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Dedicato alle coppie italiane /
 

qualche bel racconto

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maxbracci

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#1
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Bisogno di confessione



A qualcuno devo raccontare la mia storia; è quasi un anno che la mia vita è cambiata e con qualcuno mi dovevo confessare.
Mi chiamo Cinzia ho 38 anni mistero piccolina un pò sovrappeso, credo carina di viso e timida.
Sono sposata da 10 anni ho un figlio di 9 anni e un marito, Giacomo, affettuoso e dolcissimo, forse troppo.
Dai tempi del nostro fidanzamento Giacomo è sempre stato dolce e generoso, perfetto, però io nelle mie fantasie più segrete di donna avrei in fondo preferito che lui a volte fosse più deciso, più maschio, che mi imponesse il suo essere uomo e mi desse il senso di protezione per me indispensabile, invece Giacomo è forse un pò insicuro, ci mette molto a prendere le sue decisioni e rimanda sempre tutto, cosa che con gli anni mi da sempre più fastidio.
Abbiamo comprato casa ci siamo accollati un pesante mutuo e finalmente un anno e mezzo fa ho trovato un posto di lavoro anche io, presso una ditta di ristrutturazioni di stabili come segretaria di uno dei soci.
Gli uffici mistero elegantissimi e in centro; mi vesto sempre in gonna e il capo è un tipo a volte simpatico e socievole a volte scontroso e antipatico a seconda dell'evoluzione del lavoro, ha 47 anni ed è sempre elegantissimo e interessante.
Ci mistero volte che non si regge critica tutto e tutti e non gli va bene niente.
Circa un anno fà mi fece ribattere e stampare al computer 4 volte lo stesso capitolato di lavori, alla quarta volta ebbi un moto di stizza e accennai ad un rifiuto, lui si infuriò, io alzai la voce, lui si avvicinò minaccioso, io cercai di dargli uno schiaffo, lui si parò il colpo e mi prese forte il braccio, io mi bloccai, lui mi strinse forte come nessuno aveva mai fatto, diverso da Giacomo, mi baciò. Rimasi inpietrita non me lo aspettavo non sapevo che fare, lui lo prese come un assenso e mi mise la lingua in bocca, le gambe mi tremavano, pensai che avrei perso il posto che i soldi mi servivano, furono pensieri velocissimi mentre lui aveva preso a a toccarmi forte il seno, sospirai, non me l'aspettavo, lo prese per eccitamento. In meno di due minuti lui mi aveva preso per i capelli e mi aveva costretto ad un rapporto orale furioso, mi accorsi che ero bagnata. Ero inginocchiata davanti a lui seduto sulla sua poltrona con il suo attrezzo grosso e durissimo, il più grosso che avessi mai visto, nella mia bocca, sapevo che di li a poco sarebbe venuto ed ero in preda al panico, con Giacomo non l'avevo mai fatto fino in fondo, e ora pensai che se avessi sputato mi sarei sporcata il vestito, e poi come avrei fatto? Mentre pensavo questo il *** capo incominciò a venire ed io ad ingoiare, una due forse quattro volte, pensai che avrei vomitato invece non aveva un vero sapore era solo un pò acido. Mi vergognai ma la situazione era incredibile ed io mi ero bagnanta.
Lui si ricompose e fece finta di niente.
Vidi però che il bastardo aveva filmato con il telefonino il *** lavoretto obbligatorio.

Mise il capitolato in terra e mi disse- Ribattilo. Obbedii.

La sera Giacomo voleva fare l'amore ma io ero troppo sconvolta e mi sembrava che lui se ne potesse accorgere e mi negai. Dissi che ero stanca, in verità ero in uno stato incredibile di eccitazione e vergogna di me stessa.

Per tre giorni filo' tutto liscio come se nulla fosse avvenuto, poi dopo un sopralluogo ad un cantiere, mentre tornavamo, si fermò in un piccolo alberghetto in periferia, capii subito. Cercai di dire qualcosa di negarmi ma accese il suo maledetto telefonino e mi fece intravedere ciò che aveva registrato, non fu necessario dire altro, obbedii.
In camera mi fece appoggiare le mani al muro mentre lui da dietro prese a ispezionarmi intimamente, poi mi slaccio il vestito mi tolse la biancheria sempre da dietro e mi diede le istruzioni- Da ora in avanti sei la mia femmina da divertimento, non ho tempo di cercarmi le donne quindi ci penserai tu a svuotarmi regolarmente, prendi le tue preucazioni perchè io non scopo con il preservativo, io scopo naturale.
Mi prese con forza le braccia e le legò con un cordino dietro la schiena poi mi spinse sul letto dove mi scopò naturale con le gambe alte, avevo il terrore che mi venisse dentro ma dopo un pò lo tirò fuori e mi venne in faccia. Intanto mi tormantava i seni e mi aveva lasciato dei segni delle sue labbra sul seno, come avrei fatto a nasconderli a Giacomo?
Mentre mi scopava in verità ebbi un'orgasmo di una intensità sconvolgente, non lo volevo ma accadde e lui se ne accorse anche se cercai di trattenermi.
Da quella volta capii di essere precipitata in un buco nero.
Mi slegò le mani e ci rivestimmo memtre lui parlava di lavoro.

Da allora fu un continuo crescendo di sesso estremo, lui padrone io schiava, femmina da usare, autentico sborratoio come mi chiama lui.
Incominciarono i viaggi di lavoro di due o tre giorni nei quali mi tiene legata tutta la notte, mi mette il collare il guinzaglio e mi tiene piena sempre.
I segni delle nostre sessioni obbligatorie mistero aumentati e Giacomo ha capito ma non ha avuto mai il coraggio di chiedermi un chiarimento, forse per paura di perdermi, ma io lo amo come sempre e non lo lascerei mai.
Sono più di sei mesi che non mi faccio più scopare da Giacomo, quello per me sarebbe impossibile io non godo più senza essere dominata, così soddisfo *** marito con le mani un paio di volte alla settimana. Giacomo non è mai stato un grande scopatore, dice che si stanca e dopo una ventina di minuti perde l'erezione quindi bisogna concludere prima.
Dopo la nascita di nostro figlio i nostri rapporti si mistero in effetti diradati e hanno perso l'intensità di un tempo, invece non posso negare che essere cercata e desiderata dal capo mi ha dato una enorme iniezione di autostima.
Giacomo sa che prendo la pillola e sa evidentemente che non la prendo per lui.

Ho scoperto che mi piace da morire che il maschio venga dentro di me mi fà sentire veramente donna, mi fà sicura che l'uomo abbia provato per me il massimo del piacere, il *** padrone a volte viene molto abbondante così quando torno a casa mi devo mettere uno di quei proteggi slip perchè il suo seme continua a uscire per un bel pò.
Un giorno mi ha ordinato di masturbare *** marito facendolo venire in un preservativo, poi di portare il preservativo usato e legato chiuso al nostro incontro in albergo.
La sera mi finsi molto stanca e così pregai *** marito di mettersi un condom così non mi sarei dovuta alzare a lavarmi le mani dopo, in meno di 5 minuti venne e io legai il preservativo e lo misi sotto al letto.
Il capo:
-Credevo ne facesse un pò di più di seme, andrà comunque bene.
Me lo fece slegare e lo versò su un tavolino di cristallo, io lo dovetti ripulire con la lingua. Poi mi legò strette le braccia dietro la schiena mi sbattè sul letto e mi sodomizzò
prima dolcemente fino a quando non fu un pò dentro poi fù più violento e selvaggio facendomi venire da infarto, alla fine mi rienpì con il suo seme.
Dopo mi costrinse a rimettere i pantaloni senza slip e senza farmi lavare, si sporcarono subito sotto e io rimasi tutto il giorno con una paura che mi si vedessero i pantaloni bagnati, fu veramente umiliante.
Questo gioco lo fa spesso e in estate con i pantaloni leggeri mi sento zuppa per un bel po', tra l'altro quando mi viene dentro alla fica, con le sue solite venute abbondanti, vado via con i pantaloni tutti zuppi sotto e davanti, più di una volta credo che qualcuno se ne sia accorto, sarei voluta scomparire, ma poi se ci ripenso mi bagno dall'eccitazione.

Ci mistero settimane che non si fà nulla altre che mi scopa anche 4 volte, spero che non finisca mai, non amo il *** capo ma non posso fare a meno di quel modo di fare sesso, mi fà sentire viva, donna, desiderata, felice.
Se dovessi scegliere lascerei il *** lavoro, la mia vita vera è con Giacomo e *** figlio, mistero loro il *** futuro, ma la mia sessualità ha bisogno anche di altro.


Cinzia
luielei

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#2
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complimenti racconto toccante... un abbraccio
maxbracci

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#3
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Dalla rete

Angela e Riccardo

Angela, è bellissima, è una donna di 25 anni, alta circa 1,60 con una seconda piena di seno, un bel seno morbido, una faccia da furba e molto molto sexi. Mi mistero innamorato di lei appena vista e tempo 1 anno ci siamo sposati. Mi è sempre piaciuta molto sessualmente, e per un breve periodo ho dimenticato tutte le mie fantasie perverse,ed ho fatto sesso nella maniera più semplice, ma poi…….le mie fantasie hanno ricominciato a fare capolino………………

Ho sempre desiderato essere cornuto, mi eccita sapere che mia moglie esce con altri uomini, che si veste in modo provocante, e che si trucca molto, insomma sexi….ma non nel senso brutto della parola, mi piace e mi eccita che sia desiderata da altri uomini, che lei desideri far sesso con altri uomini e soprattutto che FACCIA SESSO CON ALTRI UOMINI VESTITA IN MODO MOLTO PROVOCANTE.

Insomma ho cominciato a raccontarle le mie fantasie, cercando di coinvolgerla, certo non era facile per lei cercare di capirmi, se come le dicevo io la amavo, perché volevo che lei andasse con altri uomini????

Già, bella domanda, non ho mai capito nemmeno io il perché, ma la cosa mi piace terribilmente, non mi interessa andare con altre donne, si mi piacciono, ma preferirei sapere mia moglie con altri uomini che andare io con una donna così…..sicuramente c’ è una mia tendenza masochista, credo, però così mi appaga, quasi come fare l’ amore con lei, ma fare l’ amore con lei, dopo un po’ non mi bastava più, forse, anzi sicuramente il *** egoismo, mi faceva desiderare solo il *** piacere senza pensare a lei………

Comunque dopo circa 2 anni, di matrimonio, mistero riuscito a convincerla a vestirsi in modo più provocante, quindi gonne più corte,molto più corte e tacchi ( che lei ha sempre amato per fortuna !!) più alti, taglio di capelli più aggressivo, ecc. e abbiamo cominciato a fantasticare insieme su suoi presunti incontri con amanti vari….però ancora non mi bastava…

Quell’ estate, prendemmo casa in una località di mare, io non c’ ero quasi mai, lei conobbe alcuni ragazzi amici di una sua cugina, lei ormai portava scarpe con il tacco a spillo di 10 e 11 cm, oltre a mini abiti molto corti ed elasticizzati ( che bella vestita così !!! uno spettacolo!!! sempre senza reggiseno, abbronzata e con gli abiti leggeri estivi……mi faceva morire… )
insomma per farla breve, dopo la mia ennesima richiesta,mentre stavamo facendo l’amore, mi dice che c’ è un ragazzo di circa 20 anni che le piace e che forse…………

un tuffo al cuore, non ho capito più nulla, e mistero venuto dentro di lei in 1 secondo………….mistero rimasto senza parole………..non capivo se era realtà o fantasia……….ho ripreso il discorso………e mi ha confessato che con questo ragazzo…….forse sarebbe anche potuto accadere…” perché lo stuzzica particolarmente, e una strusciatina se la farebbe dare volentieri…..” ha proprio detto cos’ì, non credo alle mie orecchie e allora…..ho così cercato in tutti i modi di convincerla……e intorno al 20 agosto, mi ha detto che se Riccardo ci avesse provato, non si sarebbe di certo tirata indietro…..

BELLISSIMO !!!! SI ERA FINALMENTE DECISA !!!!! ora dovevo darle modo di essere libera……così le dissi che il giorno dopo non sarei andato al mare, così lei aveva il pomeriggio libero da dedicare a lui …..!!( Riccardo la mattina prestava servizio militare e andava al mare alle 14.00 ), ma non ho resistito e dopo la seconda sega immaginando se Angela avesse accettato le sue avance, verso le sei, mistero andato al mare, trepidate per l’emozione…….entrando ho trovato Angela sul letto ancora in costume , rilassata, e le ho chiesto notizie………….mi ha detto che era arrivato tardi e che si stava facendo la doccia……e che comunque…….

CI AVEVA PROVATO…..E LEI SI ERA FATTA TASTARE DAPPERTUTTO DURANTE LA POMICIATA………

Le ho fatto vedere che ero eccitato, e le ho tolto il costume….le mistero entrato dentro…….. era ancora fradicia..le ho chiesto se si era eccitata…..
- mi fa un po’ strano….ma mi eccita tanto questa situazione !!!
allora ho continuato mentre la scopavo e le ho chiesto se si sarebbe fatta fare da Riccardo…..
- la prossima volta penso che sarai accontentato….
A queste parole, le ho schizzato addosso tutta la mia eccitazione, nel frattempo Riccardo si era dileguato…
La sera siamo usciti insieme a sua cugina e un amico di Riccardo, e io non ho fatto altro che guardare Angela , abbronzata, i tacchi alti e con quel suo mini abito cortissimo che ogni volta che si sedeva, faceva vedere il perizoma a tutti…………

Dopo qualche giorno siamo tornati a Roma, le ferie erano finite, ed ho organizzato in modo che uscissimo con Riccardo e i suoi amici, così Angela non avrebbe avuto problemi ad uscire senza di me con Riccardo ( dal momento che li conoscevo anch’io )
Così una sera di fine agosto, Angela si prepara, indossa un mini abito di cotone arancione leggero molto elasticizzato , mette il perizoma nero con il filetto ( così si vede benissimo che indossa il perizoma !!!), scarpe con il tacco a spillo di 11 cm. niente reggiseno e quindi capezzoli visibili, trucco vivace per esaltare l’abbronzatura……………

se Riccardo non ci prova , penso che debba essere frocio….

Esce con l’ auto, mistero le 9.30, le dico di tornare verso 1.00…….resto ad aspettarla con il cazzo teso….fino a quando rientra e mistero le 2.30 ho avuto le farfalle nello stomaco per tutte queste ore immaginando chissà cosa.
Si spoglia ( tanto portava solo scarpe, perizoma e micro abito…!!!) si infila a letto e mi dice:

- Sono morta !!!………prima abbiamo un po’ parlato con i suoi amici, poi, verso mezzanotte, mi ha portato a fare un giro in macchina, ha fermato la macchina, mi si è avvicinato, mi ha baciato, cominciando a toccarmi dappertutto, e mi ha toccato li….

- e tu l’ hai lasciato fare ……???

- Si, mi intrigava molto la situazione………

- Porcellina…..!!!!

le dico terribilmente eccitato, con il cazzo durissimo, mentre la accarezzo…lei continua..

- poi mi ha tolto il vestito, e il perizoma e ha continuato con le ********* gli ho aperto i pantaloni e ho cominciato a toccarlo, era gia duro e grosso…
- porcella, gli hai preso il cazzo in mano, ma non ti vergogni……???
- Per niente…..anzi, poi l’ho preso in bocca piano piano…….sapessi come ansimava…….poi mi ha messo sopra di lui, solo che la golf è bassa, ……ho dato una capocciata….però ho continuato……..dopo un po’, mi ha messo sotto e mi ha fatto venire con le mani, è molto bravo……allora io ho ripreso di nuovo il suo comistere in bocca, e l’ ho fatto venire mi mistero fatta venire in bocca……..
- Porca, e hai ingoiato??
- Si ma ne ha veramente troppo…
- Comunque mi mistero divertita….pensa……. da ieri sera non faccio altro che scopare…….
- Con maschi diversi…
- Gia, con maschi diversi…….mi piace comportarmi così…..dai voglio farti venire.
Dopo quello che mi ha raccontato, mi ha preso il pisello con le sue bellissime mani…… mistero durato 2 secondi…… mai avuto un orgasmo piu soddisfacente.Angela era soddisfatta, e io molto felice di un sogno avverato.

E’ un venerdì sera di fine settembre.
Accidenti, ma sto veramente mandando mia moglie a scopare con un altro ??? Con il suo amante Riccardo ??? Si !, e la cosa mi eccita terribilmente. Mi eccita sentire le sua telefonate, mentre prende appuntamento per la sera, mi piace vederla mentre si prepara, indossando abiti cortissimi elasticizzati e leggeri, molto truccata, e con scarpe dal tacco a spillo sempre di almeno 10 cm.
Mi eccita vederla indossare solo il perizoma, sotto il micro abito leggero, e niente reggiseno.
Si vedono i capezzoli sotto il tessuto elasticizzato, e quando si gira, si vede che indossa uno dei tanti perizoma che le ho comprato microscopici….
Le raccomando di rientrare presto come se dovesse uscire a cena con gli amici, al massimo verso l’ una di notte, ben sapendo che, si raggiungerà un gruppo di uomini ( che mi hanno conosciuto ) per parlare un po’, ma poi il suo amante Riccardo,la farà salire sulla sua auto mentre i suoi amici faranno commenti pesanti ) e la porterà per fratte per scoparla alla faccia del cornuto rimasto a casa ad aspettare…………………………….
Perciò Angela non potrà tornare a casa all’ ora che le ho detto….e questa sua disobbedienza mi eccita…………….perché so che rientrerà almeno alle tre di notte che molto probabilmente mi metterà le corna, facendosi scopare dal suo amante che tra l’ altro non usa preservativi.

Rientra come previsto verso le tre, sento il ticchettio dei tacchi a spillo sul vialetto…
Rientra distrutta……
Le chiedo ( come se fossi arrabbiato ) dove è stata tutto questo tempo……
Lei si toglie il micro abito e si infila a letto, facendomi vedere che non porta il perizoma…

- come mai non porti il perizoma ???? cosa hai fatto ????
- sta zitto, e infilati dentro……..
- Mi metto il preservativo e la infilo subito……..trovo la patatina fradicia…………………………….
- fa piano, che mi ha rovinato…….!!!!!
Il cazzo le è entrato tutto dentro con un colpo solo……..ha la patata che è un burro….
- Cosa hai fatto ……… !!!
- Mi mistero fatta scopare da Riccardo ……….!!!!!!
- Come, non dovevi solo uscire con gli amici ……?
- Si, siamo rimasti a chiacchierare fino alle 11.00, ma poi Riccardo mi ha fatto salire sulla sua auto e mi ha portato vicino allo Zodiaco, poi abbiamo parlato un po’…..anzi molto poco…..poi ha cominciato a toccarmi…..mi ha messo le mani dovunque…….
- e tu l’ hai lasciato fare …???
- E perché no….!!!! È bravo, bello e deciso….
- allora prima gli ho preso il comistere in bocca e ho iniziato un bocchino….lui ha acceso la luce per vedermi meglio………………………...
- E tu hai continuato nonostante la luce accesa….?
- Senti il resto…………………poi mi ha spogliata tutta……lasciandomi solo le scarpe……
- Per quel poco che avevi di vestiti…..!! E hai continuato con la luce accesa…nonostante fossi nuda???
……. e dopo mistero salita sopra di lui e mi mistero impalata….sul suo cazzo………mentre lui mi tastava tutta…sentivo le sue mani dovunque…
- E se ti vedevano…?…e il preservativo…?
- Era proprio questo che mi eccitava tanto….che potevano vedermi…e il preservativo lo usi tu…….non mi piace…preferisco farmi scopare senza…….dopo un pò ho ripreso il suo cazzo in bocca, e non ha resistito…….è venuto…….in bocca..
- E tu che hai fatto ….????
- L’ho ingoiato…quasi..tutto!!!!….mi piace tanto sentirmi venire in bocca.
- Che femmina……, gli hai fatto un bocchino con ingoio……..tutta nuda….e chissà quanti ti hanno visto…
- E non solo…….!!!
- Cioè…???
- lui ha continuato poi con le mani, mi ha messo due dita nella fica,…. poi me l’ ha leccata, mentre mi teneva aperta …….poi ha ricominciato con le mani, e mi ha fatto venire………………
- allora io ho ripreso il suo cazzo in bocca che è tornato duro……

- Sei proprio matta….!!!!
- Sapessi come mi sentivo femmina da sesso……!!!comunque se vuoi sentire il resto…..
- Certo che voglio, ….ti diverti a farmelo scoppiare…
- Si mi eccita raccontarti quello che faccio con il *** amante, mentre ho il cazzo dentro…..allora come gli è tornato duro, mistero di nuovo salita su di lui……e ho continuato a scoparmelo………..mi ha detto che stava per venire, e io ho continuato a tenerlo dentro, non ha resistito più…..e mi è venuto dentro…….
- ecco perché avevi la fica fradicia, era la sborrata di Riccardo……!!!!
- Si, non ha resistito e mi è venuto dentro…..

Sborro anch’ io dentro la fica di Angela anzi dentro al preservativo ….cazzo…! mi è piaciuto tantissimo quello che ha fatto…si è praticamente fatta scopare per strada e tutti potevano vederla…anzi sicuramente qualcuno l’ avrà vista dal momento che è un luogo dove vanno le coppie e sicuramente anche i guardoni…mi piace che si faccia scopare senza preservativo…così il suo amante può sborrare dentro…sia in bocca e lei ingoia….quando rientra si sente mentre parla l’ odore di sperma, oppure nella fica …come è avvenuto stasera…..così ho trovato la sua fica piena di sborra del suo amante e lei era compiaciuta ed eccitata di tutto quello che aveva fatto

- vedi, nessuno resiste alla mia fica….!!!!
- Sei una gran femmina……..!!!! ti piace fare la porcellina…..????
- Si, è divertente, mi piace farmi fare da chi voglio…..è molto eccitante…..
- Mi fai impazzire…..!!!!
- Lo so, per questo mi mistero fatta venire dentro……
- Mi piaci così.
- Piace pure a me, perciò continuerò a prendere tanti comisteri…
- Sempre dallo stesso….??????
- Perché mai, se capita, voglio farmi scopare da altri uomini…..
- Davvero non avresti problemi ad andare con altri uomini…???
- No, se mi piacciono, mi faccio scopare anche da altri……….
- Non ci credo……..
- Se capita, …….vedrai …….
- Non ti faresti scrupoli, a mettermi le corna anche con altri…..????
- No, perché mai, è così divertente……vedrai se ci provano, mi faccio scopare ancora….
- C’è qualcuno al momento….’????
- c’è Carlo….il tuo amico quello con cui giochi a calcio….che credo sia un bel porco !!!che mi fa la corte da un sacco di tempo…..ma è troppo amico con Francesco ………….e Francesco è un chiacchierone
- Tra l’ altro Carlo ha un cazzo veramente grosso te lo posso assicurare…quindi se non ci fosse Francesco……….
- Carlo mi ha anche offerto dei soldi, pensa………
- E tu gli hai detto di no, perché sei una donna sposata………
- No, perché non mi va di sentire chiacchiere…….
- Che femmina…………….
- Mi sa che mistero un po troietta…..
- Solo un po’…..? io credo tanto…..e questo lo sai, mi fa impazzire, mi piace tantissimo….
- E io voglio accontentarti, perciò usciro con Riccardo anche la prossima settimana,……mi ha invitato a cena a casa sua……i suoi non ci mistero…..perciò…………
- Sicuramente vorrà scoparti ancora……………….
- Non ho dubbi…e io lo lascerò fare …………pensa, tutta la sera con lui, dalle 8.30 in poi……….
- Chissa cosa vorrà farti……..
- Sicuramente vorrà anche il culo………ci prova ogni volta……..
- E tu……???
- Non lo so, vedremo……..
- Amore, sei eccezionale………ora starò una settimana con il cazzo duro………….
- Non è quello che vuoi….?????
- Si, amore… l’ho tirato fuori da dentro di lei…….c’era più sperma fuori il preservativo che dentro …..il bravo
Riccardo deve averla proprio riempita a dovere.
maxbracci

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#4
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Adriana

Ormai mistero quasi sei mesi che non abbiamo piu rapporti completi, si io e l’amore della mia vita abbiamo smesso di fare sesso in maniera completa , tradizionale, come fanno tutte le coppie, come facevamo anche noi prima che cominciassero i problemi.
Gia sei mesi fa mistero cominciati i pasticci, le corse in banca per coprire gli assegni, le ipoteche, i richiami per le rate non pagate, e con questo i nervosismi, le insoddisfazioni, le inevitabili rinunce.
L’amore della mia vita, Adriana, e’ partecipe, presente, d’altro canto lavoriamo insieme fianco a fianco come sempre. Pero’ forse per lei queste improvvise difficolta’ mistero troppo grandi per lei, oppure l’insicurezza che ne deriva e’ troppo per lei, fatto sta che , pur continuando a partecipare fattivamente alla nostra azienda come se nulla sia diverso, ha cercato, accettato, un aiuto, meglio un porto di sicurezza, forse incosciamente qualora le cose precipitassero. Insomma Adriana ha deciso di accettare il corteggiamento di un suo vecchio ragazzo che invece se la passa bene economicamente.D’altro canto in effetti in natura la femmina cerca sempre di accoppiarsi con il maschio che e’ in grado di darle la sicurezza per lei e la sua eventuale prole.
Me ne mistero accorto subito perche’ ha smesso di tossire la mattina, per il nervosismo, e’ diventata piu’ bella e tranquilla e non ha negato quando le ho chiesto se si vedeva con Carlo.
Non ho detto nulla, l’ho capita.
Ora lei non sente piu’ una vera attrazione sessuale nei miei confronti, mi tranquillizza, mi dice che e’ un momento passeggero. Quando torna dall’essersi accoppiata con lui e’ bellissima rilassata contenta come non la vedevo da anni, si spoglia, piano piano si infila nel letto vicino a me quasi non velesse svegliarmi ma sa benissimo che non dormo, mi bacia e mi accarezza dolcemente, come in un rituale le dico che ho voglia di lei, di far l’amore con lei, allora Adriana allunga le sue bellissime mani sul *** pene, durissimo da far male, la supplico di farsi scopare ma lei nel quasi buio della camera da letto mi dice di no sottovoce e intanto mi masturba io insisto lei si nega ma non lascia la presa finche’ io non inondo le sue mani del *** inutile sperma.
Inutile perche invece ho l’impressione che lei con lui non usi il preservativo, o meglio da un mesetto ho la certezza, dopo aver visto le le mutandine trovate nel cesto dei panni da lavare.
lukynoi

Member

Posts: 26
#5
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bei racconti, molto eccitanti , grazie,
luky
luielei

Member

Posts: 93
#6
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Perchè in quesyo thread non inseriamo i racconti cuckold?
fantasie, storie vere o prese dal web...
io ci provo
questo l'ho preso dal web, spero vi piaccia

