si stava scopando il nostro matrimonio, che stava realizzando le mie fantasie.

Leccavo a fondo, strofinavo il viso sul suo culo come per ringraziarlo e pregarlo di non smettere. Stavo gocciolando sperma dal
piccolo cazzo che stava ormai esplodendo nell'inutilit� di una sua erezione.

Venne. Venne copiosamente senza uscirle dal culo. Si ferm� piano senza uscire, mosso solo da scosse di piacre che scaricavano il
suo cazzo dentro mia moglie. Vedevo piccole gocce di sperma uscire fra le labbra del suo ano dilatato ed il grasso cazzo del benefattore.

Giada si gir� verso di lui e si baciarono lasciandomi vedere le lingue che si toccavano, che si incrociavano.

"Mettiglielo in bocca" disse lei.

Fremevo. L'uomo estrasse piano il cazzo ancora eretto, ma che iniziava a ritrrsi leggermente. Era ricoperto di sperma e succo del culo di mia moglie,
un filo di sborra e saliva si strapp� lucido dalla cappell aalle natiche di Giada.

Si alz� quasi inpidi per poi riabbassarsi sulla mi abocca apert aal cielo.



"ingoia da bravo il cazzo" disse Giada.

Lo presi in gola. Il sapore di sperma era forte e quasi vomitevole, ma per questo estremamente arrapante.

Pi� provavo vergogna id me stesso pi� ero soddisfatto, e pi� ne volevo.

Spinsi le labbra ad ingoiarlo sino alle palle, siano ad un conato di vomito. Baciai la c
ppella in continuazione, menandolo piano con una mano.

"Basta cane, non mistero frocio io" disse l'uomo.

Mi guid� a sdraiarmi a pancia in su sul pavimeto, e prendendo poi Giada pe runa mano la guid� gi� da letto in modo legante,
come si fa quando si accompagna una donna elegante a scendere dall'auto.

Giada si teneva l'altr amano sulo sfintere, per non sporcare, venne a posizionarsi sulla mia testa e si chin� a terra
come fanno le donne per far epip� nei campi.....bellissim,a porca ed affascinante. La amo.

Spinse con il ventre, potei vederlo..

"tesoro, tua mogie piscia succhio di maschio dal culo"

Aiutandosi con le dita, penetrandosi, fece colare tutto lo sperma dell'uomo nella mia bocca. Vedevo la fede nuzionale luccicare umida di cazzo,
me la porse alle labbra: "bacia"

Baciai e lecai sperma dal nostro sacro vincolo del matrimonio, esplodevo dalla vergogna contorcendo le mie esili bianche gambe sul pavimento.
Mi verognavo di me stesso ed allo stesso tempoamavo quel senso di disagio.

"Mastica" disse lei, "manda gi� e ringrazia chi mi ha chiavata"

Leccavo e bevevo ogni goccia mi veniva portata alla bocca, chiudenod gli occhi dal piacere.

Giada si sedette sul mio vso strofinando fica e culo su tutta la mia faccia che puzzava ora di piacere di donna.

Guidata da lui si alz� su di me, e sforzandosi inizi� a pisciare mentre l'uomo le toccava con prepotenza le natiche
e le leccava avidamente il collo.

L'espressione di lei era un ghigno perverso di una donna che ha ottento ci� che voleva.

L'uomo si sedette sul letto, e lei nuda si mise comoda sulle sue gambe. Si accese una sigaretta.

Era il gesto pi� affascinante ch epotesse fare, gettare fumo al cielo scambiandosi con lui frasi ch enon potevo capire,
bisbigli nelle orecchie e piccole risatine lanciandomi sguardi quasi di sfida,come una bambina che tiene un segreto che pu� rivelare.

"adesos il mio tesoro ci fa divertire,non � vero caro?"
"alzati in piedi" disse poi lui.

Lo feci a stento, mi remavano le gambe da'leccitazzione e dalla vergogna.

Ero nudo nella mia magrezza, bianco, pallido , con i testicoli mosci e penzolanti inutili ed inermi attaccati ad un pene piccolo ed inutile, eccitato ma
miseramente moscio e bagnato di sperma non goduto. L'urina salata di Giada mi colava dal viso al petto.

"menatelo" disse lei. "vieniti in mano".

Afferrai il pene..

"ah no.." mi interruppe lei "lo puoi menar esolo fra pollice e indice della mano sinistra. non offendere il mio ospite con stupide velleit�, non serve prenderlo a mano piena."

I due ridevano e continuavano a bisbigliare frasi che non potevo capire. Venni dopo due colpi nella mano destra, venni tanto che parte del piacere col� sul pavimeto, e
il pene mi si ritrasse subito come una lumaca.

I due scoppiarono in una risata: "da oggi lo chimamo il fica quella tua piccola minchietta! il mio amore ha il fica fra le gambe."

"Chinati e mangia" disse di colpo diventando fredda.

Lo feci con disgusto e ribrezzo di me stesso, ma con una nuova esplosione di piacere del fica che cercava di erigersi.
Lei riprese a succhiare il cazzo del suo uomo, invitandomi questa volta ad uscire e a lasciarli rilassare senza disturbare.


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ragazzoschiava

Anonymous

#5 
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bh� la stesura di getto e l'eccitazione fanno bruti scherzi. appena posos lo correggo ed aggiungo qualche dettaglio.
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