Mia moglie ed il bagnino

Il nostro rapporto era gia’ in crisi da un po’ di tempo, ma non avrei mai pensato che la situazione potesse prendere quella via da li’ a poco. Barbara era indubbiamnte molto inquieta da un po’ di tempo a questa parte, il tatuaggio di una farfallina sulla chiappa destra del culo ne era una indubbia testimonianza. I miei tentativi di filmare i nostri incontri diventavano sempre piu’ spesso senza risultato, e anche il sesso si faceva sempre piu’ sporadico, il *** arrapamento nel volerla vedere sempre piu’ porca diventava sempre piu’ senza sfogo.Nell’Agosto del 2002 arrivo’ la svolta che avrebbe definitivamente cambiato la mia vita sessuale, Barbara prima senza che io me ne accorgessi poi sempre piu’ spudoratamente inizio’ a battere il bagnino del bagno dove andavamo di solito, un ragazzo alto circa un metro e novanta per piu’ di cento chili, lui titubante all’inizio cedette alle sue lusinghe e iniziarono un rapporto parallelo ai loro matrimoni. Mi accorsi quasi subito della tresca, e all’inizio ne fui geloso iniziando a fare un sacco di domande e frugando pure in ogni posto pensassi di trovare qualcosa che mi poteva confermare i sospetti. Di lui daro’ ulteriori dettagli fisici piu’ avanti con altri importanti dettagli, di lei mi accingo a farlo: castana cchiara, occhi marroni, non troppo alta, quarta di seno e un discreto culo, nel complesso una donna piacevole di quelle che per merito delle tette belle grosse su un fisico abbastanza minuto ti viene voglia di chiavare. Per il prosieguo della storia devo anche fare una descrizione fisica di me stesso, mistero abbastanza alto, magro e con un uccello di dimensioni normali, tendente semmai al piccolo. I loro primi incontri probabilmente si mistero svolti in macchina quando lei diceva di andare in palestra e invece sicuramente andava con lui, poi approfittando della sua amicizia con il padrone del bagno in cui lavorava d’estate sbuco’ la possibilita’ di appartarsi all’interno del bagno in tutta tranquillita’. Fu proprio quando Barbara si recava a uno di questi incontri che decisi di seguirla pensando di sorprenderla e porre cosi’ fine al nostro matrimonio, ma accade un imprevisto che cambio’ completamente la mia visione dei fatti. In effetti lei si reco’ al bagno dove lui l’aspettava, e io seguendola senza essere visto mi nascosi sopra le dune vicine alla palazzina del proprietario, dal *** nascondiglio potevo vedere attraverso le ampie vetrate della costruzione. Vidi il loro bacio appassionato appena si incontrarono e potevo gia’ uscire allo scoperto dire che gli avevo visti e cosi’ farla subito finita, ma qualcosa mi trattenne dal farlo, la gelosia si era tramutata gia’ in eccitazione, volevo vedere se Barbara si sarebbe comportata diversamente da come si comportava con me e volevo anche vedere come lui l’avrebbe chiavata. Infatti non fecero passare molto tempo e si misero subito in azione, lui che e’ molto piu’ alto di lei la sollevo’ praticamente di peso e gli comincio’ a baciare le tettone da sopra la maglietta che lei indossava, poi la fece quasi cadere sul divano, gli sfilo’ la maglietta facendola rimanere col reggiseno....e gia’ si intravedevano quelle grosse puppe mia croce e delizia.Ormai non mi sarei mosso dal *** nascondiglio per niente al mondo, avevo gia’ un’erezione, e non aspettavo altro che continuassero, cosa che non si fece attendere; anche lei non stava con le mani in mano e aveva gia’ sbottonato la camicia di lui e gli baciava il petto, poi si sfilo’ da sola i pantaloni e rimase con il reggiseno e il perizoma addosso.....lui la fece sdraiare completamente sul divano e gli tolse il perizoma iniziando a leccargli la fica, lei faceva lo sguardo che ben conoscevo.....dopo qualche minuto di leccata arrivo’ il momento cruciale di tutta la vicenda, Barbara sbottono’ la patta dei pantaloni e con la mano fece uscire l’uccello di lui.............non avevo mai visto niente di smile, non mi stupisco adesso perche’ lei non volle piu’ lasciarlo per me, era una cosa enorme, sara’ stato sicuramente piu’ lungo di venti centimetri, poi prese a segonarlo con la sua a me nota abilita’......era veramente grosso.......uno strano calore mi avvampo’ a quel punto non desiderai altro che vederglielo sparire dentro la fica.......mai avrei pensato cosa sarebbe successo di li a poco.......Barbara era gia’ pronta in posizione con le gambe allargate pronta a ricevere quel cazzone per l’ennesima volta, ma quella volta, evidentemente la prima, lui aveva in mente qualcosa di diverso......vidi che gli disse qualcosa e lei si mise a ridere scuotendo la testa.......ma lui si fece serio e vidi chiaramente che gli fece segno di girarsi.....lei continuava a dirgli di no...ormai avevo capito che lui voleva mettergli quella popo’ di mazza nel culo........non potei fare a meno di avvicinarmi rischiando di farmi vedere ma non volevo perdermi quella scena cosi’ mi appiatii vicino a una finestra semi aperta dove potevo vedere quello che accadeva e sentire quello che si dicevano i due. Lui insisteva che non gli avrebbe fatto niente e che aveva un chilo di vasellina per lubrificargli il buco del culo, ma Barbara non voleva sentire ragioni......lui sembro’ desistere e si avvio’ all’interno della casa uscendo dalla mia vista....Dopo pochi minuti torno’ con una bottiglia di vino rosso e due bicchieri, Barbara scherzando gli disse che anche se la faceva ubriacare il culo non glielo avrebbe mai dato, non ando’ cosi’. Cominciarono a parlare piano mentre lui furbamente chissa’ quali sdolcinature gli diceva mentre continuava a versare vino a lei e ne beveva pochissimo lui, il risultato fu che Barbara bevve i tre quarti della bottiglia e indubbiamente era parecchio arzilla quando il vino fini’. Ripresero a pomiciare lui gli succhiava i capezzoli mentre con uno dei suoi ditoni la masturbava....andarono avanti un bel po’, poi vidi che lui allungava una mano a un tavolino prendendo un grosso tubo di vasellina, una volta aperto comincio’ a spalmare la vasellina sulla fica di Barbara, potevo sentire il rumore del dito che mischiava la vasellina agli umori ormai abbondanti della vagina.......poi mi accorsi dal sussulto di lei che doveva aver iniziato a ungerli il buco del culo, ma dopo un breve attimo di esitazione Barbara prese a ridere e lui ne approfitto’ per farla girare mettendola a pecorina.....il piu’ pensai era fatto, non mi sbagliavo, lui prese a mettere quantita’ industriali di vasellina sopra il buco del culo iniziando anche a oliare il canale anale con un dito.......poi con l’altra mano comincio’ a cospargersi il cazzo di vasellina, questa colava dappertutto imbrattando anche l’esterno del culo di Barbara....era uno spettacolo a alta gradazione erotica, avevo il cazzo che scoppiava. Barbara continuava a ridacchiare......anche quando lui appoggio’ la cappella sul buco del culo lei continuava a ridere dicendo che era un porco e che il culo non glielo avrebbe mai dato......lui adesso cominciava a fare dei movimenti rotatori ma sempre fuori dal buco e gli diceva anche che sapeva che io glielo avevo messo dentro perche’ lei lo aveva raccontato a un’amica che poi glielo aveva raccontato a lui.......a quel punto Barbara si volto’ e gli disse che lui ce lo aveva dieci volte piu’ grosso di me, lui gli disse che era una troia cingendole i fianchi e aprendogli le chiappe con le manone........lei gli diceva che era la sua troia.......e io ormai mi accarezzavo il cazzo senza ritegno.........vidi che con una mano abboccava il cazzo al buco del culo iniziando a spingere, Chiara disse no un paio di volte ma lui la teneva ben ferma spingendo ancora, evidentemente lei aveva strinto il buco e lui non riusciva a passare, lui gli diceva di spingere fuori come per andare al gabinetto ma lei diceva che l’avrebbe ammazzata e assolutamente non lo voleva nel culo.........vidi lui fare una faccia strana mentre si aggiustava sopra di lei alzandosi un po’ come per prendere la rincorsa......Barbara sembro’ girarsi per vedere quello che stava succedendo mentre nello stesso istante vidi i muscoli di lui irrigidirsi per poi balzare con tutto il suo corpo in avanti...........sentti un rumore come di strappo schiocco mentre il cazzone affondo’ per qualche centimetro, gli aveva spaccato il buco del culo.....Barbara urlo’ il dolore doveva essere stato abbastanza forte, mentre lui inizio’ a pompare, le smorfie di dolore si tramutarono ben presto in mugolii di piacere, il cazzone andava su e giu’ senza difficolta anche grazie all’abbondante lubrificazione della vasellina. Dopo qualche minuto Barbara iniziava a inarcare la schiena come per impalarsi ancora di piu’ semmai fosse possibile, aveva piu’ di venti centimetri di cazzo che la stantuffava nel culo.Finalmente dopo alcuni interminabili minuti sentii il suo urlo gutturale mentre estraeva la fava che gia’ schizzava lo sperma, erano proprio davanti a me e potevo vedere la dilatazione del buco, era impressionante, come erano impressionanti gli umori misti alla vasellina che fuoriuscivano dalla fica di Barbara. Indubbiamente aveva goduto e anch’io con loro, ero venuto copiosamente nei pantaloni.
Barbara gli domadava come avrebbe fatto a tornare a casa da me la sera, e lui si mise a ridere dicendo che il *** ora nel suo culo ci stava almeno tre volte...........me l’aveva troncata in due......me l’aveva spaccata....gli aveva messo in culo piu’ di venti centimetri di fava larga come una torcia elettrica di quelle grosse.......e a me era piaciuto da morire.....La sera Barbara arrivo’a casa barcollando dicendo che si era fatta male in palestra, io non indagai e lei ando’ a letto prendendo un **************** non pensai piu’ di divorziare ma semmai come assistere di nuovo a quel genere di spettacoli. Ormai cercavo ogni occasione per cercare di seguire Barbara e riuscire a assistere a uno dei suoi incontri con Giulio, non era naturalmente molto facile, era indispensabile che non fossi scoperto onde evitare che il *** gioco finisse. Un’ottima occasione fu il giorno che sarei dovuto andare a fare un corso per lavoro, naturalmente non andai al corso sicuro che ne avrebbero approfittato per una chiavatona. Infatti Barbara pensando che io fossi in bagno gli telefonò dicendo che io sarei stato fuori tutto il giorno e lui sarebbe potuto venire a casa non appena io fossi uscito. Al mattino del giorno del corso mi allontanai da casa con il preciso intento di riuscire a rientrare non appena se ne presentava l’occasione e piazzarmi dove avevo preparato il nascondiglio, cioè sopra l’armadio di camera ben protetto da valige e bormisteri. Il piano era assai rischioso visto che se scoperto oltre a finire la mia carriera di guardone sarei anche stato probabilmente percosso da Giulio. Mi fermai nei pressi di casa aspettando il momento buono, non succedeva niente, probabilmente Barbara stava facendo i preparativi per l’incontro, avevo gia’ un’erezione pensando a come si sarebbe vestita per riceverlo. Passato circa un’ora la vidi uscire piuttosto di fretta, mi prese un momento di sconforto pensando che forse avevano cambiato i piani, ma ormai non potevo fare diversamente, dovevo nascondermi e aspettare. Entrai di volata e mi arrampicai sull’armadio usando la finestra come scaletta, riposizionai valige, bormisteri e piumoni in modo di risultare praticamente invisibile e mi misi a aspettare. Circa dieci minuti dopo Barbara rientrò e venne in camera piuttosto di fretta, la mia visione sul letto era perfetta ma il resto della stanza mi era precluso, intuivo che stava scegliendo i vestiti dal guardaroba ma non potevo vedere quali fossero, poi si avviò per vestirsi in bagno. Non rientrò più in camera, poco dopo sentii squillare il suo cellulare e lei disse soltanto: ti apro. Giulio era in casa mia e io avrei finalmente visto un altro dei loro incontri, pregai che non si mettessero a trombare sul divano. Li sentivo parlare pur non capendo cosa si dicessero e sentivo che ridevano, seguivano anche lunghi silenzi evidentemente durante i loro baci. Finalmente entrarono in camera e si buttarono vestiti sul letto....la visione era perfetta, vedevo tutto. Barbara era vestita con un paio di pantaloni molto stretti chiari e una felpa sopra corta, quando vedevo il fondo schiena si poteva intravedere il perizoma.....ero già arrapato come un babbuino. Continuarono a parlare per qualche minuto poi lui cominciò a baciarla prima sulla bocca poi scendendo al collo, la girava e gli baciava il collo da dietro soppesandoli con le manone le puppe, era dietro a lei quando le sfilò la felpa facendola rimanere in reggiseno soltanto, continuava a baciarla anche sopra il reggiseno poi lo tolse e cominciò a leccargli i capezzoli con la lingua. lei intanto gli aveva slacciato i pantaloni e dopo avergli tirato fuori il favone aveva cominciato a smanettarlo. aveva una fava fuori dal comune e Barbara sembrava estasiata davanti all’oggetto del suo desiderio.......intanto lui gli stava togliendo i pantaloni facendola rimanere solo con il perizoma. poi scostandogli il filo cominciò a leccarla. improvvisamente comparve un vibratore che lui prese in mano e lo infilò nella fica di Barbara spingendo un bottoncino. era un vibratore che sprigionava una piccola scarica elettrica.........Barbara iniziò a contorcersi mugolando di piacere....per poco non mi venne un infarto alla vista di quello spettacolo.......lui continuava a spingere sul bottone facendola vibrare a ogni scarica.........penso che lei venisse in continuazione, i capezzoli erano diventati due chiodi....improvvisamente lui tolse il vibratore dalla fica e prendendole le gambe e tirandole verso l’alto glielo ficcò dritto nel culo spingendo immediatamente il bottone......in quella posizione si poteva vedere benissimo la fica che a ogni scarica spruzzava fuori umori.......Giulio continuava a spingere il bottone che dava la scarica spingendo più o meno in profondità il vibratore nel culo di Barbara.....lei ormai ululava senza ritegno, io c’avevo un cazzo che usciva dai pantaloni ma non potevo certo muovermi e rischiara di fare rumore e essere scoperto. Dopo ancora qualche minuto il vibratore fu messo da parte e Barbara iniziò a spompinare il cazzone con una certa maestria...succhiava e smanettava con gusto.......poi lui glielo mise tra le puppe cominciando una spagnola con i fiocchi......non ne voleva sapere di venire sembrava avesse l’uccello di marmo......ma evidentemente Barbara era perfettamente cosciente di questo infatti gli ando’ alle spalle e cominciò a segonarlo da sotto ....praticamente gli stava facendo un segone a due mani da dietro....questo durò qualche minutoi poi lei doveva essere un po’ stanca e glielo disse la risposta di lui fu che lei sapeva benissimo come fare per farlo venire..........pensai che stavo per vedere qualcosa di veramente eccitante.....infatti fu cosi’....
lei afferrò di nuovo il vibratore elettrico e si mise nella posizione del missionario pronta a accoglierlo. lui indirizzò subito il cazzo verso la sua fica e gli infilo’ i suoi venti e piu’ centimetri dentro incominciando a pompare.....prima piano poi sempre più velocemente a un certo punto Barbara indirizzo’ il vibratore verso il culo di Giulio penetrandolo, poi spinse il bottoncino. come ricevette la carica diventò un toro da monta cominciando a rifilare colpi tremendi....mentre Barbara faceva scintillare scariche in continuazione nel culo di lui.......i colpi erano veramente tremendi....il corpo di lei sussultava sotto di lui.......si sentivano gli umori della topa che a ogni colpo quasi schioccavano per la compressione.......poi lui iniziò a mugolare sempre più forte fino a esplodere nella sborrata estraendo velocemente il cazzo dalla fica e sborrandogli dappertutto....tette pancia viso e capelli erano inondati......mentre la sua fava ondeggiava spruzzando le ultime gocce......Ero estasiato da quello spettacolo, ma dovetti aspettare ancora un bel po’ prima di potermi fare il solito segone, rimasi immobile fino a quando non si furono allontanati e poi mi segonai direttamente sopra l’armadio pensando già a come avrei fatto a assistere al prossimo incontro.
luielei

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#7
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Un altro racconto preso dal web.
P.S. un saluto di cuore a maxbracci



Mia moglie Eleonora e i 25 cm del suo collega


Mia moglie Eleonora era al telefono con qualcuno, non si era nemmeno accorta del *** prematuro rientro, ero tornato tre giorni prima dalla trasferta lavorativa di Bergamo, il suo atteggiamento era particolare perchè parlava quasi sottovoce, per cui incuriosito e facendo attenzione a che non si accorgesse del *** arrivo mi misi ad ascoltare e non tardai ad accorgermi che stava parlando con il suo collega Roberto di anni 35 uno meno di lei.Stavano scherzando sulla cena tra colleghi di quella sera, dove le donne si dovevano presentare, penso, per motivi goliardici in minigonna, avendo cura di indossare sotto un intimo sexi. Io che non mistero stato mai troppo geloso me la stavo ridendo, perchè ero convinto che fossero come al solito quelle idee che nascono in ufficio tanto per rendere più divertenti i rapporti tra colleghi e per uscire dalla solita monotonia. Mia moglie gli diceva - Certo che me la metto ****** la minigonna Roberto...e sotto beh quello che mi metterò sotto......non credo che qualcuno potrà poi vedere quello quello che metteremo sotto io e le altre....sei stato incaricato di appurartene? ....Permisteralmente? Beh allora chissà.....vedremo....vedremo....- e giù risate. Infine - Va bene se farai il bravo ti farò dare una sbirciatina - e continuava a ridere di gusto, dal tono di voce si capiva che Eleonora parlasse molto volentieri con Roberto il quale, mi aveva confidato, le piaceva sia per prestanza fisica che per carattere.Pensavo - Cosa aspetta a mettere giù? - quindi sospettoso decisi di rimanere nascosto non rivelando il *** ritorno.Alle sette e trenta la venne a prendere proprio Roberto e dalla finestra vidi che in macchina c'erano altre colleghe, mi sentii più sollevato.Quando furono quasi le ventitrè, ritornò sotto casa la macchina di Roberto che era in compagnia di mia moglie con disappunto notai che posteggiò e che i due salirono in casa, incuriosito mi chiusi nel vano adibito a *** ufficio da dove potevo controllare comodamente la situazione. Arrivati su, ignari della mia presenza si sistemarono proprio davanti a me in salotto e si misero a parlare dei loro colleghi e di come era trascorsa la serata in pizzeria, mia moglie prese a mostrargli anche le nostre foto delle ultime vacanze, ogni tanto sorseggiavano un pò di limoncello a cui seguì del brandy. Notavo che Roberto non mancava di ricordare a mia moglie della promessa di fargli sbirciare l'intimo indossato per la serata, magari per riderci un pò su, mentre guardavano le foto Roberto aveva messo distrattamente un braccio dietro alle spalle di Eleonora e di tanto in tanto la stringeva affettuosamente a se.- Mamma che caldo mi gira anche un pò la testa - e scompigliando simpaticamente con una mano i capelli del collega - Oi bel fusto, mi hai mica fatto bere per vedere di rimediare qualcosa eh?...birbante...-- Insomma Eleonora..prima che io vada, mi mostri o no qualcosa? - dopo averlo fissato indecisa per qualche secondo, incautamente rispose - Roby sarà forse colpa dell'alcool, ma se mi prometti che te ne starai bravo ti faccio vedere l'intimo che indosso così poi te ne vai contento, parola? - Lui simulando non curanza - Ma si dai mistero proprio curioso, vediamo finalmente com'è Eleonora formato sexi-. Eleonora con fare rapido si appoggiò con la schiena al divano si tirò su la gonna e girandosi verso un lato con un sorriso divertito fece vedere da dietro il tanga che metteva in risalto tutto il suo mappamondo così lui le disse - E il reggiseno com'è? - Siccome doveva sbottonarsi la camicetta lui con la scusa di aiutarla le scostò il reggiseno liberando il seno di mia moglie che rimase per qualche secondo con la gonna alzata e con le tette bene in mostra tanto che intuendo che la situazione ormai lo permettesse, il suo collega rompendo gli indugi le disse - Okay.......****** voglio farti vedere qualcosa......-Eleonora lo guardò come se non capisse bene cosa volesse intendere e lui - Ele....voglio farti vedere l'effetto che mi stai facendo...guarda.....- e così dicendo si calò giù le braghe fino alle ginocchia e mise in mostra il membro già in piena erezione, le cui dimensioni erano veramente notevoli, Roberto aveva un arnese che doveva essere lungo almeno 25 cm ed oltre, a quel punto mi venne l'istinto di uscire allo scoperto, ma ero talmente eccitato da quella nuova situazione che rimasi in silenzio aspettando con curiosità morbosa gli ulteriori sviluppi della serata.- Roberto, ma ti dà di volta il cervello? - disse lei con un'espressione incredula non aspettandosi probabilmente quella reazione così spinta.- Eleonora scusami....non resisto...vederti così...perdonami, ma ho bisogno ormai di sfogarmi...sei irresistibile... - Roberto cominciò a masturbarsi, mia moglie sorpresa ed imbarazzata rivolse lo sguardo da un'altra parte e allora lui si mise in piedi davanti al suo viso mostrandole il pene di cui notavo un glande davvero mostruoso.- Eleonora vedi in che stato mi hai messo?....perchè non ne approfittiamo, quale altra situazione migliore di questa?...su non farti pregare.....lasciati andare....chi può vederci?.....- Lei cercando di ricomporsi - Roberto smettila di fare così, mi metti in imbarazzo, rimettiti in ordine su.....-Cercando di convincerla - Ele...quando mi hai detto che potevo salire, sapendo che tuo marito non c'è, ho creduto che tu.....magari involontariamente hai pensato di.....dai è una situazione ideale.....-Eleonora al momento del dunque non era del tutto convinta e con tono supplichevole - Roberto, abbiamo un buon rapporto, dai non roviniamolo così.....-Ma lui avendo cura di mettere bene in mostra il suo pene azzardò - Eleonora....perchè non continui tu con la mano?.....-- Roberto sei proprio un maiale!....madonna che situazione di merda...stai rovinando tutto.....ma ti rendi conto di cosa stai facendo? - però intanto non riusciva a distogliere lo sguardo dal suo arnese le cui dimensioni l'avevano forse ammaliata, io stavo soffrendo come una bestia.- Ele.....aiutami almeno a finire...dai...Ele...dai - e continuava a menarselo ormai oscenamente, tanto che Eleonora forse cercando di fermare il gesto di Roberto ottenne il risultato che lui approfittando della vicinanza delle mani di mia moglie gliele indirizzò sul proprio membro implorandola - Continua tu...- tenendole quindi le mani attaccate al suo arnese con le sue ne assecondava il movimento .Eleonora con *** disappunto istintivamente prese a segarlo come se volesse terminare al più presto e gli disse rassegnata - Con me hai chiuso....hai capito Roby? dopo questa hai chiuso-Ormai con tono di chi controlla la situazione - Ti prego Ele, adesso togliti le mutandine.....sbrigati.....sbrigati...ormai non resisto più - senza più la forza di contrastarlo Eleonora si tolse le mutandine aiutata da Roberto, non credevo ai miei occhi, mia moglie era a gambe larghe davanti ad un'altro uomo e mostrava la fica.Con voce rotta dall'emozione ammirandone le grazie - *** sei stupenda!... - ma lei guardandolo nel basso ventre preoccupata - Diamine com'è grosso...senti non avrai intenzione....si ****** non mi sento pronta.....non scoparmi Roby......hai capito? Ti prego non farlo.....- Rimasi stupito dalla rapidità con cui si stavano svolgendo ora le cose.Roberto con l'intenzione di farle sentire tutte le dimensioni del pene si poggiò i piedi di lei sulle spalle le puntò il membro sull'orifizio e cominciò così a scoparla prendendo a tormentarle con le mani i capezzoli, quindi intuendo di avere la situazione saldamente sotto controllo con un bricciolo di depravazione ebbe cura di dirle che quella posizione gli consentiva si di penetrarla il più possibile, ma che si scusava di non riuscire ad infilare anche le palle perchè gli era impossibile pur desiderandolo pazzescamente, mia moglie che a quel punto cercava di assecondarlo nei movimenti dopo qualche affondo però si lamentò dicendo - Ahh....fa piano però Roby...fallo più dolcemente....diavolo mi sfondi...ahh.....così mi sfondi...è troppo grosso cazzo!!!........- per tutta risposta lui le cosigliò di accarezzarsi il clitoride che sarebbe stato più bello. Ero sconvolto, stava possedendo mia moglie con colpi ritmati e profondi e lei non si lamentava più, ma aveva preso come ad incitarlo mentre si stava sgrillettando con foga. Si sentiva solo il forte ansimare di Roberto che stava aumentando il ritmo della scopata fino a che lei stravolta dal piacere disse - Stò per venire....ohh....Roby ora non ti fermare...ti prego non ti fermare...-Roberto culminò con - madonna che bello....ti voglio riempire tutta...eccomi....ahh....- e con un ultimo colpo rimanendo ben saldo in profondità fece urlare di piacere Eleonora venendole dentro abbondantemente ed emettendo come dei versi naturaleschi.Quando lui andò via, rimasi in silenzio seduto su una sedia della stanza dove mi trovavo, curvo, con i gomiti sulle ginocchia e con la testa fra le mani, non avrei mai pensato che vedere scopare Eleonora con un'altro mi fosse piaciuto così tanto, ma mi consolai pensando anche che forse nel nostro rapporto di coppia si stessero per aprire nuovi orizzonti.
luielei

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#8
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Ultimo racconto di oggi (sempre dal web)



Quando sei da sola, quando non sai cosa fare, ecco che la mente vola e, ti riporta indietro nel tempo. Sdraiata sul divano, ero stata catapultata nella casa dei miei e, parlavo con *** fratello Michele. Mi stava raccontato della bravata fatta da due suoi amici. La crudezza di quel racconto, mi aveva turbata... la sera nel letto non riuscivo a chiudere occhio.
Enzo e Tommaso (gli amici di *** fratello) lavoravano come apprendisti in un’autofficina. Un venerdì sera il datore di lavoro ricevette una telefonata da un suo cliente che era rimasto in panne sulla statale. Nell’andar via disse ai ragazzi quello che dovevano fare e, se per le otto non fosse ancora tornato di chiudere l’officina. I due rassettarono i vari attrezzi disseminati un po’ dovunque. Accostarono i battenti e andarono nell’ufficio, Tommaso sulla poltroncina girevole del capo, si divertiva a falla roteare diceva che gli sembrava di essere al: “Luna Park”. Enzo non avendo la fortuna dell’amico, (la sua poltrona non girava) si mise a rovistare in un armadietto dalla struttura metallica pieno di scartoffie.
- cazzo! – esclamò Enzo richiamando l’attenzione dell’amico che incuriosito scese dalla giostra e gli andò vicino.
- cosa hai trovato? – gli disse strattonandolo per il braccio. Enzo si voltò, tra le mani aveva una rivista “porno”. Sotto la tuta da lavoro indossavano solo gli slip. Abbassarono la lunga cerniera tirarono fuori i cazzi e, cominciarono a masturbarsi. La rivista era appoggiata sulla scrivania i due ragazzi in piedi a turno senza alcuna fretta voltavano le pagine. L’ufficio era un baracchino, fatto di ferro con una grossa vetrata che affacciava sull’officina. Nemmeno il terremoto li avrebbe dissolti da quel giornale, erano troppo presi, tanto da non accorgersi che da qualche minuto Monica li stava osservando.
Monica, la figlia del titolare, aveva un debole per Tommaso nonostante fosse sposata e madre di una bimba. Si recava spesso in officina con la scusa di dover parlare con il padre, in realtà lo faceva per vedere Tommaso che non ne voleva sapere, diceva che era troppo grande per lui. Lei dal canto suo più volte gli aveva fatto la proposta, ma lui niente, forse l’età era solo una scusa. Tommaso temeva il padre e il marito della donna, quest’ultimo un tipo da prendere con le molle.
- così lavorate quando *** padre non c’è? – Enzo cerco di ricomporsi alla meglio mentre Tommaso continuava a menarselo guardandola negli occhi.
- non è questo che vuoi da me? Guarda ti piace eh? Lo vuoi?
- stronzo! – Monica uscì, Tommaso gli andò dietro con il cazzo fuori. La donna si fermo vicino al banco degli attrezzi dando le spalle al ragazzo che la strinse nei fianchi.
- allora? Chiaviamo?
- manda via Enzo. – gli rispose Monica afferrandogli il cazzo senza voltarsi.
- perché? Enzo è un amico ci si può fidare e... poi ha un bel cazzo più grosso del ***.
- il suo cazzo non m’interessa è il tuo che voglio! – si girò e lo baciò in bocca senza trascurare il cazzo che menava con consumata esperienza.

Senza rendersene conto Monica si ritrovò con addosso solo le mutandine e stretta tra i due. Erano sempre nei pressi del banco. Tommaso, si appoggiò con la schiena a un furgone, Monica si mise a novanta grandi e cominciò a spompinarlo. Enzo gli abbassò le mutandine.
- mettiglielo nel culo! – urlò Tommaso all’amico che cercava di tener ferma Monica spaventata non poco da quell’ordine impartito a Enzo con tanta crudezza.
- dai cosa aspetti? Non vedi come frigna? – il cazzo di Tommaso era per intero nella bocca di Monica, l’afferrò sotto le ascelle tirandola a se maggiormente. La povera disgraziata era impossibilitata a muoversi. L’altro da tergo con una mano gli allargò le chiappe, ma il cazzo faceva fatica ad entrare nell’orifizio anale.
- lubrificalo! Mettici dell’olio è lì sul banco dietro di te. – Enzo si voltò, dentro a una bottiglia di plastica tagliata a metà, c’era dell’olio che usavano per lubrificare piccoli pezzi di motore. Prese la mezza bottiglia e v’intinse dentro il cazzo. Unse bene la verga e il buco del culo. Con un colpo secco la inculò.
- brucia! Oddio sento il cazzo in fiamme. – disse Enzo all’amico.
- dai fottila non vedi come gode la troia! È vero che ti piace vacca eh... – Enzo era ancorato con le mani ai fianchi della donna, la penetrava con vigore forse per mettere fine a quella sofferenza. Non vedeva l’ora di refrigerare il cazzo sotto un getto d’acqua fresca.
Gli riempirono gola e budella di sborra. Enzo corse nel bagno a sciacquarsi il cazzo.
- puh... pezzo di merda! – Monica sputò in faccia a Tommaso. A me quello che fece rabbrividire del racconto esposto da *** fratello nei minimi dettagli, fu... l’aver approfittato senza scrupoli di una che nutriva un sentimento, una passione verso uno che si rivelò un vero mostro. Che non solo abusò della donna, ma costrinse anche l’amico ad essere depravato quanto lui.

Il suono del citofono mi dissolse dai miei pensieri. Guardai dalla finestra della cucina, al cancello c’era un ragazzo di colore.
Idrissa. Era un ragazzo senegalese lavorava per la ditta che mi aveva istallato le zanzariere alle finestre. Doveva ultimare i lucernari nella mansarda.
Alto più o meno 180 cm capelli quasi inesistenti come le sopracciglia, fronte spaziosa, occhi grandi color marrone, naso dritto e narici larghe, labbra carnose incorniciate da dei sottili baffetti alla moicana. Portava gli orecchini ad entrambe le orecchie. Indossava una felpa bianca su di essa vi erano stampate scritte e disegni incomprensibili se non altro per me. Sotto dei jeans larghi sbiaditi tenuti su da una cintura bianca con una grossa fibbia di rame. Sopra la fibbia, un basso rilievo riproduceva la testa di un serpente. Su aveva tutto quello che gli serviva per finire il lavoro, conosceva la strada quindi non lo accompagnai. Mi misi a preparare la cena, anche se erano appena le quattro del pomeriggio. Nonostante fossimo alla fine di settembre, le giornate erano ancora calde accesi l’aria condizionata. I condizionatori erano tre uno per piano indipendenti tra loro. Pensai a Idrissa se giù c’era caldo figuriamoci su in mansarda.
Presi dal frigo una bottiglia di: “Cedrata”. Mentre salivo squilla il telefono di casa, torno sui miei passi per rispondere.
- come stai? – era *** marito.
- annoiata, non vedo l’ora che arrivi lunedì mi mistero rotta di stare in casa. – ero in malattia da una settimana i primi tre giorni me l’ero vista brutta, febbre alta, nausea, giramenti di testa, adesso stavo abbastanza bene, mi sentivo solo un po’ debole.
- porta pazienza dai. Che cosa stai facendo?
- preparo la cena, torni tardi?
- non penso. Allora nessuna novità?
- che novità può esserci stando in casa ah... dimenticavo c’è Idrissa!
- chi?!
- come chi? L’operaio che doveva finire il lavoro su in mansarda.
- ah... quello di colore! Te lo sei già fatto? Eh... come c’è l’ha?
- quanto sei scemo! Si vede che non hai niente da fare.
- dov’è adesso il negrone.
- sopra.
- ok... ti consiglierei per non annoiarti di fare un salto su così ti rimetti è da una settimana che non scopi non ti è mai successo di stare tanto tempo senza cazzo.
- Vaffanculo scemo ci si vede stasera.
- chiavalo!
- ciao. – riattaccai. Effettivamente non ero mai stata tanto tempo senza chiavare, ma dove la prendevo la forza per fottermi uno come Idrissa. Con un po’ d’affanno arrivai in mansarda. Era il *** orgoglio per come l’avevo arredata, non aveva niente a che fare con il resto della casa.
Stile etnico (giapponese) letto e mobili bassi e tanti oggetti, dai quadri ai soprammobili tutti strettamente giapponesi. Persino le spade dei leggendari: “Samurai”. L’unico neo, non era molto alta in certi punti bisognava abbassare la testa se non volevi sbatterla contro le travi.

Il tetto non alto consentiva a Idrissa di poter lavorare senza l’ausilio di scale o sgabelli, gli bastava innalzare le braccia.
Che spettacolo quando entrai. Era con le braccia protese verso l’alto sotto al lucernaio, aveva tolto la felpa sembrava: “Atlante” che sorregge il mondo. Intento nel lavoro, non si accorse della mia presenza, ed io non feci niente per richiamare la sua attenzione volevo godermi lo spettacolo, di quel corpo scolpito nei minimi dettagli. Una statua di marmo nero. I jeans poggiavano appena sui fianchi, si vedeva il bordo degli slip. Ad esaltare maggiormente quel corpo, ci si mise anche il sole, che filtrava attraverso l’abbaino. Mi sembrava tutto in reale, forse ero ancora al letto con la febbre e quello che vedevo, era solo una prospettiva seducente frutto del *** delirio.
- vuoi bere? – abbasso lo sguardo verso di me.
- oh signora... io non avevo visto te ho tolto maglia troppo caldo scusa adesso metto subito. – poggio l’attrezzo che aveva in mano e prese la felpa.
- non metterla adesso ti accendo il condizionatore.
- no! Fa male meglio il caldo. – si avvicinò gli allungai la bottiglia cazzo! Non avevo preso i bicchieri.
- dovrai bere al collo.
- non temere so fare questo io! – la fronte, il petto, le braccia erano imperlate di sudore le gocce scivolavano sul petto rincorrendosi tra l’oro in una folle corsa che terminava sul bordo degli slip. Bevve senza accostare le labbra alla bottiglia che mi passò, io invece presi in bocca un pezzo di collo come fosse un cazzo, diversamente, non so bere. Dopo che si era dissetato torno al suo lavoro. “chiavalo! Le parole di Vittorio, echeggiavano nella mia testa, e quell’esortazione fattami poc’anzi, adesso non mi sembra poi così assurda. Mi sedetti sul bordo del letto, lui non era tanto distante da me. Subito, mi dava le spalle poi si girò. Sentivo l’odore della carne, un’emanazione selvaggia. Vedevo il solco dell’inguine che separa l’addome dalle cosce. Forse doveva davvero avvicinarsi per stringere le viti più in alto, oppure... lo fece di proposito? Sta di fatto che mi trovai il suo pacco a pochi centimetri dalla bocca.
Bastava alzarsi e avrei fugato dalla sua testa ogni velleità. Non lo feci, restai lì aspettavo la mossa successiva quella che mi avrebbe permesso d’agire. Non tardò ad arrivare fece un altro passo in avanti.

Non ci fu bisogno di allentare la cintura e tantomeno sbottonarli. Mi bastò tirarli leggermente verso il basso e i calzoni vennero giù. Sfilò prima il piede sinistro poi l’atro liberandosi di scarpe e brache che allontanò mezzo metro più in là.
Il cazzo negli slip era posto con la testa verso il basso. Afferrai con entrambe le mani, l’elastico, lentamente calavo quel baluardo che non opponeva alcuna resistenza.
Al posto dei peli sul pube aveva tatuato una “X”. Il *** eccitamento nello scoprire quel fallo, non doveva discostarsi molto da quello di un’archeologa che porta alla luce un reperto, sepolto da anni con una sola differenza, quello che avevo liberato dalle mutande schizzo fuori come una molla, era carne viva una grossa salsiccia di cinghiale.
- che bel cazzo che ha! – dopo quelle parole solo gemiti e risucchi. Glielo adagi sul ventre e lo tenevo fermo all’altezza della cappella, con la lingua spianata lo leccavo partendo dal basso fino ad arrivare al frenulo. Lo bagnai talmente da farlo diventare lucido quasi da potermi specchiare in quella verga maestosa. Leccavo dappertutto scroto, cosce, inguine e tutto sapeva di buono. Mi fece sdraiare, si chinò infilò le mani sotto la gonna e mi sfilò le mutandine, intanto mi ero liberata dalla maglietta e del reggipetto e mi strizzavo i capezzoli mentre lui si era insinuato con la testa tra le mie cosce. Lambiva con la punta della lingua il glande del *** clitoride, la faceva girare intorno poi lo prese tra le labbra ciucciandolo delicatamente. Indice e anulare s’insinuarono nella mia tana fradicia, ma non la penetrarono in profondità appena dentro le spinse all’insù sotto l’osso pubico, le chiudeva e apriva velocemente dandomi un piacere assurdo. Se c’è ancora scetticismo sul famoso punto “G” e perché non tutti gli uomini mistero capaci di trovarlo, quelli che vi riescono danno a noi donne un piacere unico, gli umori che fuoriescono dalla vagina si moltiplicano.
Il suo lappare spaziava, la sua lingua non stava più di tanto sullo stesso punto. Mi misi a pancia sotto, ora mi leccava le chiappe subito dopo il buco del culo.
- ohhh... signore... oddio perché è così bello! Perché? – mordevo le lenzuola mentre lui mi sollevò afferrandomi il ventre. Gli offrivo culo e fica in quella posizione mentre il *** viso era adagiato sul letto. Non aveva importanza, dove l’avrebbe messo, quale buco avrebbe scelto. Qualsiasi decisione prendesse per me andava bene.
Scelse la fica, ma non lasciò a digiuno l’ano che penetrò con un dito dalla robustezza, doveva essere il pollice.
- ti piace signora come io chiavo te?
- siii... dai sfondami fammi male... ohhh... così galoppa... gal – oppaaaa...
- mai io... trovata donna bianca così... zozza così... puttana!
- sì... mistero zozza, sporca troiaaa... tanto troia!!! – cambiammo posizione lui era al centro del letto seduto sui propri talloni, io mi sedetti sul suo cazzo che scomparve nella fica. Ci abbracciammo stretti, legati le nostre lingue si cercavano. Ero io adesso che lo cavalcavo.
- sto per venire, sto godendo giungo Idrissa vengo... vengooo... – mi lasciai andare sul letto stremata lui mi scavalcò con le gambe sedendosi sulla mia passera che pulsava ancora.
Se lo menava velocemente, non so perché mi fece venire in mente quando da ragazzine ero in visita allo zoo di Napoli e uno scimpanzé, seduto su un grosso pneumatico sospeso nell’aria si masturbava guardando una signora molto prosperosa che lo provocava, mostrandogli il seno.
- vengo signora! – mi mise una mano sotto la nuca sollevandomi la testa.
- schizzooo! – apri la bocca, i fiotti di sperma entrarono dentro di essa fino a raggiungere l’esofago. Avevo la sborra sulla lingua quando ripresi in bocca, quella verga che non perse minimamente la sua durezza.

Lo spompinai fino a farlo venire nuovamente, mentre facevo ciò mi masturbavo, non so quanti orgasmi raggiunsi in quell’ora di sesso sfrenato.
Ricordo solo che fu *** marito a ripulirmi dallo sperma. Avevo brividi di freddo la febbre mi era tornata, ma adesso quasi la benedivo
maxbracci

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#9
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DALLA GRANDE MADRE RETE
(DAI CHE QUESTO FORUM RIPRENDE VITA)
Complimenti a luilei, sei grande!



CINZIA o FILIPPO.

Come altre volte le cose non succedono perche’ ci si mette a tavolino a
progettare, cominciano senza rendercene conto all’inizio, poi lungo la via
prendono la direzione che magari nemmeno avremmo immaginato.

Ho conosciuto una signora in rete, di una citta’ vicina, sapete come vanno
queste cose, ci si scrive, ci si trova simpatici, poi le chat, webcam………e
l’incontro. Odio questi primi approcci, sempre un po’ impacciati e ci si sente
a disagio, ma tutto e’ andato per il meglio. Mi pensava piu’ alto e con il
naso a patata, no, il naso non e’ a patata e non mistero certo u gigante anche se
non credo che avrebbe cambiato.

Lei 35enne, coniugata, un figlio di 8 anni, un marito un po’ annoiato e
latitante.…..insomma il solito incontro per ritrovare i brividi degli anni
passati. Primi approcci in macchina, la signora e’ morbida e molto piacevole,
non troppo magra, insomma padana, piuttosto timorosa ma con una grande voglia
di cazzo, mi confessa che suo marito la scopa una volta al mese, se va bene,
niente preliminari e misterno immediato dopo. Insomma ce la caviamo con un bel
ditalino ed un pompino. Siccome non ha ingoiato del tutto finisco che mi trovo
con uno schizzo di sborra sulla camicia. Sembra dispiaciuta e si e’ offerta di
portarsela a casa per ridarmela lavata e stirata. Per carita’, pero’ mi e’
sembrata un’idea simpatica.

Ci vediamo un paio di volte ma la cosa comincia ad annoiarmi un po’, a 20 anni
scopavo solo in macchina, Fiat 500 provate a immaginare, adesso mi trovo
piuttosto scomodo ma lei non vuole venire in un motel, ha sempre poco tempo e
non possiamo andare lontano con il rischio di incontrare qualcuno che la
conosce. Non ha tanto paura del marito ma piuttosto degli amici e della
famiglia. Anzi lui qualche anno prima le aveva proposto diverse volte di farlo
in tre o in quattro, si eccitava molto quando lo diceva ma lei pensava che
fosse un modo per scaricarla come una troia e lo aveva sempre rifiutato.
Ultimamente non ne parlava piu’ pero’ non la cercava mai, forse aveva una
amante e lei aveva pensato di riprendersi la sua vita e contraccambiarlo ma
con un uomo che le piacesse e scelto da lei, non dal marito.

Sinceramente stavo stufandomi, apprezzo molto il sesso orale ma come
aperitivo, se una donna mi piace la voglio scopare e riempire come e dove si
deve, se non c’e’ questa prospettiva l’interesse cala. Insomma si doveva
essere accorta che io ero meno assiduo e allora mi ha proposto di andarla
trovare a casa nelle mattine in cui e’ sola, e’ un grosso condominio con tante
entrate e ascensori, marito al lavoro, figlio a scuola, si puo’ fare.

La prima volta sembravo un Arsenio Lupen, ma la troppa cautela e’ proprio
quello che attira i sospetti, comunque tutto filo’ liscio. La trovo molto
agitata anche se eccitatissima, dieci secondi dopo che la porta era chiusa
l’avevo gia’ spogliata, insomma non siamo arrivati al letto, rotolavamo sul
tappeto del soggiorno. Pochi preliminari, eravamo troppo eccitati, l’ho
infilata quasi subito ma mi e’ sfuggita dicendo che voleva il condom, non
voleva restare incinta visto che non prendeva alcuna precauzione. Lo stop mi
ha fatto incazzare ma l’ultima affermazione mi ha fatto esplodere il cazzo, e’
diventato di marmo. Lei che continuava a scusarsi con me ed a spiegarmi le sue
ragioni, nuda con le gambe aperte e la figa ancora socchiusa, ragazzi, da
perdere la testa. Capisce che ci mistero rimasto male e si avvicina per
coccolarmi ma io invece mistero soltanto eccitato come un toro e le sue carezze
non mi calmano di certo. La lascio fare e intanto mi impegno anch’io, vedo che
si rilassa un po’, deve averne anche lei una voglia bestiale, insomma, dopo
dieci minuti mi lascia entrare di nuovo ma mi fa promettere che saro’ bravo e
lo tirero’ fuori all’ultimo. La rassicuro ma non ci scommetterei un centesimo.
Comincio a montarla alla grande, mistero eccitato come un pazzo sapendola aperta
e fertile sotto di me, lei deve proprio essere in astinenza da una vita
perche’ ha gia avuto un orgasmo da paura e spinge a tutta forza per farmi
entrare, le gambe dietro al mia schiena, insomma una montata da Guinness.

E’ uno spettacolo vederla godere sotto i miei colpi e dopo un po’ mi sento
vicino all’orgasmo, mistero combattuto, faccio un estremo tentativo e mi fermo
dentro di lei sussurrandole che sto per venire e chiedendole di dirmi cosa
dovevo fare. Invece di ribellarsi mi si e’ avvinghiata addosso ancora di piu’
e mi ha ficcato la lingua in bocca. Non ci ho piu’ visto ed ho incominciato a
sborrare conficcato in fondo mentre lei si e’ spalancata godendo e spingendo
sempre piu’ forte. Insomma una sborrata atomica, lunga e intensa, devo
avergliene sparato dentro un litro, non finivo piu’ di schizzare e lei fremeva
e godeva in continuazione dicendomi che era calda, era bella, che non la
sentiva da troppi anni…..insomma ci siamo capiti.

Siamo rimasti qualche minuto avvinghiati sul tappeto senza parlare poi ha
spalancato gli occhi e mi ha detto “Cosa abbiamo fatto ! Siamo pazzi, sei un
pazzo ed io piu’ di te, Adesso cosa faccio ?” Insomma prima che potessi
rispondere era schizzata in bagno lasciandomi in ginocchio con il cazzo
fradicio. Quando e’ uscita era ancora sconvolta, mi ha detto che era tardi,
che dovevo andare subito……insomma era disperata e sinceramente mi dispiaceva.

Appena in strada l’ho chiamata al cell ma l’ho sentita fredda e preoccupata a
me invece era tornata la voglia di farci l’amore ma non glielo ho detto..
Purtroppo io stavo partendo per un viaggio di lavoro e sarei rimasto via per
due settimane, mi dispiaceva lasciarla cosi’ preoccupata ma non sapevo cosa
fare. Nei giorni successivi le telefonavo spesso e per fortuna si era un po’
tranquillizzata pero’ la sentivo tesa, non era lei. Avrei voluto essere stato
piu’ corretto ma anche lei mi aveva impedito di venire fuori, le era piaciuto
da matti mi era sembrato, forse questo la disturbava, l’averlo desiderato
troppo come me.

Quando sto per tornare dopo una decina di giorni mi chiama lei, la sento
allegra e mi annuncia che non ero diventato papa’, Io non mi mostro felice e
le rispondo che una bimba con il suo nasino era la cosa che desideravo di
piu’ ma che ero felice per lei. Il complimento deve aver colpito il segno,
credo che per una donna sia molto gratificante, infatti nei giorni successivi
diventa il nostro gioco segreto. E’ lei che lo inizia ad ogni telefonata e
sembra che la diverta molto, parliamo di come sara’ la nostra bimba, come la
chiameremo, che dono le faremmo quando andra’ a scuola, insomma un gioco anche
lei conclude sempre dicendo che e’ solo un gioco e che siamo due pazzi, ma la
eccita molto e figuriamoci io. Mi dice anche che il marito e’ tornato alla
carica con lo scambio di coppia o sesso a tre e che lei gli ha dato un po’
corda, lui si e’ eccitato molto ma le mestruazioni gli hanno impedito di
approfittare i lei. Mi confessa che non vuole piu’ fare all’amore con lui, lo
ha fatto godere con la bocca chiamandolo con il *** nome. E’ impazzito di
piacere. Bene, tutto si e’ aggiustato.

Appena torno non vedo l’ora di incontrarla ma devo aspettare la fine del
weekend. Lunedi’ mattina mistero di nuovo a casa sua, e’ stupenda, distesa e
felice, questa volta raggiungiamo il letto e facciamo l’amore piu’ rilassati,
lei e’ sensualissima e brownieenata, mi fa di tutto, gode ma non smette un attimo
di provocarmi e cercarmi, insomma quando arrivo al capolinea e’ sopra di me
che mi sta mungendo senza tregua. Cerco di fermarla e le dico di lasciarmi
venire fuori, ma lei mi guarda negli occhi e risponde soltanto “Se lo fai come
riusciamo a far arrivare la piccola Cinzietta ?” Ragazzi, credevo di non
finire piu’ di sborrare, l’ho sentita spalancarsi tutta succhiarmi sino
all’ultima goccia, le ho imbottito l’utero di sperma e sembrava non averne mai
abbastanza, Poi siamo rimasti abbracciati a baciarci teneramente mentre lei mi
parlava di Cinzietta, la nostra figlia che stavamo facendo. Sara’ perche’ ero
in astinenza da un po’ ma mi e tornato durissimo e le ho scaricato dopo un
po’ un’altra razione di sborra bollente nella figa. Poi era davvero tardi e
dovevo scappare pero’ mi dispiaceva e anche a lei, l’ho capito dal lungo bacio
sulla porta.

Il nostro gioco sulla piccola Cinzia e’ diventato una costante delle nostre
conversazioni e almeno una volta alla settimana nel mese scorso abbiamo
trovato il modo di vederci e provare a farla nascere. L’impegno e’ stato
davvero totale da entrambe le parti e non vi sto a dire che stupende ore
abbiamo passato insieme.

Nel frattempo abbiamo messo in cantiere anche Filippo, un bel maschietto che
assomigliera’ a me ma con i suoi occhioni, insomma non smettevamo mai di
fantasticare sui figli che sarebbero nati.

Sembra che il marito sia molto eccitato all’idea che la moglie gli permetta di
immaginare che lei faccia sesso con un altro uomo, si masturba e le chiede
tutti i particolari questo fantomatico amante. Lei gli da corda ma gli ha
anche rivelato che un ispettore della sua scuola, lei e’ insegnante, la
corteggia molto, un uomo molto discreto e che lei non ne e’ indifferente.

Naturalmente la descrizione corrisponde alla mia.

Lui ha insistito che mi invitasse a cena e cosi’ ci siamo ritrovati tutti
insieme intorno alla tavola. Ero un po’ perplesso nell’incontrare il marito ma
lei ha insistito e mi ha rivelato che lui le aveva chiesto di vestirsi molto
sexy, testuali parole. Non ce ne era bisogno ma l’ho trovata molto eccitante,
ci e’ scappato solo un bacio e qualche carezza di sfuggita. Il giorno dopo mi
ha detto che lui e’ entusiasta di me, pensa che stiamo bene insieme e che
sarei l’amante che lui ha sempre sognato per la moglie. Insomma tutto per il
meglio.

La settimana scorsa mi ha chiamato in ufficio chiedendo se potevo andare da
lei immediatamente, erano le 10 di mattina. Ho fatto l’impossibile e dopo
un’ora suonavo alla sua porta, lei mi ha aperto e senza una parola mi ha
trascinato a letto, si e’ distesa a gambe aperte senza slip. Intanto mi ha
annunciato che aveva un ritardo di cinque giorni e che non poteva aspettare a
dirmelo. L’ho penetrata di colpo, era fradicia di voglia e con un po’ di
delicatezza abbiamo scopato come folli, ha preteso che le venissi dentro due
volte in fila, una per Cinzia e una per Filippo.. Poi mistero scappato in ufficio
con tutta la testa in subbuglio. Uno dei nostri bimbi, oppure entrambi erano
in arrivo.

La mattina dopo pero’ mi ha telefonato molto abbattuta, le mestruazioni in
ritardo avevano tolto ogni speranza. Pero’ anche molto decisa, mi ha detto che
dobbiamo impegnarci di piu’, altrimenti ci potremmo mettere anni e lei non
vuole aspettare tanto. Siccome il figlio, finite le scuole sara’ per tutto il
mese al mare con i nonni ha convinto il marito che io andro’ a cena da loro
tutte le sere, fermandomi anche a dormire. Questo non l’ha detto al marito ma
sa che lui non vede l’ora. Dice che se per tutto il mese la terro’ piena del
*** seme Cinzia o Filippo arriveranno subito, chissa’ magari entrambi insieme.


Che dire, la prospettiva mi eccita da impazzire, ci applicheremo con impegno e
metodo, l’unico modo per raggiungere i risultati……vero ? Questa sera
cominciamo………
maxbracci

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#10
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Questa è la mia storia vera................


La nostra storia comincia da lontano, dagli anni della scuola, Laura, allora, era pazzamente invaghita di Sandro, un ragazzo piu grande che pero certo non nutriva per lei lo stesso sentimento, Sandro infatti non provava nulla per lei ma approfittava di lei e del suo corpo.
I pomeriggi liberi Sandro portava Laura a casa di un suo amico piu grande che gli lasciava la casa, e li passava pomeriggi interi a scopare con lei.
Non si limitava solo a quello gli piaceva dominarla renderla sua schiava, cosi a volte la legava al letto altre la bendava in un crescendo di umiliazioni sempre piu spinte.
Laura per un certo verso ne soffriva e capiva che Sandro la sfruttava ma per un altro verso si rendeva conto che quel modo di fare sesso era in fondo *** che lei desiderava, essere costretta senza sentirsi colpevole per *** che faceva.
Sandro non si curava minimamente del pericolo di metterla incinta e cosi fin dalla prima volta le veniva liberamente dentro senza protezioni alcune, forse i due non mistero mai stati veramente compatibili perche Laura non rimase in stato interessante.
Sandro poi, si stanco di lei.
Io mistero stato sempre amico di Sandro. Laura per*** cerco in me un aiuto, quasi come io sapessi cosa passa per la testa di Sandro. La consolai a lungo molto a lungo fino al punto che stavamo sempre insieme, fino a che scopammo insieme.
Fin dalle prime volte però Laura mi chiedeva di legarla di bendarla e di prenderla con fermezza, cosi come faceva con Sandro. E fin da allora fu sempre un crescendo di esperienze estreme o anche solo emozionanti.
Ci siamo sposati dopo cinque anni nei quali facevamo sesso ovunque ma sempre con un tema comune, io padrone lei schiava, dopo sposati cominciammo a uscire la sera per andare a cena o in un locale qualsiasi con la mia Laura che si offriva agli sguardi di altri uomini con vestiti succinti, mi piaceva guardarla e soprattutto guardare altri maschi che la desideravano.
Poi una sera mentre facevamo l amore le dissi che mi sarebbe piaciuto vederla con un altro padrone, lei mi sfido, mi disse che baravo, mi interruppi, le ordinai di vestirsi con una tuta, volevo vedere fino a che punto sarebbe arrivata se avessi fatto sul serio, scendemmo al pub sotto casa e rimorchiammo un signore sui 50 anni che si trovava in trasferta di lavoro a Roma, Laura arrivo fino in fondo alla mia sfida, gli feci scopare mia moglie in macchina in un parcheggio quella sera stessa, li guardai lui sopra lei con i pantaloni della tuta buttati sul sedile posteriore e il pezzo di sopra tirato su fino al collo, lui si svuoto dentro di lei senza preservativo, e mi rigrazio perche a causa della lontananza da casa era piu di un mese che non scopava, non permisi alla mia schiava di pulirsi fino alla mattina dopo, il sedile della nostra .
auto porta ancora i segni .Quella prima avventura fu il viatico per molte successive.
Per alcuni mesi ci siamo visti con il nostro “ trasfertista” tutti i giovedì sera, o si andava con la sua auto in qualche parcheggio o ci si infilava nella stanza che lui aveva in affitto presso una pensione, non sempre ci si riusciva perché a volte la signora che la gestiva restava fino a tardi alla reception.
Comunque la fine era sempre quella, la mia Laura montata e il nostro amico finalmente svuotato e già in attesa della settimana successiva, poi lui fu richiamato in sede e così finì.
Ma ormai il ghiac*** era rotto dovevamo trovare un altro compagno di giochi e l’occasione si presento’ presto. Un nuovo collega di mia moglie da poco trasferito nel suo uffi*** si dimostrava a suo dire molto interessato a lei anche in modo piuttosto prepotente, cosa che indubbiamente la intrigava parecchio, ad esempio non mancava occasione per strusciarsi contro di lei apparentemente con casualita’ o per fare discorsi del tipo ‘’ le donne infondo mistero buone solo per quello’’ cosi’ la spinsi ad accettare quelle avances.
Furono mesi esaltanti, lei si faceva sempre piu’ bella e ogni giorno mi raccontava le loro schermaglie in uffi***, finche’ un giorno durante la pausa pranzo Laura gli fece un bocchino con l’ingoio in uffi***.
La sera dopo uscirono fuori a cena insieme e finirono a scopare a casa sua. Quando torno’ a casa stanca la ispezionai intimamente, era piena di sperma anche sulle sue mutandine, per la prima volta non mi consenti’ di scoparla e mi soddisfo’ con la sua mano.

Da allora le nostre abitudini si mistero ulteriormente trasformate a Laura piace sempre essere dominata a me piace che lei vada con altri uomini e che poi mi racconti tutto e progressivamente mi eccita sempre di piu’ che lei non si conceda completamente a me, ci mistero periodi anche abbastanza lunghi nei quali mi soddisfa solo con le mani oppure se mi vede arrapato senza pace si fa scopare ma solo se indosso il preservativo come se non volesse piu’ ricevere dentro di se il *** sperma, mentre dal suo amante si fa’ riempire liberamente.
Il suo amante fisso e’ diventato il suo giovane collega dal quale si fa fare di tutto ormai, mi ha confidato che gli piacerebbe farsi ingravidare da lui per crescere insieme il figlio delle nostre fantasie realizzate. Chissa’…………………………..
D’altro canto quanti di noi vivono con donne divorziate separate con figli dai precedenti matrimoni, e non vogliono forse bene a quei figli come fossero i loro?

Ci stiamo veramente pensando ma non vogliamo che il suo amante pensi che sia figlio suo, dovrebbe essere solo figlio nostro. Che pazzia ……………….
coppiacuckold

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#11
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maxbracci
INFATTI CHE PAZZIA!!!
cerchiamo un vero Signore 55-65enne, che diventi l'amante fisso di Maria e il Master di stefano
http://www.cuckoldplace.com/14_49614_0.html
coppiacuckold

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#12
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maxbracci
INFATTI CHE PAZZIA!!!
cerchiamo un vero Signore 55-65enne, che diventi l'amante fisso di Maria e il Master di stefano
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maxbracci

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#13
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sara

Serata inconsueta, pizza consumata in ufficio insieme con i miei collaboratori, e poi tutti a concludere alcuni lavori da consegnare l’indomani mattina alle ore 9 in punto… Non capita spesso di rimanere fino alle 2 alle scrivanie per correggere, rifinire, stampare e rilegare i progetti. Fortunatamente (o no?!) queste incombenze capitano solo una decina di volte ogni anno. Fuggo dal centro attraversando la città deserta, cortile condominiale… ancora più deserto, tutte le luci del *** piano mistero spente e le imposte serrate, l’ascensore mi culla fino al pianerottolo, il tepore di casa mi accoglie, scarpe e pantofole perfettamente allineate sotto la panchetta, luci spente e tutto perfettamente in ordine, come al solito. I riti del consueto rientro dal lavoro si ripetono velocemente, spegnere il telefonino, metterlo in ricarica, svuotare le tasche. Mi spoglierò in soggiorno questa sera, un rapido passaggio in cucina per togliermi la sete infernale dovuta alle due pizze e mistero in bagno. Anche qui l’ordine e la maniacale cura del dettaglio fa nascere in me quel senso di colpa che da sette anni mi assale ogni qualvolta riesco a sentirmi ospite in casa mia. Tento maldestramente di asciugare il pavimento con uno dei due stiratissimi asciugamani, riponendolo, come nulla fosse, al suo posto. Rifletto per un attimo sul *** habitat che decisamente non rispecchia la mia permisteralità, tutto così ordinato, così razionale e “poco vissuto” da sembrare uno showroom piuttosto che la mia abitazione. Decisamente questo appartamento esprime Sara, la sua razionalità, la sua solare generosità che la spinge a lasciarmi gozzovigliare per casa salvo poi bonificare ogni accenno di disordine appena mi distraggo. In sette anni di matrimonio, da parte sua, non vi è mai stata una sola parola di rimprovero per il caos che riesco a generare dentro casa, ma comunque, a tutta questa perfezione, non riuscirò mai ad abituarmi. Cerco di scacciare questi futili pensieri nel tentativo di recuperare la lucidità che latita nella mia testa da svariate ore, mistero pronto per la notte. Deve essere stata una giornata stressante, perchè la tachicardia mi sta togliendo il fiato, apro la porta della camera da letto e rischio davvero l’infarto. L’acre odore di fumo si mescola al profumo di Sara, la soffocante mancanza di ossigeno è amplificata dall’umidità, la somma di questi fattori è un odore forte, eccitante ed immaginifico, qualcosa che riesce ad accendere ogni recettore del *** corpo e capace di comunicare più di quanto si possa descrivere. La luce soffusa dell’abatjour mi consegna la vista di un letto completamente sfatto, il piumone ammucchiato ai piedi del letto, il lenzuolo fradicio di sudore e gualcito all’inverosimile, fazzolettini usati sui due comodini e sul pavimento , riesco a distinguere qualche inequivocabile macchia ancora umida. Persino in questo disordine non riesco a capire il perché delle monete sparse sul ripiano della libreria, finchè non mi accorgo della ciotola adibita a posacenere, alcune sigarette spente, una con tracce di rossetto. In una casa di non fumatori bisogna sapersi adattare pur di concedersi un’altra regola da infrangere. Su di un altro ripiano scorgo appena un bicchiere vuoto, ma è la sagoma di mia moglie in piedi di fronte la colonna libreria a monopolizzare la vista. Chiudo la porta alle mie spalle come a voler difendere questa scena, a custodirla e preservarla nella sua integrità. Sottili tacchi da 10 centimetri, cinturino della scarpa a cingere la sottile caviglia vestita da autoreggenti nere che, insieme allo stringatissimo perizoma, lasciano alla vista il più bel culetto di tutti i tempi. Anche la schiena è nuda, almeno ciò che rimane scoperto dai lunghi capelli che le fluiscono fin sopra il sottile punto vita. La vedo trafficare sul ripiano, china la testa di lato, la vedo posare l’accendino e stringere tra le dita una Marlboro Light appena accesa. Si gira con un rapido movimento, fluido ed elegante; nella stessa mano stringe il suo bicchiere con due impronte di rossetto dello stesso rosso acceso che colora le sue unghie da ragazzina, corte e rotonde. Fa un passo verso di me sollevando la testa leggermente girata verso un lato, questo movimento le fa apparire il collo ancora più sensuale, ha un aspetto vulnerabile, come un naturale che vuol essere predato. Le sue labbra si schiudono appena un po’, formano quella fessura da cui esce il fumo della sua prima boccata, le dà sollievo, sembra sciogliersi facendo un impercettibile movimento col le sue spalle verso di me. Il rossetto lucido è l’unica parte integra del suo make-up, evidentemente appena messo con estrema cura. Dal suo bicchiere sento odore di alcool, non saprei distinguere cosa in quanto aste***, mi domando, anche in questo caso, quanto sia difficile poter bere degli alcolici quando in casa non se ne hanno a disposizione. Quest’ultimo pensiero inutile dilata ancora di più la mia percezione del tempo, troppi stimoli stanno mandando in tilt la mia capacità di razionalizzare, mistero entrato in camera da non più di 10 secondi e mi sembra di aver vissuto un’esperienza completamente appagante. Come al solito è il *** amore a riportarmi alla realtà, il suo saluto mi risveglia dal sogno ad occhi aperti. Un semplice “ciao”, di quelli con puntini di sospensione che impongono una risposta articolata e possibilmente intelligente. “Allora ti sei divertita, vero?” non riesco a dissimulare la mia ansia di partecipare, anche se a posteriori, al suo piacere. Osservandola così da vicino quasi non la riconosco, il trucco leggermente sfatto, la pelle sudata, il rossetto così acceso ed i suoi occhi verdi pieni di malizia ed eccitazione, tutto di lei è bellissimo e stonato rispetto alla brava ragazza che ho sposato. Ancora una volta mistero gli odori a colpirmi, le prime elaborazioni degli stimoli, traducono tutti gli elementi in un unico profumo: questo è il profumo del piacere, del piacere proibito, della perversione e della complicità di un uomo e una donna. La risposta alla mia domanda non tarda ad arrivare, mi risponde diretta “ho goduto tantissimo”, poi passa a leccarmi le labbra, a mordermele, a succhiarmi la lingua e iniziare a baciarmi in modo selvaggio e violento. “Puzzi come una troia” le dico eccitato, lei si scosta per bere un altro sorso prima di posare il bicchiere, si stende sul letto posandosi sui gomiti, mi fissa negli occhi mentre avvicina alle labbra la sigaretta, dopo aver inspirato mi dice con voce roca e quasi inedita “mistero la tua troia. Adesso.” Spegne la sigaretta, slaccia i cinturini lasciando cadere le scarpe ed inizia a masturbarmi, mistero disteso su un fianco, rivolto verso di lei che continua a baciarmi con passione, il suo sapore è davvero inconsueto per me, ho la sensazione di baciare un’altra donna, diversa da tutte quelle con cui mistero stato. L’unica donna baciata dopo che abbia fumato o bevuto alcolici. Questo gusto, del tutto nuovo per me, mi sta regalando il più intenso dei piaceri, fatto più di stimoli cerebrali che fisici. La mia mano corre a frugare tra le sue gambe, lei aumenta il respiro inarcandosi fino a far scivolare la mia mano sotto il triangolino di stoffa che le copre il pube. La sua patatina quasi completamente rasata è oscenamente aperta, ancora viscida, gonfia e bollente, mi prega di fare piano:”stasera mi ha sfondata”. Le fermo all’istante la mano con cui mi sta masturbando, vorrei evitare di venire dopo meno di 2 minuti dal *** rientro, ma lei capisce e continua ad essere oscena. Vuole shockarmi con le sue volgarità, con il racconto della sua serata e con il suo essere così innaturale. “sai, Paolo ha portato la vodka alla pesca quando l’ho chiamato, l’unica cosa che riesco a bere è la lemonsoda con vodka alla pesca, così ne abbiamo bevute un paio prima di scopare, adesso invece la stavo bevendo perché cinque minuti prima che tu arrivassi, appena ho ricevuto il tuo sms l’ho fatto venire in bocca per l’ultima volta prima di mandarlo a casa e volevo togliermi quel sapore schifoso. Sono stata brava, non mi mistero lavata e mistero rimasta sporca a letto come piace a te. Mi mistero fatta schizzare addosso due volte e la prima mi ha sporcato dalla pancia fino in faccia, mi mistero asciugata un po’ con i fazzolettini, ma se mi accarezzi senti che ce l’ho ancora tutto seccato sulla pelle. Mi fanno anche male i capezzoli perché me li ha massacrati, li mordeva, li strizzava e me li ha leccati tutta la sera, senti come puzzano di saliva!”
Stava riuscendo a farmi impazzire, il suo racconto ininterrotto mi dava un piacere misto ad amarezza, a quella sottile sofferenza nel sapere mia moglie completamente abbandonata ad un altro uomo. Mi chino tra le sue cosce ancora sudate, un odore intenso mi raggiunge prima ancora che scosti il perizoma tutto bagnato. “sì amore, leccami la figa… la senti come puzza del cazzo di Paolo? Stasera senza preservativo ho goduto come una pazza, mi mistero fatta sbattere come una puttana”
Cerco di non sfregarmi contro il materasso, a questo punto ogni minimo movimento intorno alla mia zona pubica potrebbe farmi venire. Sara non esagera, tra le sue gambe scopro un mondo completamente inesplorato, non sembra mia moglie. Mi stupisco che dopo averla baciata, di nuovo, le sensazioni che provo mistero molto distanti dall’amore coniugale… Scivolo su di lei baciando e leccando ogni lembo della sua pelle sporca, arrivo su di lei pronto per possederla e farla mia, riaffermando la mia dignità di maschio dominante ma…. “no ti prego, mi fa troppo male e poi mistero venuta con lui”… Ora è la rabbia e un pizzico di frustrazione a prendere il sopravvento, pur avendo compreso benissimo, il *** corpo sembra non voler capire e rimango immobile sopra di lei continuando a impazzire di eccitazione e di rabbia. “non puoi prendermi neanche dietro perché mi mistero fatta scopare anche il culo stasera e mistero distrutta”. Non capisco più niente, vorrei fare mille cose ma in realtà riesco solo a tornare disteso vicino a lei che, sinuosa e plastica come mai avrei immaginato, si mette cavalcioni sulla mia faccia e comincia a prenderlo in bocca offrendomi il suo buchino arrossato ed ancora unto e la sua patatina completamente aperta. Bastano pochi istanti a regalarmi uno degli orgasmi più intensi mai provato, Sara risputa con forza tutto sul *** pube, poi riprende in bocca il cazzo per ripulirlo e girandosi seduta sul *** petto schiude le labbra dal rossetto ormai sfatto per far scivolare lo sperma e la saliva dalla bocca sul collo e poi tra i seni fino all’ombelico. La fuga in bagno evita il “ritorno alla realtà” la trasfigurazione in permistere normali, entro nella doccia mentre sento Sara trafficare nell’altro bagno, voglio rimanere solo sotto questo getto purificatore per tutta la notte, voglio smettere di pensare, di sentirmi perennemente eccitato. Voglio cancellare il ricordo di come mi ritrovo in quest’inferno di piacere, voglio dimenticare i deliranti messaggi mandati per tutto il giorno a Sara per concordare la sua prima volta con casa libera. Mi sento appagato ma i sensi di colpa si fanno sentire. Sono io ad aver trasformato Sara in quello che è ora, oppure Sara è così ed ha solo trovato in me il partner ideale per manifestare la sua vera essenza? L’acqua scorre, mi insapono due, tre volte e sento svanire ogni odore, ogni sensazione dal *** corpo, tutto ritorna a dimensioni ragionevoli. Lascio passare del tempo, non voglio infrangere la perfezione di quanto vissuto, trovando Sara alle prese con una indispensabile sessione di pulizie domestiche alle 3 del mattino! Una volta tornato in camera trovo la stanza arieggiata e riordinata, la mia mogliettina struccata e con il suo pigiamone di flanella. Tutto è tornato normale, conmistero al nostro carattere, ordinato e prevedibile, rassicurante per certi versi, è sparita ogni traccia della nostra follia, del nostro piacere. Anche il letto è in perfetto ordine, ma una volta scoperto il piumone, vedo le lenzuola sporche e Sara sorridente dirmi “tanto quando è venuto ha sporcato solo il *** lato”. Le mie corna mistero "quasi" corna traadizionali, nel senso che Sara ha iniziato ad avere un debole per il suo giovane amante (lui 25 lei 33) incontrandolo in comitiva, successivamente, anche grazie alla mia collaborazione è riuscita a rassicurarlo e ad iniziare la sua storia di sesso. Il tipo è a conoscenza del *** consenso, ma nonostante ciò non riusciamo a coinvolgerlo oltre il normale gioco a due che vive con Sara, la quale, per paradosso, deve in qualche modo simulare con lui di essere una normale zoccola che mette delle normali corna al maritino. L'assurdo è proprio qui, una moglie dovrebbe mentire al marito fingendo di non avere nessun amante, nel nostro caso, invece, Sara deve fingere che suo marito non sappia niente!!!!
Il nostro gioco va avanti da più di un anno, mentre da quando siamo sposati, cioè da 7, abbiamo la complicità necessaria per discutere di tutte le nostre fantasie erotiche, anche le più perverse. All'inizio erano solo chiacchiere da letto, poi piano piano abbiamo conosciuto le chat, le fotografie erotiche, messenger e in un paio di occasioni il club prive. Pur non avendo mai manifestato intenzioni di fare scambio, le toccatine e qualche carezzina hanno arricchito la ns vita sessuale negli ultimi tre anni ed ora, grazie al processo di imputtanimento di Sara, si avvicina sempre più il giorno in cui potremo coronare uno dei nostri sogni, mettere Sara al centro delle attenzioni mie e di un altro uomo, vederla presa da un altro e vivere insieme una delle esperienze che sicuramente rimarranno impresse nella nostra memoria. Questa è più o meno la nostra "fotografia". Con il tempo aggiungeremo le esperienze che ci hanno portato sin qui, anche a vantaggio di tutti coloro i quali stanno percorrendo il nostro stesso percorso, cioè un lento processo di abbandono delle inibizioni che ci allontanano dal realizzare i nostri sogni. Vi assicuro, cari "a metà", "malox" ecc. che chiunque conosca Sara, mai e poi mai sospetterebbe della sua doppia identità. Così come noi stessi, parlando dei nostri giochi, ci meravigliamo dei traguardi raggiunti, spero di poter dare il *** contributo a rendere questo forum il posto ideale dove sentirsi a casa, per cui, cari fratelli cornuti o aspiranti tali, care mogliettine un po' zoccole....
maxbracci

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#14
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sempre dalla rete

Rossella


Era da tanto tempo che insistevo nel *** folle gioco di cercare un amante per mia moglie. Non ne voleva sapere. Quelli che gli presentavo erano o troppo antipatici, o troppo incosistenti per i suoi gusti. Da parte mia ero fermamente convinto che se avessi trovato la permistera giusta tutte quelle remore, scuse ed obiezioni si sarebbero sciolte come neve al sole. Avevo ragione io, come sempre, e la svolta si è avuta quando gli ho presentato un singolo di 40 anni che si proponeva per giochi erotici a coppie e singole disponibili e raffinate. Già dal primo incontro che avemmo in un bar cittadino capii che a lei piaceva e già questo bastava per renderla più sexy e seducente che mai. Parlammo un po' del più e del meno e di come ci eravamo decisi a rispondere al suo annuncio. Da parte sua l'attenzione e le parole gentili nei suoi confronti di mia moglie, non lasciavano alcun dubbio sulle sue reali intenzioni e sulle sue capacità di far presa su di lei. La cosa la lusingava e non poco e non la infastidiva affatto scherzare con un uomo da poco conosciuto che sbirciata simpaticamente sotto la sua gonna. Da parte mia vedevo il "piano" che avevo immaginato da tanto tempo realizzarsi lentamente e senza dare troppo nell'occhio assecondavo i loro sguardi già in perfetta sintonia. Tutto finì lì con la promessa di scriversi per e-mail se la cosa fosse stata gradita da entrambe le parti. La sera stessa Claudio ci scrisse confermandoci la sua soddisfazioni nell'averci conosciuto e cogliendo l'occasione per fare ulteriori gentili complimenti alla mia donna. In tempi non sospetti la cosa mi avrebbe dato fastidio, invece quelle lusinghe così "forti" mi eccitavano tremendamente. Si stava instaurando tra i due amanti virtuali una intesa che mi "emarginava"nei fatti, ma che mi provocava una eccitazione enorme. Gli rispose direttamente Rossella senza più la mia "mediazione" di cui non aveva ormai più bisogno invitandolo a casa per un caffè. Claudio accettò l'invito per la settimana successiva, inondandola di complimenti sapientemente calibrati ma che non lasciavano alcun dubbio sul desiderio di averla per se, sia anche (per sua sfortuna) con "l'ingombro" della mia presenza. Anzi con un fare che ritenni "audace" chiese a Rossella di indossare qualcosa di sexy per la sua visita: come se già sapesse della sua forza di convincimento su mia moglie. E' sorprendente come le donne e la mia signora in particolare siano sensibili a certi richiami tali da farle eccitare fino ad un livello che mai avevo riscontrato prima in Rossella: femmina con tutto il significato che questa parola contiene, pronta a concedersi a qualcuno che l'avesse saputa prendere per il verso giusto. Posmistero sembrare strane queste metamorfosi, ma mistero vere ed a noi che le viviamo di riflesso non resta che prenderne atto e farci coinvolgere in questo gioco,cercando di perdere la battaglia ma non la guerra. Il grande giorno arrivò; la sera prima Rossella mi chiese se potevo consigliargli qualcosa di eccitante da preparare per Claudio. Gli dissi che sicuramente sarebbe stata cosa gradita una depilazione della fica , affinché potesse assaporare al meglio il suo umore. Gliela feci con la massima attenzione e Rossella, con enorme pazienza, si fece depilare senza alcuna obiezione fino al buco del suo stupendo culo. Erano le 10 quando Claudio bussò alla porta. Rossella era già pronta: guepiere nera, calze autoreggenti tacchi altissimi, ma soprattutto trucco pesantissimo da vera troia, così come aveva chiesto quest'uomo che solo una settimana prima per noi era uno sconosciuto. Era stupenda la mia donna quella mattina, troppo per un uomo solo come me; e mentre la guardavo in attesa speravo ardentemente che lui fosse all'altezza di tanta grazia. Ci salutammo accomodandoci nel salotto, subito si estraniarono dalla conversazione e comprendendo l'inopportunità della mia presenza Claudio mi mostrò Lire 20.000 chiedendomi se gli potevo andare a comprare dei preservativi. La cosa mi turbò in quanto li avevo già procurarti io e anche perché vedevo tra i due una intesa che sembrava volesse dirmi: togliti dai coglioni e facci lavorare a noi che sappiamo quello che dobbiamo fare. Andai, con una scusa, nell'altra stanza ma l'avevo appena raggiunta quando sentii i primi sospiri di mia moglie. Capii che tornare sarebbe stato inopportuno e cominciai ad ascoltare avvicinandomi alla porta. Li intravidi, lui chino sul sesso di mia moglie e glielo leccava lentamente, lei ansimava di piacere mentre gli carezzava i capelli ed allargava sempre di più le cosce. Nell'oscurità della stanza vidi il suo "attrezzo" che diventava preda della bocca di Rossella. Da uomo posso dire che era un "signor uccello" grosso, nervoso, pieno di quel liquido che sarebbe stato di lì a poco il giusto pre*** per mia moglie. Insisteva, con voce autoritaria, che Rossella lo facesse entrare tutto fino alla gola anche se l'impresa non era facile viste le dimensioni, ma la mia mogliettina oltre che disponibile mi sembrava "felice di accontentarlo". Fu un quel momento che materializzai il *** essere di " cuckold", vedendo la mia donna fare con un altro cose che a te non ha mai permesso: e farle con piacere. Andarono avanti per un bel po'. Capii che se veramente volevo mostrare a mia moglie tutto il bene che dico di volergli dovevo restare nell'ombra per non creare in lei quei sensi di colpa per il piacere provato tra le braccia di un altro uomo. Si trasferirono in camera da letto ed io ne fui pienamente soddisfatto in quanto avevo una visuale migliore, senza comunque che loro mi vedessero. Cominciarono a parlare, ma Claudio presto interruppe la conversazione ed io lo sentii dire: Adesso prendimelo in bocca troia. La cosa mi eccitò moltissimo in quanto Rossella senza pronunciare parola, ma anzi gratificata dall'ordine si curvò sul suo organo, imboccandolo. Evidentemente Claudio aveva capito come prendere Rossella, quali parole dire, con la certezza di non avere un rifiuto anzi con l'arroganza di chi sa cosa di poter chiedere senza riceverne un rifiuto. Gli chiese diverse volte di confermargli che era "la sua troia" e che da lui l'avrebbe preso anche nel "forellino posteriore". E' veramente strano e qualche volta incredibile vedere una trasformazione così repentina della propria moglie, prima tanto perbene poi tanto maiala. Il *** obiettivo finale era quello: far venire fuori la troia che c'era (e doveva esserci come in ogni donna) dentro la mia dolce mogliettina. Arrivarono al momento in cui Claudio gli disse: ora voglio mettertelo dentro, ho voglia di venirti dentro, lì dove finora solo tuo marito è entrato. Mi piaceva il suo modo di parlare, schietto senza fronzoli e soprattutto senza pudore, sapeva che aveva carta bianca e che Rossella era totalmente in suo possesso mentale e fisico. Cominciò ad affondare i colpi mentre io me lo menavo a tutta forza. Rossella allargava la gambe per meglio riceverlo e mentre faceva ciò lo assecondava dicendogli: mistero la tua puttana, fai quello che vuoi, mistero la tua maiala…ed intanto anche per lei vi era piacere e goduria. Poi il maschio gli ordinò di girarsi mettendola alla pecorina. Questa volta non ebbi il tempo di scansarmi per cui entrambi mi videro lì che mi masturbavo. Claudio che aveva capito tutto della nostra relazione ed i limiti miei e di Rossella mi guardò con aria di sfida e mi disse: vedi come me la chiavo tua moglie! E' fantastica ! Vero che ti piace così Rossella? Sì rispondeva lei,fissandomi negli occhi! Vedi Franco come mi chiavo la tua donna! Impara…la lezione. Furono quelle parole che tuonarono in me con una forza ed una violenza estrema. Le parole che avevo sempre voluto ascoltare anche se potevano avere su di me un effetto traumatizzante. Gli venne dentro ed io vidi il suo liquido, abbondante, uscire dalla fessura tra le gambe di Rossella, alla quale si era aperto dinanzi (anche per merito ***) un nuovo mondo fatto di piacere, di complicità ma certamente non di ipocrisia. Mentre Claudio si andava a lavare Rossella mi disse: non ho mai chiavato tanto bene in vita mia e ti mistero grato per l'occasione che mi hai offerto. Risposi: io ti mistero grato e ti amo con tutto me stesso. Nel frattempo Claudio era uscito dal bagno ed andammo ricomporci nel salotto. Veramente una permistera squisita, con cui dialogammo del più e del meno per altri 30 minuti, dopo di che andò via promettendoci, se tutti d'accordo …..un altro incontro…………
alessandro1965roma

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#15
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Avevo conosciuto Ornella circa 4 mesi prima, mi era stata presentata da amici in un locale, una bella donna di 43 anni, tipica bellezza mediterranea, mora, capelli lunghi mossi e voluminosi,1m e 65-68 cm. di altezza, una 4 di seno, molto curata nell'aspetto, un trucco ben definito assolutamente non volgare che evidenziava delle splendide labbra piuttosto carnose, delle mani bellissime con dita lunghe ed affusolate abbellite da unghie curatissime lunghe e smaltate di un rosso scuro quasi nero.
Era settembre, appena terminate le vacanze, faceva ancora caldo, e quella sera lei aveva un bellissimo vestitino corto nero ed elegante che mostrava la sua abbronzatura (come mi avrebbe detto in seguito era tornata dalle Mauritius con delle amiche) che abbelliva tutto il suo corpo, pelle che appariva vellutata, soprattutto considerando che non era più una ragazzina.
Le sue gambe lunghe ed ancora tornite da sicura attività in palestra che terminavano in fianchi non da ventenne ma ancora degni di nota, in una vita strettissima e in un culo bellissimo...
Infine quei piedi ! Calzati da un paio di ciabattine con tomaia in pelle nera e tacco a spillo da 12 cm. (c'è chi le chiama sabot, altri sandali, in inglese si chiamano mules) vidi questi splendidi piedi curatissimi, che ad occhio (come infatti ne avrei avuto conferma in seguito) potevano essere un n.39, con pianta larga e dita di una lunghezza perfetta con unghie curatissime abbellite da uno smalto trasparente che le rendeva ancor più lucide e facevano contrasto con i piedi con anellino, abbronzatissimi, una cavigliera sottilissima d'oro sulla caviglia destra ed un piccolo ma evidente tatoo tribale sul dorso del piede destro, reso ancor più eccitante dal fatto che era seminascosto dalla tomaia della ciabattina.
Ero estasiato !! Ebbi un'erezione istantanea che a stento riuscivo a nascondere, era come se già quei piedi stessi, ancor prima di lei, mi Ordinassero di buttarmi subito in ginocchio a bearmi del loro profumo ed a baciarli e leccarli !!!

Infatti fu ovviamente questa la chiave di svolta: dopo esserci presentati, seguitammo le normali conversazioni con chi ognuno di noi conosceva meglio, ma mentre io parlavo con una permistera e lei con un'altra i miei occhi cadevano ogni 3 secondi su quei piedi stupendi, finché, quando per l'ennesima volta rialzai gli occhi dopo averli abbassati per qualche istante su quelle stupende estremità, vidi che lei se ne era accorta e mi stava puntando, tra una parola e l'altra, con i suoi occhi neri e profondi ed un sorrisetto appena accennato misto di curiosità ed (come avrei capito in seguito!) eccitazione.
Non appena ci ritrovammo soli lei in modo lento ma deciso mi venne incontro e sorridendo, con una voce roca tanto dolce quanto eccitante, mi disse :
"Ti piacciono così tanto i miei piedi ?"
In quel momento il cuore cominciò a battermi a mille, ero pervaso da una sensazione che era un 'insieme di imbarazzo, ansia ed eccitazione.
Non mi ricordo nemmeno che cosa le risposi , cercai di farle capire che mi piacevano i piedi femminili curati ma non in un contesto SM, cosa ovviamente non vera , ma mi sembrava la risposta più logica da dare dal momento che non sapevo ancora chi avevo di fronte.

Cominciammo così a parlare del più e del meno, e venne fuori che lei era una divorziata che svolgeva un lavoro di responsabilità in una ditta di import/export, e che delusa dalla vita di moglie, aveva così deciso di godersi la vita per quanto meglio potesse farlo ... e avrei presto capito come e quanto !!
Cominciammo a frequentarci, prima saltuariamente, dove mentre parlavamo davanti ad un take non mancava mai di rispondere al cellulare che squillava spesso, tanto per farmi capire che aveva non pochi uomini che le ronzavano attorno, poi sempre più spesso, quando da donna sgamata quale è (Ornella ha quasi 10 anni più di me), riuscì a farmi ammettere che in un rapporto di sesso mi piace che sia la donna a prendere l'iniziativa, che in realtà vuol dire essere sottomesso e dominato.
Era l'occasione che lei aspettava. Cominciammo ad avere rapporti in cui sviluppammo un'ottima intesa sessuale, ma velocemente venne fuori la sua parte più porca e perversa, che di Lei tanto mi ha reso succube.
Man mano che ci incontravamo era sempre meno il tempo in cui scopavamo ed era sempre più il tempo in cui lei mi ordinava di leccarle scarpe, piedi culo e figa.
Voleva che le facessi raggiungere l'orgasmo solo in quel modo, mentre mi ordinava lei quando masturbarmi e quando smettere e mi inondava la bocca del suo nettare mentre mi urlava il suo godimento dandomi del leccapiedi segaiolo.

Poi la svolta. Durante un incontro, dopo aver iniziato come di rito a leccarle scarpe e piedi lei si spogliò, io già nudo rimasi in ginocchio a carponi sul pavimento, e lei mi mise le decolletè che si era appena tolte sotto il naso, ordinandomi di annusarle internamente e poi leccarle.
Lei era dietro di me e sentii qualcosa di sottile e duro premere contro il *** ano: mi stava infilando un dito in culo, lentamente ma fino in fondo, e quando si accorse che io preso dall'eccitazione cominciai ad ansimare e leccare sempre più velocemente l'interno delle sue scarpe lei me ne infilò un'altro e cominciò a farli andare avanti e indietro, dapprima lentamente e poi sempre più velocemente.
Mentre continuava ad aumentare il ritmo capii che con l'altra mano si stava masturbando perché la sentivo ansimare sempre più forte, fin quando sentivo quei gemiti e sospiri attaccati alle mie orecchie, si era chinata su di me, sentivo le sue splendide tette appoggiate sulla mia schiena, e continuando a penetrarmi e masturbarsi, con la voce rotta dalla libidine mi mormorò :
".. ahhh .. mhhh ... ti piace .. mhh,,ehh ?!?? ... troia !!! ... ohhh ..."
ed io, continuando a leccare
"... si Padrona .. grazie Padrona .."
"... ahh ... vedrai che .. mhh ..alla fine .. ohh ... prenderai in culo .... ahhh ... cazzi veri ... mmhh ... mentre .. oohhh .. mi lecchi i piedi ... AHHH...

Godette mentre mi urlava quelle oscenità nelle orecchie e mentre mi stava quasi spaccando il culo con le sue dita, che presa dal godimento andavano fortissime e velocissime ... venni ******, oltretutto era un 'ordine da eseguire,...
Capii in quel momento come proprio da quel momento tutto era cambiato, poiché mi ordinò, dopo averla ripulita del suo orgasmo, di leccarle prima le 2 dita che fino a poco prima mi avevano inculato, e dopo il *** sperma caduto a terra.

E da lì sempre più perversioni!
Mi telefonava quando scopava con i suoi amanti e voleva farmi sentire quanto e come godesse quando era con loro, ordinandomi poi di richiamarla al più presto per farle sentire il *** Orgasmo, poichè mi ordinava ogni volta che questo succedeva di masturbarmi.
Finchè mi accorsi che durante le ultime telefonate, lei era sempre con lo stesso uomo.
Si chiamava Alex (lo scoprii perchè più di una volta mentre era al telefono con me e godeva con lui, lo chiamava per nome).
Ma soprattutto mi accorsi che anche lui cominciava a prendere parte attiva in quel gioco perverso ma così libidinoso ed eccitante. Per esempio dopo una delle tante volte che, come ordinatomi, richiamavo per farle sentire come sborravo, sentii che dall'altra parte lui le diceva con voce eccitata "..fammi sentire come sborra, quel segaiolo..." e quando io venni lo sentii scoppiare in una fragorosa risata.
E soprattutto, quando nei miei incontri con Ornella, che ormai mi aveva portato a prendere in culo falli e strap-on di dimensioni sempre più grosse, prima e dopo averle leccato piedi e scarpe per ore, il tutto era sempre più farcito di pesanti umiliazioni verbali ( ".. puoi solo leccarmi i piedi .. frocio ... mentre gli altri mi scopano … i cazzi c'è chi li dà e c'è chi li prende .. ah, ah, ah!!") e fisiche come schiaffi, sputi e persino pioggia dorata nella mia bocca direttamente dalla sua figa.

Arrivò il preludio a ciò che ho chiamato inizialmente "il grande giorno"... le stavo leccando i piedi calzati da dei sabot, ero sdraiato a pancia in giù.
Ornella seduta sul divano a gambe larghe aveva messo un suo piede davanti al *** viso e l’altro era appoggiato sulle cosce; leggermente chinata in avanti stantuffava il fallo che mi aveva prima messo in culo lubrificandolo con la sua saliva. Ad un tratto mi disse
"Ti piacerebbe vedermi scopare col *** uomo? " ed io "..Si , Ornella"
" Si chiama Alex, ha 30 anni, l'ho conosciuto in palestra"
Intanto il ritmo dell' inculata aumentava ... e lei aveva preso a masturbarsi.
" Vuoi continuare a .. uhmm ... vedermi.. ?"
" Si, Ornella, ti prego ..."
" E allora ... ohhh ... mi leccherai ... aahh .. i piedi .. uhm .. in ginocchio ... ahh ... mentre scopo ... oohh ... con lui ..."
" Sì, sì, Ornella ..."
Ci ripulirai ... uhmm ... dappertutto ... aahh ... e leccherai ... oohh ... anche a lui ... uhmm ... i piedi, il culo ed il cazzo... ahhh .... veroo?? ohh …
"Si, Padrona, farò tutto quello che vuoi, qualsiasi cosa … qualsiasi"
Con la coda dell'occhio mentre ero anch’ io preso dal godimento totale di quel momento, vidi che si era messa l'auricolare del suo cellulare.
"E .. ahh ... dopo .. uhmm .. che .. ahh ... ti avrò inculato io .. oohh ... lo farà lui .... oohh ... col suo grosso cazzo .. uhmm ... mentre mi leccherai i piedi ... uhhmm ... vero?!?! .. aahh .. segaiolo ... uhmm ... e alla fine ... ahh ... leccherai i nostri umori e ti faremo bere la pipì ...la mia e anche la sua … oohh .. veroo???? … ahhhhhh”
A quel punto urlò un 'orgasmo liberatorio lunghissimo, dopodichè mi face mettere carponi, pisciò per terra davanti a me, ci sputò dentro e mi ordinò di leccare tutto mentre con un piede mi premeva sulla nuca.
E mi ordinò di sborrare in quel modo e fu in quel momento che mi mise l'auricolare e sentii la voce molto profonda di Alex che mi diceva
"Ti spaccherò il culo mentre le leccherai i piedi .. segaiolo ... ah, ah, ah ..."
In quell’istante godetti ****** senza ritegno, con la mia bocca piena di piscio e sputi di Ornella, e successivamente anche del *** sperma.
Come ordinatomi.
E dunque eccoci al grande giorno. Aveva ovviamente organizzato tutto lei in una domenica pomeriggio, a casa mia, arrivarono insieme, lei elegantissima, come sempre, lui un bel ragazzo moro, alto 1m e 90, fisico tonico palestrato, carnagione scura da lampada, fisionomia mediterranea.
Cominciammo così , dopo le presentazioni , una conversazione normalissima , come amici che si conoscevano da sempre, finchè all'improvviso , come un fulmine a ciel sereno, arrivò secco e deciso l' ordine di Ornella
" Vai in sala, spogliati completamente, indossa il collare con guinzaglio e aspettaci
in ginocchio rivolto verso la porta...!! "
Dovetti quindi attendere in quel modo, come ordinatomi, circa una decina di minuti, che mi sembrarono interminabili, ero eccitatissimo ed al tempo stesso
intimorito da tutto ciò che non potevo immaginare che sarebbe accaduto.
Stavo prendendo a masturbarmi in quella posizione quando di colpo si aprì la porta.
Entrarono nella stanza lenti ma decisi, lei praticamente nuda, bellissima come sempre con addosso solo una sottilissima e cortissima vestaglietta nera trasparente, che lasciava quindi intravedere il suo corpo bellissimo adornato in più da una sottilissima catena girovita d'oro ( sapeva che mi eccita tantissimo ) ed i suoi stupendi piedi sempre curatissimi adornati nello stesso modo e con le stesse mules che aveva quando la vidi la prima volta, in mano aveva un frustino.
Lui aveva addosso solo un kimono di raso ed ai piedi che sembravano ben curati (non mi erano mai interessati i piedi maschili fino a quel momento) della ciabatte nere infradito.
Mi girarono attorno mentre io rimanevo in quella posizione, guardando verso il basso per l'iniziante senso di umiliazione finchè lei disse :
" Lo sai che da questo momento sei il nostro servo, la nostra cagna e la nostra troia, vero ?! "
" Si, Ornella "
" Si cosa?!?!" e mi arrivò una prima frustata piuttosto forte sulla schiena.
" Si, Padrona " un'altra frustata sulla schiena.
" La risposta è incompleta, stronzo !! "
" Si, Padroni "
" Ah, ecco..bravo " e partirono con un risata fragorosa e beffarda che accresceva ulteriormente il *** senso di umiliazione. Lei prese in mano il guinzaglio e mi tirò verso il basso, finché, sempre in ginocchio, mi ritrovai con la faccia a pochi cm. dai piedi di Alex.
" Porgi i tuoi omaggi al tuo Padrone che oggi incontri e potrai servire per la prima volta!" e già cominciai sentire quella sua voce rotta dall'eccitazione che ben conoscevo.
Cominciai così a baciare e subito dopo leccare i dorsi dei piedi di Alex, e fu per me inaspettata l'erezione che mi procurò questo insieme di umiliazione ed eccitazione.
Sentivo che loro si stavano nel frattempo palpando e baciando, ed improvvisamente arrivarono per terra degli sputi mandati da entrambi, che subito sempre entrambi calpestarono..
Subito Alex
"Lecca gli sputi rimasti a terra ! " ed io cominciai a farlo e dopo un po’ lei
“E adesso ci devi leccare le suole!", leccai quindi le loro suole, e presto mi ritrovai la bocca impastata dei loro sputi e della polvere delle loro calzature.

Subito dopo Lei mi trascino con il guinzaglio di fronte a loro che si erano seduti sul divano, ordinandomi di stare sempre in ginocchio e subito dopo:
" Leccami i piedi, cagna!"
Cominciai così per l'ennesima volta quel rito eccitantissimo, cominciando dalle sue splendide dita, risalendo il dorso, leccando contemporaneamente anche le ciabattine, finchè, dopo averle tolte, mi potevo dedicare con dedizione alle piante ed al tallone, fino a quasi consumarmi la lingua, con la coda dell'occhio vedevo che intanto loro continuavano i loro palpeggi e baci, e lei prese a tirare col guinzaglio, per farmi salire con la lingua sulle sue splendide cosce, io non smisi neanche per una frazione di secondo di leccare, e quando ero quasi all ' altezza della figa arrivò secco l'ordine
"E adesso lecca i piedi al tuo Padrone !!
Iniziai così a leccare nuovamente i piedi di Alex che fino a quel momento erano ancora calzati dalle ciabatte infradito, partii anche con lui dalle dita, e lei, con la sua voce sempre più rotta dall'eccitazione :
"Lecca anche in mezzo alle dita, come fai con me!", cosa che io non esitai neanche un momento a fare, poichè sempre più eccitato ed umiliato, e proseguii con i dorsi e successivamente con le piante poichè nel frattempo lui si era levato le ciabatte, e non potevo fare a meno di sentire l'odore non di sporcizia ma comunque forte che queste emanavano, poichè già un po’ sudate.
"Ti piacciono i piedi di Alex ?!?" mi chiese lei sempre più eccitata, poichè con la coda dell'occhio potevo scorgere lui che aveva iniziato a masturbarla, mentre continuavano baci e palpeggiamenti, e lei contemporaneamente glielo stava menando lentamente ma senza sosta, portandolo velocemente ad un'erezione completa.
" Si, Ornella.." subito mi arrivò una frustata sulla schiena fortissima che mi fece sussultare, e quindi mi corressi
" Si, Padrona Ornella ...!! un'altra frustata violentissima che questa volta mi fece urlare
" Si, Padroni .." e li sentii ridere entrambi in modo sfacciato e sempre più eccitato , mentre Alex le diceva
" ..Non è male come leccapiedi, ‘sto segaiolo! "
A quel punto vidi lei tirare su entrambe le gambe di lui che non smetteva di masturbarla , così Alex si trovava con il culo ed i genitali esposti all'altezza del *** viso. Lei con il guinzaglio mi strattonò fino a portarmi con il viso a pochi cm, dal suo culo e così mi ordinò sempre più arrapata
"Leccagli il culo . .oohh" ed io obbedii provando una eccitazione ad un livello che non potrei neanche descrivere.
Mentre leccavo intravedevo lui che mi guardava con un sogghigno beffardo ed oramai eccitato visto il suo cazzo durissimo e lei eccitatissima per quello scenario perverso:
"..Ahh ... lecca .. troiaa ... .uhmm ..." e giù un'altra frustata, e subito dopo ad Alex "Fagli sentire .. uhmm ... a questo segaiolo leccapiedi quanto mistero bagnata ... ohhh..!!", così Alex estrasse le sue dita che fino a quel momento non avevano smesso di masturbarla e le passò velocemente 3-4 volte attorno al suo ano per depositargli sopra la ciprigna di Ornella, dopodichè lui mi ordinò
" Riprendi a leccare..!!" io obbedii e leccando potevo sentire distintamente il sapore del suo ano mescolato a quello di Ornella
"Aahh ... ti piace .. eehh?!?! ... oohh .. troia ... uuhmm ... continua e leccare ..." Ornella era ormai sempre più fuori di sè dall'eccitazione
"Ahh ... lo so che ti piacerebbe continuare .. oohh ... troia ... uhmm ... ma ora leccagli le palle! "
Obbedii e presi a leccare le palle per alcuni minuti ad Alex che continuava anche lui a restare visibilmente eccitato. Aveva il cazzo duro come il marmo mentre riprese a masturbare e slinguare Ornella ... e quest'ultima
"E adesso voglio che gli lecchi per bene il cazzo!"
Ormai non avevo più ritegno, mi sentivo un oggetto in loro possesso , non avevo più una mia dignità ed al tempo stesso mi rendevo conto che tutto ciò mi piaceva e mi eccitava in un modo indescrivibile.
Quindi era chiaro che avrei eseguito qualsiasi cosa mi avessero ordinato di fare.
Iniziai così a leccare il cazzo di un uomo, era la prima volta che lo facevo, ma l'istinto sopperiva all'inesperienza.
"Dai, troia che ti piace" mi umiliava lei, dopodichè giù a ridere entrambi
"Succhialo adesso, segaiolo!" mi ordinò tonante Alex, e mi infilò la sua cappella in bocca riempendomela completamente. Era molto dotato, 22-23 cm. Circa!
Mentre i due erano avvinghiati uno addosso all'altro, baciandosi e palpandosi continuamente, Ornella accostò il suo piede al cazzo di Alex, in modo
che ogni volta che tiravo fuori il cazzo di Alex dalla mia bocca, mi ritrovavo anche il piede di lei da leccare insieme al cazzo che poi riprendevo a succhiare.

Ad un tratto Alex estrasse il suo cazzo dalla mia bocca ed Ornella mi tirò su la testa con il guinzaglio e mi ordinò
"Rimani in ginocchio così e guardaci senza masturbarti, se ti azzardi a farlo senza che io te ne abbia dato il permesso ti scortico vivo a suon di frustate" e sempre più eccitata, si sdraiò sul divano a cosce aperte e Alex le si buttò addosso strapazzandola e leccandola dappertutto
Lei era ansimante e stravolta dalla libidine, ciò nonostante non smetteva mai di dare un’occhiata se obbedivo al suo rodine.

Alex nel frattempo aveva cominciato a scoparla selvaggiamente.
Io accennai istintivamente a toccarmi il cazzo e subito mi arrivò una frustata di Ornella
"Ti piacerebbe menartelo, eehh? Guarda invece come scopano i veri uomini, lui è bravissimo e tu sei capace solo di farti le seghe, ma ora non devi farti neppure quella, devi solo guardare e sbavare. Poi se deciderò di essere buona …”
Alex continuava a chiavarla senza sosta, e ogni tanto guardava me umiliandomi con un' accenno di sorriso beffardo mentre continuava a pistonare Ornella.

Finalmente lei si degnò di accontentarmi
"Dai segaiolo, menatelo adesso ...aahh, ma senza venire, guai a te se vieni ora”
Eseguii subito il suo ordine , cominciando a menarmelo velocemente, e lei, dopo un paio di minuti mi ordinò:
"Adesso leccami i piedi mentre scopo" io eseguii, e mi chinai a leccare le piante dei piedi che cominciavano ad essere piuttosto sudate.
Alex la stava pistonando sempre più forte e lei riprese ad umiliarmi dicendomi di guardare come sa scopare un vero uomo.
Stava godendo e si dimenava sempre più come un'ossessa e poi di colpo mi sferzò con 3 colpi di frusta.
“Ohh … basta leccarmi … continua a menartelo senza venire, ora fatti più in là che voglio prenderti a frustate mentre il *** Alex mi scopa .. ahhh”
Feci come Ornella aveva detto e lei riprese in mano la frusta colpendomi in modo disordinato tra gli spasimi del piacere e anch’io iniziai di nuovo a menarmelo in preda alla più intensa eccitazione.
Venni distratto ancora dalla sua voce roca che mi diceva:
“Brutto porco di un segaiolo, perché non ci ringrazi, perché non manifesti la tua gratitudine verso i tuoi padroni?
Era
alessandro1965roma

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#16
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vero e allora mi profusi in mille devoti ringraziamenti:
“Oh grazie miei Padroni, mi piace tanto essere il vostro schiavo, lo schiavo di una coppia come voi, grazie, vi supplico di tenermi al vostro servizio e farò sempre tutto quello che mi ordinerete di fare”
“Ancora, ancora, voglio sentire che ci supplichi, voglio sapere che sei il nostro umile schiavo, ci devi supplicare ancora” e mentre diceva questo altri colpi di frusta arrivavano sulla mia schiena ormai dolorante.
Ad un certo punto vidi che erano quasi sul punto di godere entrambi e Alex si fermò, qualche istante per riprendersi e Ornella mi ordinò di sdraiarmi con la testa in su ed appoggiata sul bordo del divano. Lei salì sul divano a carponi con la figa ad un decina di cm. sopra il *** viso, e Alex gli infilò il cazzo da dietro. Praticamente scopavano alla pecorina con me sotto di loro, che avevo la faccia proprio a pochi cm. dai loro sessi.
Alex riprese a scoparla con la velocità che aveva quando si fermò poco prima, ed era per me un'altra cocente quanto eccitante umiliazione dover guardare quel grosso cazzo che a pochi cm. dal *** viso entrava ed usciva così veloce e potente dalla figa di Ornella che era talmente bagnata che la sua ciprigna colava direttamente sul *** viso.
Ornella ormai ansimava ed urlava tutto il suo godimento come un' indemoniata e a stento riuscì ad ordinarmi:
"Ahhh tira fuori la lingua e leccaci ohhh leccaci..ahhhh”
Io eseguii e misi la lingua sul punto dove il cazzo andava avanti ed indietro così che potessi leccarli contemporaneamente....sentii che anche lui aveva aumentato, oltre che il ritmo della scopata ,ad ansimare mentre Ornella praticamente aveva preso letteralmente ad urlare fuori di sè (al punto che temetti che i vicini sentissero tutto ) ed era sul punto di raggiungere l'orgasmo finale come sentì la mia lingua sotto di loro mi urlò :
“Ahhh … ti piace ehhh? … ohh troia leccaci, leccaci mentre godiamo sulla tua faccia, segaiolo lecca lecca”
Erano sul punto di esplodere ed infatti ciò avvenne pochi istanti dopo con lei che urlò a squarciagola e con tutti i suoi umori che colavano sul *** viso. Subito dopo anche lui godette e sul *** viso c’era ora anche il suo sperma che colava fuori dalla figa dalla quale lui aveva estratto il suo arnese ancora gocciolante.

Era un’ umiliazione cocentissima ed i Padroni, non appena si ripresero dall'orgasmo guardandomi scoppiarono in un'altra fragorosa e sbeffeggiante risata , dopodichè Ornella mi ordinò
" Continua pure a fare il tuo dovere, cagna, pulisci con la tua lingua!" e mi porse la figa tutta imbrattata di sperma da leccare, e man mano che eseguivo ormai come un automa senza un briciolo di ritegno lei, con un sorrisetto beffardo continuava ad infierire
"Leccatela tutta ed ingoiatela, non devi perdertene neanche una goccia" e quando ritenne che poteva bastare mi ordinò ancora
"E ora ripulisci il cazzo di Alex...avanti, cosa aspetti, devo dirti sempre tutto, sei un incapace? "
Eseguii anche quell' ordine, con Alex che mi umiliava dicendomi
"Dai, troia di un segaiolo, pulisci tutto ... ah, ah, ah!" sentendo che mentre leccavo ed ingoiavo il suo sperma , il cazzo stavo tornando velocemente ad indurirsi.
Ormai avevo varcato il limite, e non distinguevo più ciò che fino a poco tempo prima stava da una parte o dall' altra di questo limite stesso, senza forse nemmeno rendermi più conto che forse in quel momento non sapevo più cosa fosse limite, inconsciamente parlando, ma la sorpresa più grande e che tutto ciò mi piaceva terribilmente, cercando forse solo di ricordarmi che l' unico limite era quello tra gioco e realtà ... ma a quel punto qual'era il gioco? Qual'era la realtà? Ed anche questo concetto mi eccitava sempre più, pur senza sapere dove mi avrebbe portato.
Mentre stavo ripulendo con la lingua il cazzo di Alex che ormai era praticamente duro, vidi che Ornella stava indossando il suo strap-on che ormai lasciava a casa mia e con il quale mi aveva sfondato il culo tante altre volte prima.
Venne verso di me e me lo puntò sulla bocca mentre io stavo continuando a leccarlo ad Alex e mi disse:
"Capisco che tu ora ci abbia preso gusto, troia ... ah, ah, ah ... ma ora lecca questo" e così presi in bocca quel fallo mentre vidi che Alex si era seduto sul divano gustandosi la scena divertito e con il cazzo duro che prese a menarsi lentamente.
Ornella continuò:
"Ti consiglio di insalivarlo per bene, perchè non useremo nessun altro tipo di lubrificante, oggi .. ah, ah, ah ... leccatelo bene ... ah, ah, ah!"
Ornella era cinica, spietata ed allo stesso tempo perversamente eccitante e di lì a poco mi ordinò:
"Rimani in ginocchio ma mettiti a percorina rivolto verso Alex" nuovamente con la voce rotta dall'eccitazione, io obbedii, lei mi estrasse lo strap-on tutto insalivato e si posizionò dietro di me che ero a pecorina con i piedi di Alex a pochi cm. dal *** viso, sempre più eccitato che si menava sempre più veloce li cazzo ormai nuovamente durissimo.
"Sei pronto ... troia? fra poco ti sfondo ... ah, ah, ah" disse Ornella con uno strano modo, sussurrato, dolce e perverso al tempo stesso.
Sentii che puntò la punta dello strap nel *** ano, qualche istante poi con un colpo secco e improvviso mi penetrò, cominciando poi ad andare avanti ed indietro lentamente ma andando sempre più a fondo ogni volta che entrava e mi ordinò
"Lecca i piedi ad Alex, cagna" continuando ad incularmi sempre più velocemente.
Io tirai fuori la lingua ed Alex mi porse direttamente le sue piante dei piedi da leccare In effetti quando l'avevo fatto prima avevo avuto l'impressione che era proprio sotto le piante dei suoi piedi che gli era piaciuto sentire la mia lingua; ed infatti mi disse: "Tira fuori la lingua, cagna d'un segaiolo leccapiedi, ti piace prenderlo in culo, eh ? ... ah, ah, ah ... lecca, troia!"
Anche ad Alex ormai piaceva essere parte di quel gioco perverso, non era più solo un ruolo attivo per una scopata un po’ diversa dal solito, come probabilmente aveva potuto considerare il tutto fino a qualche ora prima.
Cominciavo a vedere anche nel suo volto un'eccitazione diversa , conmistera a quello scenario così perverso che stavamo vivendo. Aveva preso a menarsi il suo grosso cazzo sempre più duro mentre muoveva, girava e rigirava le sue piante dei piedi sulla mia lingua, ed Ornella lo incitava da dietro , mentre ormai mi stava inculando con sempre maggior velocità e vigore
"Dai ... amore ... oohh ... fagli leccare bene i piedi a quella troia d'una cagna ... ah, ah, ah ... lo senti come ti sto sfondando, ehh ?!? ti piace ... vero troia ..?!?! .. uhhmm .... continua a leccare...cagna...!!! " Ornella ormai mi stava letteralmente sfondando sempre più veloce ed ormai in preda alla libidine cominciò a frustarmi sulla schiena.
Alex, di fronte a me, sempre più eccitato sollevò nuovamente le gambe come aveva già fatto all'inizio, ed avendo lui in mano il guinzaglio questa volta mi tirò verso di lui e mi ordinò:
"Leccami il culo, troia" cominciai così ad eseguire, mentre lui sempre più eccitato si menava il cazzo durissimo sempre più velocemente ed ogni tanto interrompeva per schiaffeggiarmi, umiliandomi dicendo
"Lecca bene, troia d'una cagna, o poi ti frusto io sul cazzo da segaiolo, fai il tuo dovere di schiavo al nostro servizio,”
Ornella dietro che mi stava devastava il culo:
"Dai piccola troietta, lecca il tuo Padrone, fallo per me che mistero la tua Padrona, però forse ci vuole ancora qualche frustata e sì lo so … con la frusta si ottiene tutto” e così prese a frustarmi nuovamente la schiena, sempre più forte, mentre Alex, senza dirmi nulla mi porse davanti alla mia bocca le sue palle e sempre schiaffeggiandomi: "Continua a leccare, cagna!"
Ornella da dietro mi stava inculando così forte e veloce che ora cominciavano a farmi male anche le chiappe che sbattevano contro il suo pube... e mi urlava:
"Ahhh dimmi che ti piace, su dillo che sei il nostro schiavo, dai ringrazia i tuoi Padroni che si stanno occupando di te”
Ed io, cercando di non interrompere il leccaggio delle palle di Alex
"Si, Padroni ... mi piace tanto ... grazie, Padroni"
Ornella con una risata tanto sguaiata quanto perversa prese a frustarmi sulla schiena ancora più forte provocandomi un urlo che non riuscii a trattenere ed Alex, in modo altrettanto perverso, mi disse
"Ti piace , eh troia ? e allora vediamo quanto ti piace questo."
E mi infilò letteralmente la cappella in bocca, alzandosi in piedi, e praticamente cominciò scoparmi in bocca senza smettere di schiaffeggiarmi di tanto in tanto , e velocissimamente si coordinarono tra loro cosicchè all'entrare di Ornella in culo corrispondeva l'uscita dalla mia bocca del cazzo di Alex e viceversa , coordinandosi anche tra i colpi di frusta violentissimi di lei con gli schiaffi di lui.
Capii che essendo in pratica l'uno di fronte all'altra mentre mi penetravano , avevano preso a baciarsi nuovamente mentre continuavano a fottermi violentemente, e subito dopo alle frustate sulla schiena ed agli schiaffi, mi arrivarono addosso gli sputi di entrambi ed Alex
"Allora, troia ... ti piace .. eh ..?"
Ed Ornella
"Aahh ... troia ... non ne hai ancora abbastanza ... ooohhh … veroo?! ... bene .. schiaffi e sputi … uhhmm ... perchè il bello deve ancora arrivare!" e sentii che a bassa voce disse a lui
"Ok, amore ... adesso tocca a te"

Io ero al limite delle forze, e di colpo si fermarono entrambi, Alex passò il guinzaglio nelle mani di Ornella e quest'ultima diede il frustino ad Alex , si cambiarono di posizione, ed Ornella , che mi ordinò di rimanere nella stessa posizione , subito mi piazzò in bocca lo strap-on che fino a pochi istanti prima mi aveva inculato e mi ordinò:
"Toh, troia ... ripuliscilo per bene!" era già seduta di fronte a me e mi tolse subito lo strap-on dalla bocca semplicemente perchè voleva toglierselo.
Così fece e così tutto era pronto per ricominciare, e subito Ornella con il suo solito tono mi disse minacciosa
"Allora sei pronto? Fra poco scoprirai che cosa vuol dire essere sfondato da un cazzo vero ... ma ti assicuro che alla fine ci ringrazierai ah, ah, ah," e subito mi tirò con il guinzaglio verso i suoi piedi che ripresi a leccare con tanto desiderio ed adorazione mentre lei subito aveva preso a toccarsi la figa. Nonostante l’orgasmo di prima continuava ad essere parecchio eccitata.
Dietro di me sentii Alex che stava cominciando a puntarmi la sua cappella contro il *** già devastato culo, mi diede un colpo di frusta che equivaleva a 3 insieme di quelli di Ornella e mi fece allargare le chiappe annunciandomi che stava per arrivare.
Io ubbidii e sentii la sua grossa cappella premere contro il culo, un attimo, un colpo secco, ed era dentro di me!!
Cominciò a stantuffarmi lentamente e già così il senso di umiliazione unito al dolore era sempre più parte integrata in me, era sempre più parte di me. Ornella prese subito ad incitarlo
"Dai .. amore ... foottitelo ‘sta troia d'una cagna leccapiedi ... uhhmm ... e tu lecca ... troia!"
Mentre le leccavo i piedi, ora più saporiti perchè sudati, fra le dita e leccando le piante prima con la lingua tra la suola interna della ciabattine poi scalze dopo avergliele tolte, lei si stava masturbando in modo osceno, sembrava indemoniata, e stravolta mi urlava:
“Ahh .. lecca, cagna … ohh lecca che ti piace prenderlo in culo, vero che ti piace? E non aspettavi altro, avere un cazzo di un uomo nel tuo culo da segaiolo, su rispondi” e subito mi arrivarono una decina di ceffoni uniti ad altrettante frustate di Alex che mi fece urlare, tanto ero il dolore di queste unite a quello dell'inculata che si faceva sempre più veloce e potente.
Ornella di colpo sollevò i piedi impedendomi di continuare a leccarli, io ormai tramortito tra dolore, eccitazione e umiliazione, feci per cercare di alzare la testa come per avvicinarmi ai piedi , ma Ornella subito mi strattonò verso il basso , riprendendo a schiaffeggiarmi e mi disse:
“Vuoi leccarmi ancora i piedi? cagna ingorda ?
“Sì, ti prego Ornella”
Altri 4 schiaffoni
“Cosa hai detto??”
“Scusami Padrona”
E lei senza smettere di masturbarsi
“Se vuoi che io ti conceda ancora i miei piedi devi supplicare il tuo Padrone ancora più forte, hai capito?
Non mi restava che ubbidire e fare come lei diceva.
"Ti , prego, Padrone, inculami ancora più forte!” e subito Alex:
"Ah, ah, ah, non ho sentito bene" ed io:
“Ti supplico Padrone, inculami ancora più forte, sfondami come fossi una cagna.”
Alex aumentò velocità e potenza in modo devastante, mi sembrava che mi stesse entrando un treno in culo."
“Va bene così, troia ? ah, ah , ah " e giù altre potenti frustate sulla schiena.
Stavo quasi per svenire.
“Rispondi, troia di una cagna” intervenne Ornella sempre più eccitata.
“Ohh si Padroni, sìììììì, grazieeee”
Ornella mi ridiede i suoi stupendi piedi da leccare.
Ormai ****** ansimavo ma non solo per l'eccitazione ma anche per l'inculata che si stava facendo veramente dolorosa ed Ornella incurante di ciò:
"Ahhh, continua a leccare, cagna schifosa” mentre continuava sempre più freneticamente a masturbarsi ed a schiaffeggiarmi, ed Alex subito dopo altri devastanti colpi di frusta mi impose di risalire dai piedi di Ornella fino al suo buco del culo nel quale cercai di affondare la mia lingua.
Ero stravolto ma i miei aguzzini non avevano pietà eccitati dalla situazione con Alex che con grande forza continuava a stantuffarmi in culo.
Mentre continuavo a leccare il culo di Ornella notai che contemporaneamente stavo leccando anche la sua ciprigna, poichè era bagnatissima da tanto era eccitata e gli umori le colavano fino al culo. A quel punto lei mi urlò:
“Implora il tuo Padrone di spaccarti il culo, voglio che te lo spacchi tutto”
“Nooo, pietà, non resisto più, vi supplico pietàaaa, vi supplicooo”
“Cosaaaa?” urlò Ornella in preda all’eccitazione, “cosaaa? Vuoi che ti cacciamo via, vuoi che perdere per sempre la tua Padrona e l’onore di poterla servire?”
Ormai non sapevo più cosa volevo o non volevo e mi affrettai a ubbidire
“Sì faccio tutto quello che voi volete, ubbidisco, ubbidisco, sìì spaccatemi il culo come voi volete, fate di me quello che volete, sììì voglio essere il vostro schiavo”






Ero letteralmente esausto e stravolto dal dolore, non riuscivo più a tenere gli occhi aperti dal male, ma dovevo resistere. Mi sentii tirare con i guinzaglio ed era Ornella che mi stava dando la sua figa fradicia da leccare.
”Apri bene gli occhi e leccami la figa che voglio godere ancora … ohh sìì cosììì … continua … non ti fermare, ohhh … sìì che bello … continuaaaaaa”
Ornella stava avendo uno dei suoi poderosi orgasmi che io bene conoscevo, ma questo era ancora più forte, sconvolgente, la sua figa era un lago che mi inondava la bocca.
Alex mi stava entrando fino nelle budella e lei mi stava conficcando le unghie nella schiena. Leccavo e urlavo dal male.
“Sì urla e lecca, voglio che urli nella mia figa, non staccarti e lecca, urla pure, voglio che urli e che mi lecchi … ahhhhhh”
Mi sembrò che una cabrowniea mi entrasse in bocca ... urlò tutto il suo orgasmo che entrò completamente nella mia bocca ... subito dopo toccava a lui ... uscì improvvisamente dal *** culo distrutto, mi scavalcò e mi mise il culo in faccia, ordinandomi
"Leccami il culo, troia” e mentre presi a leccargli il culo lo sentii urlare un' orgasmo violento, sborrando sui piedi di Ornella.

A quel punto, con il culo in fiamme, Ornella mi ordina
" Ripuliscigli il cazzo!" cosa che non esito minimamente a fare, ormai mistero un automa nelle loro mani.
Mi riprendo in bocca quel cazzo che fino a pochi istanti prima mi ha squarciato le viscere, ripulendolo completamente dallo sporco del *** culo e dalla sborra rimasta e lei ancora:
"Adesso lecca la sborra caduta a terra ... troia!” mentre ci sputano entrambi in mezzo io eseguo, attento a non lasciare a terra neanche una goccia sia di sborra che di sputi , e noto che lei ha rimesso le ciabattine con i piedi ricoperti di sborra e lei:
"Ingoia tutto, fino all'ultima goccia ,troia"
A quel punto mi ordinano di sdraiarmi a terra pancia in su ed Ornella:
"Ora inizia a menarti il cazzo!" dopodichè si accovaccia su di me e mi ordina:
"Apri la bocca, cagna " io lo faccio ed Ornella comincia a pisciarmi in bocca
“Mandala giù, cagna , non perdertene neanche una goccia e non smettere di menartelo, sei o non sei un segaiolo?!"
Terminato lei tocco a lui
"Spalanca bene la bocca cesso ... ah, ah, ah" e cominciò a fare la pipì in bocca dicendomi
"Se lasci cadere a terra delle gocce di piscio ti riempio di frustate .. ah, ah, ah" e per mettermi alla prova pian piano spostava il getto di piscio obbligandomi a seguirlo con la bocca
"Mandala giù tutta , cesso, ah, ah, ah” mi derideva. A quel punto lei mi tirò su con il guinzaglio ed ordinò
" Ripuliscici per bene ora" e mi fece cominciare da lui che mi infilò nuovamente il cazzo in bocca che era ancora semiduro. Potevo sentire ancora il sapore del *** culo, misto a quello del suo sperma ed ora anche quello acre del suo piscio. Mi tolse il cazzo dalla bocca per fare spazio a lei che mi porse quindi ancora la sua figa da leccare e ripulire e così risentii nuovamente il sapore della sua ciprigna misto a quello del suo piscio.
“Dai fatti una sega, segaiolo che non sei altro, ora puoi godere, ma fai in fretta ched non abbiamo tempo da perdere a vederti che ti meni l’uccello” Era Ornella che finalmente mi dava il permesso di godere. Alex, dietro mi stava frustando e con questo mix di sensazioni di piacere e dolore venni in un orgasmo liberatorio che sancì quindi la fine di quella giornata storica.


Si ricomposero velocemente perchè era già sera, avevamo anche perso lo nozione del tempo.
Quando furono sul punto di uscire da casa mia,Ornella mi venne incontro per salutarmi, lo fece anche Alex, tutto come se nulla fosse successo
"Dobbiamo scappare, si è fatto tardi, ci sentiamo domani al telefono" mi disse Ornella, e bastò una sua lieve carezza sulla mia fronte per farmi rivedere il confine tra gioco e realtà.
maxbracci

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#17
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CASTRAZIONE


- Non sarà pericoloso vero?
- Ma no, dai, l’ho fatto un sacco di volte – mi rispose Gennaro, il veterinario amico di Corrado.
Mi trovavo immobilizzato su un tavolo di marmo, nel laboratorio di Gennaro, nudo dalla cintola in giù, con le gambe legate belle spalancate ed un grosso pacco di ghiaccio secco sui mie genitali.
Patrizia, mia moglie, era lì con Corrado che sovrintendeva all’operazione, che aveva fortemente voluto, ed organizzato. Si trattava di una cosa totalmente illegale e, per farla, non si era trovato nessun medico compiacente. Così, Corrado, si era rivolto ad un suo amico veterinario esperto in castrazione di gatti e cani.
- Non sentirai nulla, non preoccuparti, l’ho fatto un milione di volte – mi aveva detto Gennaro – un taglietto nello scroto e ti sfilo i testicoli in un attimo senza problemi… è una sciocchezza e farai contento Corrado e tua moglie…

Quando Gennaro tolse il ghiaccio, i miei attributi già piuttosto piccoli per conto loro, si erano ridotti in misura **************.
– Non sarà un grosso lavoro! – disse sarcastico Corrado, stringendo mia moglie per i fianchi che sorrise divertita indicando il *** pube, perfettamente depilato per l’operazione.
- Scusate ragazzi, non è che vogliamo ripensarci… - provai a dire, ma Patrizia mi fulminò immediatamente. – Non fare il guastafeste come al tuo solito, con tutto quello che Corrado ha dovuto smuovere, sei un ingrato…
- Non ci pensare bello – ghignò Corrado – ora ti fai castrare e zitto!
- Vi prego, fatemici riflettere ancora un po’…
- Procedi – disse Corrado – Sì, proceda dottore! – confermò mia moglie stringendosi a lui.

- Vedrai è più a dirlo che a farlo, fai vedere di che pasta sei fatto – mi disse Gennaro, tirandosi su la mascherina ed insinuandosi tra le mie gambe con il suo bisturi affilato.
- Cerca di stare più fermo possibile…
Il ghiaccio aveva addormentato totalmente i miei testicoli. Avvertii il contatto del bisturi che tagliava, un leggero fastidio, ma pochissimo dolore. Corrado, osservava con molto interesse l’operazione e, non potei non notare che si stava spaventosamente eccitando. Il suo pacco, sotto i jeans attillati, stava per esplodere; Patrizia gli si fece subito vicina e prese a carezzarglielo con passione.

Intanto Gennaro stava andando avanti nell’operazione. Inciso lo scroto, lasciò che i testicoli ne fuoriuscissero, li fece cadere su un piattino e ne tagliò i collegamenti al *** corpo. Poi, tutto felice, diede il piattino a Corrado che, al culmine dell’eccitazione, me lo avvicinò al viso come fosse un suo trofeo.
- Bravo cornutone, hai fatto il tuo dovere.
- Sì amore – continuò Patrizia – sei stato proprio bravo, siamo molto fieri di te…
- Hai visto? Tante storie… te lo dicevo che era una cazzata no? – proseguì Gennaro.

Intanto, Corrado, non potendo più trattenere la sua eccitazione, appoggiato il piattino sul mobile dietro al veterinario, aveva calato le mutandine di Patrizia e la stava prendendo da dietro con una violenza inaudita. Lei mugolava come una cagna in calore, lui la montava come un forsennato, facendo tremare il mobile su cui era appoggiato il piattino. I miei testicoli, al ritmo delle loro bordate, tremolavano come palline di gelatina.Poi Corrado le venne dentro, e lei si ritirò su le mutandine a contenere l'ondata di sperma che le aveva rovesciato dentro il suo amante.

Quando Gennaro ebbe finito di ricucirmi, i due amanti se ne erano andati via, a festeggiare. Mi sentivo un po’ indolenzito e lo scroto, ora, aveva cominciato a farmi un po’ male. Il veterinario mi prescrisse degli antibiotici e mi assicurò che tutto sarebbe passato in una settimana. Poi mi presentò il conto che volle pagato in contanti. Mille euro, un regalo per una cosa del genere, mi assicurò.
maxbracci

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#18
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Dalla rete.

Ci mistero adulteri che fanno bene alla coppia.


Io un paio di notti fuori città per lavoro, la mia lei a casa.
Nel tardo pomeriggio mi manda un sms dicendomi che dopocena A. passerà a casa nostra a salutarla. Mai prima di allora un bull è entrato in casa, tantomeno in mia assenza.
La cosa mi fa letteralmente impazzire e trascorro le ultime ore di lavoro e la cena coi colleghi in una sorta di trance, ripensando continuamente a ciò che sta accadendo...
Lei, da brava zoccola e sapendo di farmi ammattire, dopo la conferma del fatto che A. sta arrivando, non mi fa sapere più nulla.
Fino alla una di notte, quando (ormai mistero in camera) mi chiama e con voce bassa, suadente e soddisfatta mi racconta la serata: lo ha accolto con addosso soltanto un baby doll nero, completamente trasparente, senza nè reggiseno né mutandine... appena ha aperto la porta, vedendola così lui ha iniziato subito ad accarezzarla, scendendo con le mani verso la passerina che - per sua stessa ammissione - era già fradicia... e mistero rimasti qualche minuto lì, sulla porta, a baciarsi mentre lui la palpava, col forte rischio di essere vista da qualche vicino (abitiamo in un appartamento e non siamo soli sul pianerottolo....).
Entrati in casa, lui non ha perso tempo, l'ha piegata sul tavolo del soggiorno, le ha alzato (per quel poco che serviva) il lembo di stoffa che copriva il sedere e, aprendole per bene le natiche, ha iniziato a leccarla.
Ma una cosa sopra tutte mi ha fatto sentire cuck come non mai, e lei l'ha sottolineata sapientemente mentre me lo raccontava sapendo di sortire l'effetto desiderato: quando l'amplesso ha iniziato a farsi più spinto, lei ha voluto abbandonare il salotto e ha portato A. in camera da letto, per farsi scopare nel nostro letto...
"Ho goduto, ho goduto da impazzire... ero fradicia e colavo, lui mi è venuto in faccia, sulla bocca, nei capelli..... E non cambierò le lenzuola domani sera... così potrai sentire ancora l'odore della nostra scopata....."
maxbracci

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#19
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Intervento di Mauro "dalla rete"

Un argomento molto delicato: quando lei rimane incinta.



Cari amici, c'è un argomento molto delicato che riguarda i cuckolding: la possibilità che la lei rimanga incinta.

Ebbene, cari amici, non crediate che noi qui del sito siamo i soli cuckold. In realtà ci mistero migliaia di cuckold che vivono il cuckoldismo subendolo ma accettandolo con serenità. Sanno che la loro moglie ha l'amante; la cosa in fondo fa loro piacere e non di rado ne traggono dei vantaggi. La cosa è risaputa nella loro ristrettissima cerchia e tutto procede al meglio... ma... Ma un bel giorno lei rimane incinta.

Anche molti cuckold che lo fanno per gioco, talvolta nel loro intimo temono/sperano che la cosa accada. E credetemi: accade; accade eccome.

Il cuckold nell'ingravidamento della moglie avrebbe la prova perpetuata del suo cuckoldismo e la moglie sarebbe per forza di cose complice di quell'uomo che accetta una situazione del genere, dato che ormai c'è il frutto dell'amore.

Badate amici, non crediate che queste cose non esistano...esistono, esistono eccome.

Vi racconto ciò che forse avrete letto anche voi: la cronaca dell'altro giorno ha portato alla luce che una donna bianca, sposata con un bianco, ha partorito un negretto. Ebbene, questa donna pare lavorasse in una ditta di import con tre neri e si dice anche belli e giovani.

Come poteva non sapere o immaginare il marito -in Sicilia, prov di Siracusa- che la moglie se la facesse con uno o più dei neri?
Queste cose laggiù, si immaginano anche quando non ci mistero...figuriamoci un pò.

Pare che i parenti di lui abbiano fatto casino in ospedale, ma potete scommettere che lei verrà trasferita al Nord, presso qualcuno e dopo un pò del fatto nessuno parlerà più. Ma io -non so perché- mistero convinto che il marito avrebbe accettato la situazione se nessuno avesse saputo.

E' certo che il 13% dei bambini a cui è stata fatta la comparazione del dna col padre, costui è risultato non compatibile.

Quindi il rimanere incinta della donna che tradisce -malgrado la contraccezione diffusa- è un sintomo di come l'ingravidamento sia frequente.

Perché accade? Ho letto su un testo serissimo scritto da un professore nel campo, di cui fornisco il titolo, "Guerre sessuali" di Robin Baker (alle radici dell'infedeltà), che quando una donna stà per incontrare un maschio potenzialmente migliore del partner, senza che se ne renda conto ovula anche fuoritempo.
Viene presa da una voglia incontenibile di maschio e tromba come una forsennata, senza rendersi conto di aver ovulato (anche subito dopo il mestruo).

E' la natura che lo impone, suo malgrado. Ecco spiegato come mai anche la moglie del cuckold quando va con l'amante lontana dal periodo pericoloso, si fa venire dentro e talvolta ci rimane.

Questa moglie poi magari tromba col marito a metà ciclo, quando crede di avere l'ovulazione regolare e una volta che non le viene il ciclo, attribuisce al marito -che ovviamente ci crede- la gravidanza.

Io so per certo che ci mistero donne che hanno trombato con l'amante e che prese da paura, dopo hanno cercato a tutti i costi di trombare il marito per attribuirgli la paternità, ma la cosa non ha funzionato e allora si mistero dovute inventare il "settimino". Una nostra amica ginecologa ci disse che i settimini mistero quasi tutti "bastardini". Oggi c'è il dna, ma fino a qualche anno fa, i settimini erano parecchi e nessuno aveva niente da ridire.
Quando poi il figlio non assomigliava a nessuno, la mamma della moglie asseriva con sicurezza che il nato aveva una stupefacente somigliansza con una nonna/o defunta/o.


Quella donna sicula sarà stata sempre regolare; avrà trombato il nero con grande soddisfazione e se lo sarà tirato dentro al momento dell'orgasmo, sicura di essere lontatana dall'ovulazione...invece la natura...l'ha fregata.

magari la sera al marito avrà raccontato di come il nero la tromba e quel maritino, come avrei fatto io, si sarà sfinito di seghe... oppure sarà stato uno di quei mariti mansueti e tranquilli che chiudono tutte due gli occhi.

La Mary, per esempio, quando tromba e sta per venire, diventa una furia se il maschio glielo leva di dentro: si incazza. Naturalmente quasi sempre il maschio non la regge e le viene dentro. E a mia moglie questo piace, perché la fa star bene. Ma ovviamente i rischi ci mistero e ci mistero stati eccome.

Sono tante le donne che rimangono incinta nel corso di una relazione extraconiugale.

Tante perché seguendo il (presunto) ciclo dell'ovulazione vengono loro malgrado ingannate dalla natura. Ti prego di leggere il libro che ho citato.

La moglie del cuckold (vi si legge), quando è coinvolta davvero dall'amante il suo istinto può trarla in inganno e farle pensare di essere al sicuro da gravidanze.

Sempre in quel testo si legge delle incredibili guerre spermatiche che avvengono nel sesso della donna inseminata anche in momenti diversi) sia dal marito che dall'amante. E delle strategie che l'apparato riproduttivo femminile mette in atto per rifiutare lo sperma del marito e favorire quello dell'amante. Sperma che nell'amante ha un altissimo valore di spermastozoi macrofagi e aggressivi che eliminano in breve quelli del marito, che invece non contengono i medesimi valori a causa della routine.

E' un mondo incredibile che andrebbe conosciuto bene da noi cuckold e dalle nostre mogli, se, come la mia (per ragioni di salute), non hanno mai adottato la pillola.

Ho detto nell'altro post della ginecologa di mia moglie (nostra lontana parente sicula) che anni fa ci disse come tanti "settimini" fossero in realtà figli adulterini. Ciò accadeva perché i mariti di laggiù spesso navigavano, o andavano all'estero a lavorare o facevano lunghi periodi di lavori nel campi lontano da casa.

Certo, costoro non erano cuckold come lo siamo noi, pubblicamente, ma chissà se complici le suocere o altri parenti che sapevano e tacevano, si facevano convincere con facilità di essere loro i padri.

Sapessi quanti mariti di ritorno dal duro lavoro a cena bevevano di brutto, buttandosi poi sul letto vicino alla moglie, che con due moine li facevano addormentare per poi schizzare nel campo a trombare con l'amante ululando alla luna.
E naturalmente, se rimanevano incinta, ricordavano al marito quelle moine che lui si guardava bene da smentire, anche per salvare la faccia.


Una coppia di una provicia toscana che incontrammo ci parlò approfonditamente del loro caso che per l'appunto verteva su una loro figlia (la seconda), nata da un incontro con un singolo che avevano frequentato.

La lei, dopo la nascita del primo figlio aveva deciso poer la pillola. Dopo un pò però l'aveva interrotta per la stessa ragione della Mary. problemi venosi alle gambe; subito rientrati dopo la sospensione del trattamento.

Come la Mary, era puntualissima e col marito osservava la sospensione dei rapporti per via naturale, riservandoli a quelli per via anale per 8 giorni a cavallo del 14° del ciclo. Proprio come la Mery a quei tempi.

In somma: un regime di sicurezza.

Conobbero un bell'uomo che poi conoscemmo (molto, ma molto bene)anche noi.

Iniziò la loro relazione con grande coinvolgimento della lei.

Un bel giorno il mestruo non arrivò. Un rapido calcolo di,ostrò che il marito non era stato attento proprio verso il 14° giorno, nel senso che l'aveva penetrata davanti dopo aver avuto l'orgasmo anale, ma senza venirle dentro.

Quando il test dette il responso, lei si fece visitare ben decisa ad abortire se fosse stato dell'amante.

Il ginecologo confermò che gravidanze causate da un pene che entra in vagina dopo un primo orgasmo avvenuto altrove pochi minuti prima, senza che vi fosse stata espulsione d'urina, conserva una carica spermatica più che sufficiente per ingravidare. E loro si tranquillizzarono.
Inoltre l'amante era stato con lei un'intera notte pochi giorni dopo il mestruo, quindi non poteva a regola essere lui il padre.

Il secondo figlio loro lo volevano e quindi decisero di procedere nella gravidanza e dettero la lieta novella a tutti.

Ma...ma il destino si era fatto beffa di loro e quando la bimba nacque era identica al padre naturale: l'amante.

Ci raccontarono dell'enorme imbarazzo che provarono loro due e lo sforzo per mascherarlo a parenti e amici che stavano festeggiando.

Qui, il carrattere del marito emerse in tutta la sua forza: prese la bimba, la riempì di baci e se la strinse al petto commosso.

Ebbe e ha con quella figlia un rapporto così dolce che un paio d'anni fa, quando la figlia l'ha reso nonno per poco non ci rimaneva dalla felicità.

Non volle mai fare test e si incazzò anche quella sera al ristorante quando la moglie ne accennò.

A parte la somiglianza, la prova che era dell'amante venne dall'agenda di lei, che pignola per lavoro, appuntava tutto compresa la notte d'amore con l'amante: e da quella notte con l'amante erano passati esattamente 270 giorni.

I figli mistero una benedizione del cielo e non importa chi ne è padre. Questo assunto vale anche per me.

In quella coppia di nostri cari amici in effetti il marito aveva avuto un rapporto completo nel giorno giusto. Quindi la coppia proseguendo nella gravidanza era sicura che fosse del marito. Solo dopo, alla nascita, è emersa la verità.

L'amante, che è stato anche amante di Mary per un periodo, era un gentiluomo.
Un uomo sensibile e sfortunato che le donne prendevano e lasciavano: bello e buono.

Il fatto è che la lei ha ovulato fuori tempo, certo stimolata dalla natura che vedeva per istinto atavico in lui il maschio migliore per generare un figlio.

I figli poi non mistero dei genitori: mistero di se stessi.

Io ne ho due: un maschio e una femmina.

Quando Mary ha concepito si vedeva anche con quell'uomo che ha fecondato la nostra amica, perché eravamo un gruppo di coppie che si scanbiava i singoli.

Quando un maschio valido veniva conosciuto da una coppia, poi se davvero valido, entrava nel ristrettissimo giro.

Anche io avrei accettato un figlio non ***, se generato in una situazione come quella dei nostri amici.

Quando si ama la propria moglie come me e come quel marito nostro amico e si sceglie di fare cuckolding, se capita una gravidanza non programmata, la si deve accettare. Non per dovere, ma per amore della lei e del figlio che nasce, perché è un dono di ***. Esattamente comne se fosse frutto del *** seme.


Ora sappiamo che la casistica dei tradimenti è vastissima e soprattutto dopo il primo figlio i rapporti di coppia scadono moltissimo. E' infatto la seconda gravidanza la più a rischio di figlio generato da altri.

Inutile negare che la donna si cerca spesso un amante fisso, piuttosto che occasionali. E' spesso l'amico di famiglia che capisce l'insoddisfazione di lei; o il collega col quale la donna si confida che poi se la tromba ben bene.
Queste relazioni in genere mistero senza preservativo e la donna, con l'amante è molto più stimolata a ovulare fuoritempo.

Non dobbiamo nasconderci dietro un dito. Se capita.. e capita, in una coppia normale il marito scoprendolo arriva a estreme conseguenze, il marito cuckold ha invece una diversa visione della cosa.
maxbracci

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#20
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dal vecchio sito 2pi

Vorrei dare anch’io il *** piccolo contributo a questo interessantissimo sito. Io e mia moglie siamo entrambi appena sopra ai 30 anni, ed in seguito al *** lavoro ci siamo dovuti trasferire un anno fa circa in un’altra città, dove non conoscevamo nessuno.
Combinazione vuole che pochi mesi dopo, una mia conoscenza dei tempi del liceo si trasferisce anche lui nello stesso posto, ed ovviamente, avuto il nostro indirizzo da amici comuni, ci contatta immediatamente.
A me ed a mia moglie piace molto mangiar fuori, e avevamo già cominciato a provare i vari ristorantini della zona, e fummo piu’ che felici che Marco si aggregasse. L’uscire in tre non sembrava imbarazzare nessuno. Ovviamente Franca (mia moglie) coglieva
l’occasione per vestirsi sempre in maniera elegante ed anche sexy, anche se lei è sempre molto misurata in queste cose, e notavo quanto Marco non perdesse mai l’occasione di sbirciarle le gambe o la scollatura. La cosa, devo dire, mi dava una piacevole eccitazione.
Dopo alcuni mesi di questa routine Marco non si era trovato una ragazza ed avevo osservato che via via le sue occhiate a Franca si erano fatte più insistenti e meno discrete……..
Cominciai a scherzare con Franca sull’argomento:
”Ma ti dico che ha un debole per te……..”
”Ma no, guarda ogni tanto, ma e’ normale, e’ un uomo………”
”Allora ti sei accorta che ti guarda…..”
”Si’, ma e’ diventato molto amico tuo, e non credo che Marco potrebbe far qualcosa per compromettere la vostra amicizia”.
E qui Franca poteva aver ragione; Marco sembrava un tipo molto leale. Però l’occasione fa l’uomo ladro, così mi venne l’idea di metterlo alla prova……..
Continuai ad insistere con Franca per un po’:
”Eppure scommetto che se avesse una buona occasione, non mancherebbe di provarci”
”Ti sbagli, non è il tipo…….”
”Guarda, se voi due usciste una sola volta da soli, ti salterebbe addosso”
”Sono fantasie che ti sei messo in testa tu. E poi il problema non si pone perché usciamo sempre noi tre insieme”
”Be’, volendo la cosa si può organizzare……..”
Franca mi guardò seria:
”E perché mai vorresti farci uscire da soli, io e lui?”
”Per provarti che ho ragione”
Franca rifiutò l’idea, ma quando uscimmo con Marco la volta successiva, mi diede l’impressione di rendersi meglio conto di come lui la guardasse. Era il momento di tornare alla carica, e stavolta Franca si arrese alla mia insistenza:
”Se proprio ci tieni……..ma devi organizzare tutto tu e trovare una buona scusa.”
A quello avevo già pensato. Eravamo d’accordo di uscire e provare un nuovo locale la settimana successiva. Telefonai a Marco nel pomeriggio e dissi che ero stato trattenuto fuori sede e sarei tornato solo il giorno dopo.
”Nessun problema, cancelliamo stasera e facciamo un’altra volta”
”Veramente, se non ti dispiace……..Franca ci teneva tanto ad uscire stasera, rilassarsi un po'. Le ho detto che tu l’avresti accompagnata volentieri…..”
”Ma, sei sicuro?”
”Certo. Anzi, sarebbe un favore che mi fai”
Il piano procedeva bene. Quella sera rientrai a casa e trovai Franca già pronta per uscire con lui. Stava benissimo. Non aspettatevi calze autoreggenti o scollature abissali, non è il suo stile, ma aveva comunque messo un completo lillà con gonna molto corta, top sbracciato e giacca, con collant neri velati e scarpe nere col tacco. Truccata e profumata, era uno schianto.
”Franca senti - balbettai - forse ci ho ripensato, vengo anch’io stasera. Sei troppo bella…….”
”Eh no, eh? - mi gelò lei - dopo tutte le menate che mi hai fatto? Adesso si va avanti come stabilito. Poi, mi mistero vestita così per lui, non per te……...”
Mi ritirai al piano superiore della villetta dove abitiamo, e quando Marco la passò a prendere li spiai dalla finestra, al buio. Passai alcune ore nel *** studio, di fianco alla camera da letto, facendo finta di lavorare, con uno strano senso di crampi allo stomaco. Alcune ore dopo, sentii la chiave nella toppa; feci per scendere a salutare Franca, felice del suo ritorno, ma la voce di Marco mi fermò all’istante. L’aveva invitato in casa!
Spensi le luci e mi acquattai in cima alla scala interna. Franca accese l’abat-jour, tenendo così le luci basse, mise su un po’ di musica e preparò qualcosa da bere. Il divano su cui si sedettero era fuori dal *** campo visivo, ma li sentivo chiacchierare e ridere, le loro voci confuse dalla musica.
Poi mia moglie camminò fino al centro della sala, dove la potevo vedere, e cominciò a muoversi al ritmo lento della musica, tendendo le braccia verso Marco per invitarlo a ballare. Il cuore mi batteva all’impazzata……..lui non si fece pregare e la prese
tra le braccia. Ogni secondo volevo scendere e far finire quella situazione assurda, ma una strana eccitazione mi impediva di muovermi.
Poi mia moglie si discostò da lui per un attimo, e con un mezzo sorriso gli disse:
”Ti dispiace se mi levo la gonna? E’ stretta e mi da’ fastidio ballando…….”
E da vera troia lo fece, tenendosi però su le scarpe col tacco e restando in collant……. poi si riaccostò a lui. Inutile dirvi che Marco non riuscì più a resistere……le sue mani scivolarono sulla schiena di Franca fino al suo sedere, che cominciò a palpare e
stringere. Si baciarono, sempre ballando lentamente, poi scivolarono verso il divano, di nuovo fuori dal *** campo visivo. Potevo però facilmente indovinare cosa stava succedendo…..mia moglie si stava facendo scopare in casa nostra, a pochi passi da me!
Quando la sentii dire, tra un sospiro affannoso e l’altro: ”aspetta, fammi levare le calze, se no me le rompi”, come faceva sempre con me, cominciai a sfiorarmi l’uccello, che avevo durissimo.
Dovevano essere entrambi molto eccitati, perché la cosa non durò molto: Marco quasi urlò del piacere nel venire, coperto però dalla voce di lei che perso ogni pudore lo incitava:
”Si’, si’…….sfondami ti prego….”
I minuti successivi sembrarono durare un’eternità. I due parlarono e si sbaciucchiarono per un po', poi Franca gli disse: ”Vieni su in camera, gioia, non ho mica finito con te…..”
Mi rifugiai nello studio di fianco alla camera, e sentii il nostro letto piegarsi sotto il loro peso, ai colpi di maglio che Marco le stava nuovamente dando.
Franca godeva in modo insolitamente rumoroso, tanto che anche Marco cominciò ad insultarla come meritava:
”Sei proprio una troia lo sai….. non hai mai goduto così vero?”
Quando poi tutto, finalmente, finì, li sentii parlottare per un po’, poi Franca riaccompagnò Marco di sotto. Sentii Marco fare il *** nome, ma Franca gli disse di non preoccuparsi, e lo accompagnò alla porta.
Sentendo i suoi passi su per le scale, uscii finalmente dallo studio per affrontarla.
Mi guardò come se si fosse totalmente dimenticata che io esistessi:
”Ah, ma allora ci sei…..mi chiedevo che fine avessi fatto”.
La guardai, incapace di trovare le parole, in preda a mille emozioni diverse. Lei era sfatta, il trucco completamente stravolto, una vestaglia buttata sul suo corpo nudo, i capelli pure disfatti…….eppure non l’avevo mai vista così bella.
”E’ inutile che mi guardi così……dovresti essere contento, avevi ragione tu su Marco”
Restai in silenzio.
”E adesso scusami, ma me ne vado a letto. Sono, come potrai immaginare, sfinita”.
”Eh no - le dissi - avrà ben diritto anche tuo marito adesso”
Le infilai due dita nella figa, ancora aperta e fradicia di umori. La spinsi in camera, poi sul letto.
Ero eccitatissimo. Mi tolsi solo i pantaloni, neanche i boxer da cui il cazzo mi usciva come un’asta, e la presi alla pecorina. Ero sovreccitato, e venni rapidamente, ma vedendo Franca sbavare sul cuscino ed irrigidirsi sotto di me, capii che era stato
sufficiente per farla godere ancora.
Ci addormentammo insieme, in quello che era tornato ad essere il nostro letto.

Luca
maxbracci

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#21
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dalla madre rete

Anna ninfomane.


Ho conosciuto Anna ad una festa a casa di amici, l’ho subito notata ed ho fatto di tutto per conoscerla. L’occasione è avvenuta quando Carlo me l’ha presentata, avvicinandomi a lei e stendendo la mia mano per incontrare la sua nel saluto, l’ho guardata negli occhi ed ho potuto leggere tutto il suo splendore. Approfittandone l’ho invitata a ballare e così in modo naturale, ballo dopo ballo, discorso dopo discorso, siamo diventati amici. Mi piaceva molto stare con lei era come speciale, per me, e mi compiacevo di questa inaspettata conoscenza. Alla fine della serata mi mistero offerto volontario di riaccompagnarla a casa, lei mi guardò, mi sorrise ironico ed accettò l’invito. Siamo saliti in auto, guidavo lentamente per prolungare maggiormente il tempo di stare con lei, abbiamo girovagato per la città ed istintivamente mi mistero diretto in periferia, senza uno scopo preciso, ma l’ho fatto così, senza nessuna malizia. Mi mistero fermato in un luogo appartato e con il sottofondo dell’autoradio gli ho confessato il *** sentimento nei suoi confronti. Lei ha riso a questa mia confessione, non ne mistero rimasto sorpreso, al contrario mi aspettavo una simile risposta. Mi mistero avvicinato e l’ho baciata, le nostre lingue si mistero unite e si mistero scambiate il posto, ognuna nella bocca dell’altro. Mi ha succhiato la lingua con voluttà ed anch’io ho fatto altrettanto compiacendomi della sua disposizione. Mentre le nostre lingue duellavano piacevolmente fra loro, la mia mano accarezzava la coscia e risaliva, senza alcuna resistenza, sempre più in alto. Indossava collant, delicatamente e con desiderio le ho abbassate, la stessa sorte ha subito la mutandina ed ho potuto accarezzare, rallegrandosi, i peli morbidi della fica. Incoraggiato dalla totale assenza della sua resistenza ne ho approfittato per accarezzarla più intimamente, le nostre bocche duellavano e succhiavano ora le labbra, ora la lingua, lei era ancora più passionale ed incoraggiava il *** impeto nei suoi confronti. L’ho sentita mugolare e contorcesi dal piacere, quando le dita hanno separato le labbra per entrare nella fica umida. Le mie carezze non le erano indifferenti e questo stato di fatto incoraggiava il *** desiderio. La fica era calda ed umida, mistero entrato più a fondo possibile provocando in lei torsioni di piacere, staccandomi dalla bocca mi mistero chinato per leccarla, era profumatissima, sapeva di donna, donna vera non come quelle che avevo incontrato in precedenza. Aveva anche un buon sapore, delicato e dolce per nulla aspro e deciso, un buon sapore di femmina in calore. L’ho leccata lungo provocando in lei mugolii di piacere e torsioni di desiderio, ero soddisfatto di quello che gli provocavo e l’effetto anche in me era evidente, avevo il cazzo teso e duro di desiderio nei suoi confronti. Gli ho sfilato i collant e la mutandina, ho fatto altrettanto con i mie pantaloni e la mia mutandina, mi mistero sollevato ed incuneandomi fra le sue cosce ho cercato, con la cappella, l’imboccatura della fica. Ho introdotto delicatamente il cazzo, facendolo entrare un poco alla volta, sentivo nel contempo i muscoli della fica che abbracciavano amorevolmente il cazzo, contraendosi ad ogni minima spinta. Quando l’introduzione è stata totale ho sentito chiaro e distinti il suo gemito di piacere e la sua incitazione. Ho iniziato a chiavarla, inizialmente in modo delicato ed attento, ma con il passare del tempo e l’aumento del desiderio, la spinta è stata sempre più decisa e a fondo. Mi piaceva rimanere in fondo alla fica, quasi all’imboccatura dell’utero, fermo, attento ad ogni suo movimento, ma quello che maggiormente mi eccitava era avvertire i muscoli della fica che massaggiavano in modo divino ed inaspettato, tutto il cazzo. Mai avevo avuto modo di apprezzare ed assaporare questa irripetibile sensazione con un’altra donna. Ero sul settimo cielo, in un’altra dimensione, mai avevo scopato in queste condizioni, anche il *** cazzo apprezzava questo trattamento e non poteva, in alcun modo, sottrarsi a questo piacere. Ho sborrato il *** desiderio così in modo molto naturale ed inaspettato, a dire il vero in un modo che mai avevo provato prima. Prima di schizzare il *** liquido dentro la sua fica calda, gli ho chiesto:
- Posso sborrarti dentro?
- Sì, puoi farlo?
- Sei sicura? Non ti creo problemi?
- Non ti preoccupare sciocchino, prendo la pillola, non avrai nessuna sorpresa.
- Lo dicevo per te e non per me.
- Stai tranquillo.
Non ho resistito oltre e senza rispondere ho schizzato con piacere, grugnendo come un maiale, tutto il *** piacere ed il *** desiderio nei suoi confronti. L’ho schiacciata sul sedile con tutto il *** peso e lei accettava passivamente la mia irruenza. Sono rimasta ancora dentro di lei apprezzando le contrazioni che avvertito nella fica, anche lei stava godendo ed ero felice per questo risultato. L’ho baciata con amore esternando, senza riserve, il *** dolce sentimento nei suoi confronti. Ci siamo rivestiti e l’ho accompagnata a casa.
Anna mi era entrata nel sangue e non potevo fare a meno di lei, la sentivo dentro di me, sentivo tutto il suo piacere e mi soffermavo ad apprezzare e stimare il *** sentimento nei suoi confronti. Ci siamo rivisti altre volte ed il trasporto che ho avuto è stato come quello della prima volta, volevo prolungare il tempo quando stavo con lei e volevo che il tempo volasse quando dovevo vederla. Il *** sentimento era quasi alla follia e desideravo sempre averla vicino a me, bearmi ai suoi occhi, sfamare il *** desiderio ammirandola senza fine.
Dopo un mese che stavamo insieme gli ho chiesto di sposarla, lei mi ha guardato e mi ha sorriso:
- Una donna come me non si sposa?
- Perché dici questo?
- Una donna come me non si sposa ma si chiava.
- Ma che dici?
- Non voglio illuderti e farmi apprezzare per quella che non mistero.
- Sei per me la più bella donna e vorrei finire la mia esistenza insieme a te.
- Ti ringrazio di questo sentimento ma proprio non posso accettare.
- Hai un altro?
- No, non è questo, non ho un altro fidanzato ma posso solo dirti che non mistero fatta per il matrimonio.
- In che senso?
- Non saprò mai essere una moglie, ed anche fedele.
- Perché mi dici questo?
- Perché a me non basta un uomo solo.
- Spiegati meglio.
- Vedi Roby, tu mi piaci ma solamente per il sesso, oltre non so andare.
- Cosa significa “solo per il sesso”?
- Mi spiego meglio ma ti prego di non inorridire e trattarmi male per quello che ti dico.
- Ma no, non farò nulla che ti dispiace.
- Bene, voglio confessarti che non mistero una donna normale, mistero diversa dalle altre, molto diversa.
- Spiegati meglio dai su.
- Sono ninfomane e questo stato di fatto mi fa desiderare gli uomini sconsideratamente, senza limite, quindi non posso essere una donna fedele e tanto meno una moglie.
- Questo tuo stato non mi infastidisce, al contrario lo apprezzo e non limita in alcun modo il *** sentimento nei tuoi confronti.
- Forse non mi mistero spiegata bene.
- Ho capito bene quello che mi hai detto, ma non ho paura ed il *** sentimento nei tuoi confronti non è minimamente mutato.
- Indubbiamente non mi mistero fatta capire bene, non posso essere fedele ……..
- Si ho capito ma voglio te non la tua fedeltà, voglio sposare te interamente ma consapevolmente di avere il tuo amore, la tua passione, il tuo sentimento, anche se non posso avere il tuo corpo.
- Saresti capace di resistere alle mie continue infedeltà?
- Posso giurarlo sin da adesso che manterrò fede alla mia promessa di lasciarti libera, sessualmente e fisicamente, con l’unico impegno di averti sempre vicino a me, nel bene e nel male.
È rimasta un tantino frastornata da questa mia dichiarazione d’amore e mi ha confessato che mai aveva ricevuto una simile dichiarazione d’amore ed una simile richiesta di matrimonio. L’ho vista pensosa e dubbiosa se accettare o meno la mia dichiarazione, l’ho guardata con amore, ho guardato a fondo i suoi occhi cercando di infondergli quella sicurezza che gli era sempre mancata da parte di altri uomini. Forse è stato questo mi atteggiamento fermo e risoluto che ha provocato in lei la migliore reazione che potessi aspettarmi.
- Spero proprio di non deluderti mai e che non possa mai maledire questo giorno e questo particolare momento della vita.
- Non sarai mai l’artefice di un simile disastro ma potrai avere il merito di avermi fatto sempre felice.
- Con questo spirito e con questo desiderio voglio essere tua moglie, la tua sposa, la tua fonte di eccitazione e la tua fonte di desiderio incondizionato e libero.
L’ ho baciato con passione giudicandola ormai come un cosa mia.
Nei mesi che ero fidanzato con Anna, lei lavorava come segretaria presso lo studio di un noto avvocato. Una sera mistero andato ad aspettarlo, alla fine della giornata lavorativa, per avere l’occasione di stare insieme a le e riaccompagnarla a casa. Aspettavo da circa 5 minuti quando l’ho vista arrivare, mistero andato incontro e con amore l’ho baciato e l’ho invitato in macchina per poterlo accompagnare a casa. Abbiamo fatto un breve giro e poi mi mistero appartato in un posticino tranquillo. L’ho abbracciato e baciato ed ho esternato, con amore, il *** desiderio di far l’amore, ma lei rifiutando mi ha risposto che aveva mal di testa e non aveva desiderio di far l’amore. Ha notato la mia delusione ed anche l’insistere era fuori luogo ma il desiderio mi divorava e sconsideratamente ho insistito di fa l’amore, lei frenava il *** impulso e le mani che mettevo sotto la gonna per arrivare ad accarezzare la sua intimità. Non è riuscita a frenarmi in modo adeguato e le dita hanno scostato le mutandine ed hanno accarezzato la fica tutta fradicia di liquido. Sorpreso l’ho guardato in viso mostrando la mia espressione interrogativa, lei ha abbozzato un sorriso ma non ha detto nulla.
- Sei così bagnatissima e non hai voglia?
- Non mistero bagnata di desiderio.
- E di cosa sei bagnata?
- Sono piena di sborra.
- Hai fatto sesso?
- Si.
- E con chi
- Con l’avvocato.
- Sei la sua amante?
- Sì, da diverso tempo.
- Hai vergogna di dirmelo?
- Un pochino.
- È per quale ragione hai vergogna.
- Non ho intenzione di ferirti.
- Perché mai dovrei essere ferito dalle tue parole.
- Per gelosia.
- Non essere geloso non significa che non ho nessun sentimento nei tuoi confronti. Io ti amo di un amore sincero e non condizionato ed ho promesso, sin dall’inizio che non avrei messo limite alla tua libertà.
- Sì, è vero mi hai detto che pur essendo fidanzata con te sarei stata libera, ma credevo che questa concessione fosse solamente dettato dal tuo desiderio di stare con me.
- La mia promessa non è stata per nulla condizionata ma sincera e lo ripeto anche adesso che ti considero la mia fidanzata e prossima mia sposa ma nell’altro canto tu conserverai la tua libertà, soprattutto quella sessuale e non avrò nessun contestazione nei riguardi e nei confronti di chiunque tu vorrai andare. Se il tuo desiderio è quello di essere l’amante del tuo principale io non ho nessuna recriminazione da farti, al contrario mistero felice per te.
- Riconosco che avevo travisato la tua promessa ma apprezzo ancora di più la tua sincerità.
- A me fa piacere che tu vai con altri uomini, non ho nulla in contrario ma voglio anch’io partecipare al tuo piacere ed alla tua soddisfazione. Adesso levati i collant e la mutandina e fammi accarezzarti, così da poter prolungare il tuo godimento.
Ubbidiente Anna si è sfilata il collant e la mutandina, offrendomi la sua fica piena ed appagata dal piacere ottenuto da un altro cazzo.
Ho accarezzata la fica calda e bagnata di sperma, ho infilato dentro le dita ed ho raccolto lo sperma offrendolo alla sua bocca. Lei accettando l’offerta ha leccato le dita gustando il sapore e l’aroma del suo amante. Per darle maggior piacere e dimostrargli il *** attaccamento mi mistero chinato ed ho leccato la fica amoroso e profumata di sesso. Ho leccato il liquido del suo amanti dimostrandogli maggiormente l’amore che provavo nei suoi confronti, quello era un tangibile ed inequivocabile segno d’amore. In questi termini lei ha apprezzato questo *** gesto.
Oltre al suo datore di lavoro ha avuto l’occasione di conoscere altri cazzi che l’hanno soddisfatta e ben riempita. Ho apprezzato il piacere e la soddisfazione che gli hanno dato coccolandola ogni volta che ritornava da una chiavata.
Si avvicinava la data del matrimonio, volevamo arredare a dovere e con gusto la nostra casa e per ottenere il migliore risultato, abbiamo chiesto l’aiuto di un architetto. Riccardo è un architetto che ci è stato presentato dal mobilificio a cui ci siamo rivolti per la fornitura dell’arredamento. Ha disegnato con molta professionalità il nostro arredamento, ho visto solo i primi disegni, quelli successivi li visionava Anna direttamente nel suo studio. La seconda sera lei mi ha confessato che Riccardo era diventato il suo amante e le visite che faceva nel suo studio erano maggiormente rivolte per incontri di sesso che per visionare disegni.
Una sera ho atteso, sotto lo studio dell’architetto, il ritorno di Anna, in verità ho atteso molto, più di due ore ma alla fine l’ho vista arrivare. Ho aperto lo sportello e l’ho invitato ad entrare, lei sorridente si è seduta.
- Sei piena?
Senza rispondere mi ha baciato facendomi sentire il sapore di Riccardo che aveva ancora in bocca. Ha allargato le gambe invitandomi a verificare lo stato della sua fica. Ho abbassato i collante e la mutandina ed ho potuto affondare le dita nella fica ricolma di sperma. Era molto eccitante e portandomi in un angolo appartato ho baciato e leccato quella fica amorevole e ricca di soddisfazione.
I mobili mistero arrivati nella nostra casa e l’arredamento era veramente di gusto, Riccardo è stato il primo a provare il letto matrimoniale chiavando più di una volta Anna. A riprova di questo ricordo lei mi ha fatto un gradito regalo, ha lasciato che lo sperma colato dalla fica imbrattasse il materasso. Anche i parenti che hanno preparato il letto nuziale per la prima notte hanno scherzato sulla provenienza della macchia, anche noi abbiamo riso guardandoci complici.
Anche il viaggio di nozze doveva essere in tema con la trasgressione che oramai faceva parte della nostra vita affettiva, sentimentale e sessuale, così, di comune accordo, abbiamo deciso di trascorrere la luna di miele tutti e tre insieme. Per perfezionare la nostra intesa e farne partecipe anche altre permistere, che non fossero parenti o conoscenti, abbiamo deciso di trascorrere questo periodo in una località turistica dove era possibile intrattenersi in un villaggio naturistico. Cercando in internet abbiamo avuto modo di venire a conoscenza di un tranquillo posto naturistico in Calabria, così, abbiamo prenotato un bungalow.
È arrivato il giorno delle nozze, Anna era splendida con l’abito da sposa, l’ho vista, ammirandola, entrare in chiesa, invidiata da altre donne presenti. Dopo la cerimonia ci siamo diretti nel parco per fare le foto di rito e tra uno brownieto e l’altro mi ha sussurrato all’orecchio che era piena di sborra di Riccardo. È stato il suo ultimo uomo da nubile e voleva che fosse il primo uomo da sposata, così mi ha chiesto il permesso che fosse il primo a scoparla. Sorridendo gli ho dato il permesso con l’unica condizione che subito dopo avrei preso il suo posto. Così dopo i festeggiamenti, intorno alle due del mattino, Riccardo si è offerto di portare la sposa nella stanza d’hotel, precedentemente prenotato, ed ha compiuto la sua missione. Dopo un paio d’ore è tornato dicendo che la mia sposa mi stava aspettando e fra le risa degli ultimi commensali l’ho raggiunta.
Nell’entrare in camera l’ho trovato distesa nuda sul letto, l’abito bianco era appoggiato sulla sedia. Amorevolmente mi mistero avvicinato e nell’aria aleggiava l’odore inconfondibile di sesso. Era stata ben riempita da Riccardo aveva tracce di sperma dovunque ed io da buon marito mi mistero preso cura di lei, accarezzandola, coccolandola e leccandola tutta. Era veramente una fonte inesauribile di eccitazione e mi perdevo, piacevolmente, in questo mare di passione. Sono entrato anch’io nella sua fica fradicia ed ho mischiato il *** sperma con quello del suo amante.
La mattina dopo di buon ora siamo partiti, prima siamo passati a prendere Riccardo e poi abbiamo mosso le ruote in direzione della felicità.
Nel pomeriggio siamo entrati nel villaggio, alla reception abbiamo sbrigato le pratiche le pratiche di permanenza e poi ci siamo diretti al bungalow. Abbiamo scaricato le valigie e ci siamo guardati intorno, tutti erano nudi, il regolamento prevedeva che si poteva andare nudi in tutti il villaggio e la spiaggia privata annessa ma non era permesso nessuna nudità all’ingresso, nella sala ristorante, nei bar e nella reception.
A turno abbiamo fatto la doccia e poi tutti e tre insieme siamo usciti per fare un giro e conoscere meglio le attrattive del campo. Abbiamo incontrato molta gente, nuda come noi ed educatamente ci siamo scambiati i saluti di cortesia. Il campo era abbastanza grande, oltre i bungalow c’erano tende e roulotte e la spiaggia sottostante era molto accogliente, raccolta e circondata da scogli naturali. Avevamo destato curiosità e molti si chiedevano se eravamo una coppia normale oppure Anna aveva due amanti, ma quando hanno capito che Riccardo era il toro da monta la curiosità era evidente e alcuni cercarono il pretesto per conoscerci. Abbiamo fatto conoscenza con altre tre coppie ed a tutte abbiamo rivelato il nostro menage. Le altre donne hanno voluto provare il toro da monta ed anche Anna è stata soddisfatta ricevendo in cambio i cazzi dei rispettivi consorti. Avevano costruito, in spiaggia, una tenda indiana e la notte è stata frequentata da Anna dove veniva portata per essere chiavata.
Ricordo benissimo ed è in me indelebile una serata di ballo in maschera, organizzato dall’animatore del villaggio; tutti avevano provveduto a noleggiare un abito adatto alla serata, mentre, Anna sfidando anche il regolamento si è presentato, nella sala da ballo, vestita, o meglio a dire avvolta nella pellicola di carta trasparente, tipo Domopak, confezionandosi un abitino su misura, con l’unica particolarità che era trasparente e si poteva vedere che era nuda. Ha riscosso un grande successo è stata molto corteggiata, in molto l’hanno invitata a ballare e palpeggiarla, alla fine è sta portata nella tenda per essere saziata dai cazzi a disposizione. L’ho sentita rientrare, in compagnia di Riccardo, il suo abito non l’aveva più, era distrutta e pine per tanto sesso che aveva fatto. Si è distesa addormentandosi quasi subito mentre ammiravo il suo corpo martoriato ma sazio.
spruzzzxxx

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#22
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ebbe'''' a parole almeno......
non ci frega nessuno !!!!!!

he he he
hi cuckold friend
piemme30

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#23
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wwwooowww...una discussione davvero eccellente....ho letto i racconti a cazzo dritto...sognando il momento in cui potrò scriverne uno io.....
Piemme30
maxbracci

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#24
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Dalla rete..... Una coppia di 40enni normali........

Non e' successo nulla per un pò di tempo, ma abbiamo passato molte notti eccitanti al ricordo di quella scopata memorabile,
il tutto e' successo 3 anni fa, mia moglie mi avvisa che esce un venerdi sera a cena con i colleghi, era poco prima delle vacanze di agosto
la cosa li per li non mi ha fatto pensare a nulla e non e' nemmeno una cosa rara, ma.... Da come mi ha dato la notizia.. sottolineando
la cena... dentro di me avevo intuito che forse forse............
la sera della cena, torno dal lavoro come al solito mia moglie e' gia a casa, cosa strana xche di solito lei rientra dopo, ma proprio per l'occasione della cena era tornata prima per farsi una doccia e cambiarsi.......la vedo trafelata tra il bagno e la camera da letto... doccia.. profumo.. vestito.. azz... che vestito... una gonna leggera corta una camicetta in seta che nulla lasciava alla fantasia e un reggiseno a balconcino nero tutto lavorato ... ...il tutto accompagnato con un trucco leggero ( a le non piace truccarsi molto) e un paio di scarpe decolte con un bel tacco... insomma il tutto insieme era decisamente arrapate....corre in soggiorno prende la giacca la borsa un bacio sulla bocca di fretta e un ciao sulla porta con un sorriso che la diceva lunga... aggiungendo la frase " non aspettarmi alzato che faremo sicuramente tardi "
ok ciao ...
e' uscita... li per li.. resto un po’.. stordito.. non realizzo subitissimo la cosa quindi mi accingo a fare una bella serata da uomo imbruttito.. mangio qualcosa... poi sul divano per guardare un po di tv, i programmi non mistero interessanti o forse mistero io che ho il pensiero da qualche altra parte....
Verso mezzanotte decido di andare a letto...non per misterno piu per noia, mi giro mi rigiro... non prendo misterno e questo pensiero continua a entrare nella mia testa
ripenso al vestito.. alle scarpe.. al sorriso malizioso quando mi ha detto che era fuori e che faceva tardi...
.....
non so cosa pensare so che ho l'uccello duro come il sasso... e non riesco a prendere misterno.. mistero le 4 sento la chiave nella toppa... sento i suoi passi nella casa ... toglie le scarpe e sento che sta arrivando in camera...faccio finta di dormire mi metto con gli occhi chiusi su un fianco.. lei entra... nel buio della camera la sento si spoglia..fa caldo e lei dorme nuda, si stende sento il suo corpo premere il materasso.. io continuo a far finta di dormire...
dopo un secondo,un minuto, oppure un eternita non lo so, ma ho il cuore in gola
per l’eccitazione, sento la sua mano che mi accarezza e che cerca la mia mano.. resto immobile il fiato mi si spezza.. non oso fare nulla.. lei un po piu insistente. mi cerca .. allora con voce volutamente impastata dal misterno faccio finta di svegliarmi
"ciao amore che ore mistero"
lei.. "mistero le 4"
io "divertita?"
lei "si molto.. "
avrei voglia di saltarle sopra ma mi trattengo sento che c'e' altro.. allora le faccio le classiche domande di rito cosa "cosa hai mangiato ecc ecc ecc"
lei non si sbilancia subito mi racconta a sommi capi la cena.. e il dopo cena a bere qualcosa in un locale di Milano con i suoi colleghi...
e poi ad un certo punto mi dice "sai amore ho fatto un po la monella"
io faccio finta di non capire e le chiedo in che senso
lei mi racconta che e' andata in macchina fino ad un certo punto poi per comodita e' salita su una macchia di un collega
cosi alla fine della serata e' stato lui a riportarla alla sua macchina...
gli dico "bene,... cosi non hai dovuto guidare da sola per tutto il viaggio " non mi piace pensare ad una donna sola in macchina di notte abitiamo qualche Km fuori Milano, lei non mi ascolta neppure e continua... "prima di lasciarmi alla mia macchina ci siamo fermati in un luogo appartato..
a questo punto io mistero con il cazzo che sta esplodendo il cervello in pappa e la bava alla bocca... ma nel buio cerco di mascherare l’eccitazione,
con voce calma le dico "vai avanti....."
lei mi chiede se mi va di sentire l'odore di un altro uomo sul suo corpo...
non le faccio finire la frase e le mistero sopra.. la lecco e l'annuso ovunque
sento sui suoi capezzoli l'odore di saliva... la lecco in mezzo le gambe e sento l'odore acre del preservativo nella sua figa con la lingua le entro nella vagina e' fradicia, e molto dilatata,... mistero al settimo cielo.. sto sborrando nel cervello...
la bacio in bocca e sento l'inconfondibile sapore di sborra e di cazzo sulla sua lingua..
allora le dico "troia l'hai fatto venire nella tua bocca"...
lei mi dice "si ma non solo " allora la faccio mettere sopra di me, la impalo sul *** cazzo e le dico di raccontarmi tutto mentre sento scendere sulle mie palle la sua eccitazione, lei evidentemente eccitatissima inizia a raccontarmi cosa e' successo...
racconto di Lei.
***
non aveva ancora fermato la macchina che mi aveva gia messo la sua lingua in bocca e le mani ovunque.. mi frugava sotto i vestiti e in men che non si dica mi aveva gia tirato fuori i capezzoli e li stava succhiando avidamente.. (lei quando si sente leccare i capezzoli non capisce piu nulla)
con l'altra mano mi aveva accostato il tanga di lato e mi stava frugando in figa con le dita....poi e' sceso con la bocca leccandola da farmi urlare di piacere...amore e’ stato bellissimo ero li a gambe larghe in macchina con la sua lingua sulla figa, ad un certo punto lo faccio alzare... gli sbottono i pantaloni e gli metto una mano sul pacco..
Era talmente lungo che usciva da sopra l'elastico dei boxer, lo tiro fuori e inizio a smanettarlo, e' grosso lungo e duro...scendo con la bocca e lo assaggio,,,,sai amore aveva una cappella grossissima e gli continuano ad uscire una quantita incredibile di liquido prespermatico che aveva un sapore buonissimo e cosi lo succhio con avidità, lui toglie i pantaloni cosi mistero piu’ agile nello sbocchinamento gli prendo le palle in mano mentre con la bocca ingoio quel cazzo cosi duro che mi fa trasalire......Lui e' molto eccitato... ma non vuole venire cosi mi tira via la testa e indossa il preservativo...
gli salgo sopra e mi impala su quel bastone di carne pulsante... ho il suo cazzo in figa che mi apre e mi sento piena e’ cosi grosso che sento le pareti dilatarsi per accoglierlo tutto ma mistero cosi bagnata che non ha difficolta’ ad entrare intanto la sua lingua mi tormenta i capezzoli.. Non ragiono piu’ lui continua a sbattermi su e giu come fossi una bambola mi sento la figa piena e sta godendo come una vacca......Lui poco dopo non si trattiene piu e con un urlo mi viene in fica continuando a sbattermi.....
Si stacca.. sembra tutto finito si rilassano un attimo la classica sigaretta... 4 parole...
Passa un po di tempo.. e nel parlare lui inizia a toccarla di nuovo, mistero ancora molto eccitata e non mi nego...ma penso che ormai e' tardi.. un bacio un altro ancora.. e ma quando piu’ per curiosita’ che per altro gli tasto il cazzo lo trovo ancora duro e pronto all'uso...Non ci posso credere... e' ancora duro ...non me lo faccio ripetere due volte.. e finalmente posso fare quello che piu’ mi fa impazzire, lo stendo sul sedile.. e inizio a fargli un pompino di quelli da infarto…..
Gode molto nel sentire in bocca quel cazzo che diventa sempre piu’ grosso... piu duro...
Lo lecco dalla cappella alle palle... e risalgo con la lingua.. per poi ingoiarlo fino in fondo alla gola...... Lui la fruga nella figa eccitandola moltissimo... non mistero passati 5 minuti che lo sento palpitare...nella sua bocca... lui mi tiene per la testa e mi da il ritmo...Lo sento genere sotto la mia lingua.. so che tra poco esplode.. lui fa per tirarmi via la testa ma non mi scacco e lo faccio schizzare in bocca,
senti amore il sapore nella mia bocca?
un getto un altro un altro ancora.. e lo prendo tutto senza farmi scappare nulla..
Poi quando sento che ha finito lo ripulisco con la lingua delicatamente... quando e' tutto pulito lindo e tornato nella condizione di riposo lo lascio.. ingoiando le ultime goccine di sperma...
Ora si che e' ora di andare a casa non vedevo l’ora di arrivare per raccontarti tutto amore..........
****
lei e' sopra di me io mistero completamente in palla ho il cazzo duro come il sasso
vedo la sua espressione di godimento, le dico che e’ una gran troia che mi fa impazzire, continuo a leccarle le tette e a baciarla in bocca, il sapore di sperma di un altro uomo nella sua bocca mi fa trasalire, ho l’immagine di lei che gli fa un pompino che si fa scopare che si fa leccare, mistero al settimo cielo e mistero eccitato come una bestia in calore ma lei non e’ da meno
Non vuole farmi venire subito.. ma dopo questo non ho risorse per fermarmi...
Le dico che avevo notato la figa allargata,
lei mi dice che e' la mia troia e che gli e' piaciuto molto farlo ma soprattutto gli e' piaciuto molto raccontarmelo...
anche lei e' al limite e sento la sua figa che palpita, sul *** cazzo orami gonfio a dismisura..
le dico che sto vendo e dopo 2 secondi veniamo insieme io in un getto di sborra che le esce dalla figa e che ha abbondantemente sporcato le lenzuola
e lei urlando il suo piacere...
maxbracci

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#25
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Dalla rete.........

2 anni dopo il ns matrimonio

Mia moglie allora ventiseienne con un fisico da sballo, come oggi che ne ha trent'otto, sempre molto porca e provocatrice, non perdeva occasione per far vedere il ben di *** che portava sotto i vestiti, e lo faceva sempre in modo molto malizioso, a volte indossando minigonne vertiginose con sotto perizoma supereccitanti, non portava quasi mai il reggiseno, altre volte con vestiti lunghi però del tipo con la spacca sui lati o i bottoni davanti lasciando aperto i bottoni o la spacca in modo da far vedere che sotto non portava le mutandine, e così non si perdeva occasione per fare porcate un po' ovunque, nei locali da ballo, al ristorante, nei cinema, dal benzinaio ecc...
Capitò un giorno che ci fermammo con l'auto nei pressi di un laghetto in montagna, c'era poca gente sebbene fossimo oramai in estate, il nostro intento era quello di sdraiarci e rilassarci un po', senza però lasciar perdere nessuna occasione come era accaduto altre volte dove ci si era spinti anche in giochi molto piccanti, provocando altri uomini e a volte rendendoli partecipi , come ad esempio mostrando mia moglie senza mutandine e fare in modo che chi era presente si masturbasse davanti a lei, qualche volta era lei stessa a prendere in mano i cazzi di quegli uomini fino a farli sborrare.
Quella volta sembrava non dovesse succedere nulla fino a quando, in quel posto quasi
deserto, eravamo comodamente sdraiati sul plaid, arrivò un 'uomo sui trent'anni, chiedendo se potevamo brownietargli qualche foto con la sua macchina fotografica, non ci furono problemi, lui era in costume e si notava che sotto vi era un bel gonfiore, mia moglie lo aveva notato subito ed io mi accorsi che aveva cambiato aspetto sembrava eccitata e quasi vogliosa di voler vedere cosa c'era sotto quel costume, brownietate varie foto, l'uomo chiese se volevamo anche noi qualche foto di quella giornata, e cosi ne facemmo un paio in coppia, poi alcune da soli, e mia moglie quando si alzò, non so se lo fece apposta, ma fece notare che sotto al suo scamiciato estivo portava un paio di minuscole mutandine trasparenti che non ricoprivano nemmeno per metà la folta peluria nera della sua figa, anche quell'uomo se ne accorse e si complimentò.
Allorché mia moglie porca come sempre, visto che aveva già preso confidenza, disse "...ma non vedo cosa c'é di speciale, ce la avrò come tutte le altre..." ci fu un momento di imbarazzo poi l'uomo ribatté " come tutte le altre un corno... tu sei super " e avvicinandosi a lei chiese, rivolgendosi a me, se poteva fotografarla senza mutandine, per tenere la foto come ricordo, io dissi che poteva fare tutto quello che voleva (intendendo le foto) così spostandosi insieme a noi in una parte ancora più isolata del boschetto intorno al lago, fu lui a togliere le mutande a mia moglie, e lo fece in un modo
che mi eccitò particolarmente, sembrava volesse dire " ....ho voglia di scoparti... " mia moglie cominciò ad essere più porca del solito, mentre lui brownietava le foto disse.... " ma dimmi un po', poi ti meni il cazzo per me, vero? Quando guarderai le foto ripenserai che adesso mistero qui nuda davanti a te e che ti piacerebbe mettermelo dentro. " l'uomo disse che era meravigliosa, e incurante della mia presenza tirò fuori un cazzo enorme, mai visto prima, duro e lungo pieno di vene con due palle gonfie dalla eccitazione che mia moglie gli aveva provocato.
Mia moglie che non aveva mai visto tanto ben di ***, glielo prese in mano e cominciò a menarlo, poi mi chiese se poteva farsi chiavare perché no resisteva più, quando io risposi che ****** la volevo vedere riempita da quel cazzo, mi ringraziò, si sdraiò per terra sul plaid, fece mettere il preservativo a quell'uomo, e lo attirò su di se facendosi penetrare. Il cazzo era enorme e nonostante la figa di mai moglie fosse abbastanza bagnata dall'eccitazione il cazzo faticò ad entrare ma poi una volta volato dentro cominciò a pomparla e a scomparire dentro di lei in modo meraviglioso, doveva essere oltre i ventiquattro centimetri, mia moglie godeva a ripetizione, ed io godevo nel vederla godere, ma poi volli soddisfarli fino in fondo, chiesi a lei se aveva voglia di sentirlo dentro di sé nudo quel cazzo, e se desiderava sentirlo esplodere nella sborrata dentro di lei? Lei mi disse " ...si che lo desidero, ma poi... si che non prendo la pillola... se poi ci rimango...." io le disssi, " devi godere, sarà più bello vedrai, quello che accadrà non conta , adesso devi godere!" Lei mi baciò e in un secondo fece sfilare il preservativo a quel suo amante occasionale, che era sul punto di venire, così affondò di nuovo il cazzo in figa a mia moglie pompandola fino a quando no arrivò l'orgasmo.
Lui afferrò mai moglie per le chiappe e le scaricò una quantità enorme di sborra, lei godeva e nello stesso tempo diceva... " Si é meraviglioso, riempimi... fammi piena... inondami... " e quando l'uomo ebbe svuotato la sua quantità enorme di sborra in pancia a mia moglie, dalle labbra della figa colava il liquido del godimento di quel maschio mescolato a quello di mia moglie, lungo le cosce, mentre io mi sparavo un segone enorme andando a spruzzare la sborra in mezzo alle gambe di mai moglie ancora piena di quell'uomo che l'aveva fatta godere come non mai e l'aveva messa incinta. Si frequentarono ancora perchè mia moglie non riusciva più a fare a meno ogni tanto
di quel cazzo così enorme, i loro rapporti erano sempre senza alcuna protezione, lei voleva farsi sborrare dentro da quel uomo, e di lui restò incinta ancora, poi si persero di vista.
Da allora mia moglie ha avuto altre storie ma iniziò anche a prendere la pillola per non sfornare un figlio dopo l'altro, adesso ha 39 anni, lei è ancora piacevole ed una gran scopatrice, mi fa godere come un pazzo quando si fa chiavare davanti a me, o quando ritorna a casa dopo una serata passata con un'altro uomo e mi fa sentire la sua figa inzuppata della sborra di un'altro. Naturalmente, prende sempre tutte le precauzioni sulla salute di chi la scopa per non avere problemi, ed io quando la scopo le ricordo quei momenti meravigliosi di quando é stata fecondata da un'altro, ed anche lei gode all'idea di essere riempita. Così le ho chiesto se desidera provarci di nuovo a restare incinta di un'altro, lei mi ha baciato a lungo dicendomi grazie amore, e mi ha confidato che il suo nuovo amante che é anche il suo datore di lavoro, vuole farle fare un figlio. Adesso non vedo l'ora che me la mettano di nuovo incinta, vi racconterò la nuova storia di quando mai moglie Mirka sarà di nuovo incinta.
piemme30

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#26
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sarebbe bello se qualche racconto fosse completato con delle foto reali...
Piemme30
eventualetono

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#27
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Non so se il *** è un bel racconto ma sicurmente è vero!

Mi chiamo Dario ho 56 anni, cuckold incallito e impotente, LEI ha 45 anni e da un anno circa sta insieme ad un 27enne vero toro da monta siciliano, sottufficiale di marina.
Ci siamo sposati che LEI era molto giovane, 20 anni, perchè il padre si trasferiva per lavoro a Bologna e LEI non voleva andare.
Già da fidanzati si era dimostrata una ragazza "molto calda" e avevamo, già da allora, fantasie circa un possibile Suo tradimento. La cosa la eccitava molto anche se ancora non riusciva a trasformare la fantasia in realtà.
Una cosa accadde prima delle nozze, esattamente una settimana prima.
Andammo una sera in una discoteca fuori Roma. Lei era bellissima, era l'inizio di settembre ed era abbronzatissima, minigonna coprifica - come scherzosamente dicevo io - tacchi esagerati e non nego che mi eccitava il modo in cui tutti la guardavano.
Io mistero negato nel ballare e LEI dopo un pò si trovò sola nella "mischia". Vidi che parlava e rideva con un ragazzo, sembravano molto in confidenza e LEI era molto allegra. Tornò vicino a me dicendomi che il tipo era carinissimo anche se aveva solo 18 anni e lo diceva come se le dispiacesse. io le dissi che poteva lasciarsi andare e LEI mi rispose sorridendo "guarda che lo faccio eh!!!". Dopo due minuti erano su un divano a baciarsi con un calore e una foga che sembrava trasmettersi nell'aria visto che più di un uomo si era fermato lì vicino e guardava senza timore forse con la speranza che anche a loro toccasse qualcosa. Io, prima eccitato da morire per quello che vedevo, poi preoccupato perchè vedevo che le cose stavano prendendo una piega inaspettata visto il luogo pubblico in cui ci trovavamo. Mentre si baciavano e slinguavano apertamente, una vera esibizione, lui aveva sollevato la Sua mini e ormai il Suo culetto era alla vista di tutti. Sembravano completamente partiti quando LEI con uno brownieto si sollevò e venne da me e quasi urlando mi disse "andiamo via presto!"
Pensavo fosse successo qualcosa visto che LEI era agitatissima ma una volta in auto da soli, LEI, con mia grande sorpresa, cominciò a masturbarsi. Notai che non aveva più il perizoma, aveva il volto abbassato e coperto dai lunghi capelli e mentre si masturbava, direi quasi furiosamente, diceva "mistero una troia vero?" Ho subito capito che voleva che la trattassi così e mentre guidavo cominciai a dirle che era stata schifosamente troia, LEI stessa mi suggeriva e si eccitava per il fatto di dirsi da sola quelle oscenità. Ebbe un orgasmo quasi singhiozzando e urlandosi "dovrei stare a fare la zoccola in un cesso pubblico vero?"
Avevo scoperto un lato di LEI che ancora non conoscevo.
Da allora LEI godeva al massimo solo se le fantasie che ci raccontavamo durante le scopate venivano condite da insulti nei suoi confronti fre i più sporchi ed umilianti e LEI se ne compiaceva.
Ci sposammo e dopo soli sei mesi mi fece per la prima volta cornuto, amo più questa parola che cuckold.
Fu con un proprietario di un negozio dove LEI era capitata per caso per cambiare una banconota. Lui era un uomo maturo e la invitò la sera stessa a cena. Arrivata a casa era emozionatissima nel dirmeloe quando vide che per me non c'era problema mi baciò dicendomi "ti farò felice". Usci di casa alle 21 e torno alle 4 del mattino.

........Continuo un altra volta
Mario40

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#28
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bella storia
devi essere molto felice
eventualetono

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#29
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Erano le 4 del mattino ma io ero ad aspettarla in salotto.
Non vi dico come stavo, avevo lo stomaco in subbuglio e la mente che non smettava di fantasticare, più volte avevo accennato a masturbarmi ma mi dovevo fermare subito dopo i primi colpi per non sborrare subito.
LEI entrò, capelli ancor arruffati e trucco sfatto, ci baciammo a lungo e LEI "appiccicandosi" al *** corpo mi disse che era bagnatissima, non era riuscita a venire e aveva un voglia pazzesca.
Non ci spostammo nemmeno in camera da letto, rimanemmo in salotto e senza spogliarci la penetrai. Bastarono pochi colpi e LEI venne urlando e io la seguii poco dopo schizzandole il *** liquido sulla pancia, ancora non prendeva la pillola.
Le cose andarono avanti così per circa due mesi....LEI che tornava a casa infoiata peggio di prima perchè; forse per il nervosismo - così diceva LEI - non riusciva a venire e, appena in casa, la dovevo scopare immediatamente e, sempre immeditamente, LEI veniva, dopo, quando era calma, mi raccontava tutto. Allora ancora potevo farla venire perchè non mi si ammosciava come adesso appena la infilo.
La loro storia finì dopo 2 mesi in cui si saranno incontrati una decina di volte.
LEI aveva appena 20 anni a allora la eccitavano i tipi maturi specie se avevano moglie e figli.
Devo dire che vivevamo alti e bassi in fatto di sesso nel senso che LEI aveva ed ha dei periodi in cui sembra una ninfomane, parla e pensa sempre al sesso, e periodi in cui sembra una suora durante i quali io pensavo e penso sempre con timore "ecco adesso è finita".
Dopo 10 giorni ci fu Gaetano....ma questa è un altra storia.
maxbracci

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#30 
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Breve confessione trovata in rete
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Ci mistero situazioni cuckold in cui la moglie ha con l'amante una relazione stabile e il marito ne è felicissimo. Il classico menage a trois. Può capitare che prima che nella coppia entrasse l'amante fisso la coppia avesse cercato figli che non mistero venuti, malgrado non vi fossero patologie di infertilità. Poi un bel giorno arriva lui. Lui un amante meraviglioso che entrando nella coppia fa in un certo senso innamorare tutti e due.

Ecco che l'amante (fra l'altro in via di separazione dalla propria moglie) viene a casa a dormire con la coppia. Ovviamente il marito sul divano letto accanto al lettone dove dorme la moglie non l'amante.

Nottate passate fra gemiti della coppia in amore e sublimi seghe del cornutissimo marito.

Poi un bel giorno il ritardo. Poi il test e il cerchietto che appare togliendo ogni dubbio.

Qui si innescano una serie di riflessioni. Tenerlo non tenerlo. Non c'è dubbio che sia suo. Il marito non scopava da mesi la moglie. Solo seghe e leccate post coito della tumefatta e brodolante figa della mogliettina con l'amante. L'impulso è all'aborto, ma capita che la coppia non si decida. Che tentenni fra il si e il no. La paura della moglie è legittima: teme che il marito cambi idea a la ripudi poi vilmente insieme al figlio. Il marito si interroga a fondo. Sa che quel rischio potrebbe esserci un domani che la coppia non funzioni più. Ma poi decide che non è il sangue che fa il figlio, ma l' amore che suscita e che si è disposti a dargli. Il marito sa bene a che rischi va incontro. Una malattia che dovesse richiedere verifiche genetiche sarebbe la fine. Ma il marito è anche informato e sa che in Europa il 13% circa dei nuovi nati non è figlio genetico del marito. In quei casi c'è stato il tradimento. Nel suo caso sarebbe una scelta. Sarebbe il figlio dell'amore. Anche se un amare cuckold ma è pur sempre amore.
L'amante della moglie ha due figli bellissimi e sanissimi. Lui è un maschio coi fiocchi. Insomma: ci sa che il figlio nasca bello e sano.

Poi l'amante rompe con al propria moglie e non sapendo della gravidanza della moglie del cuck decide di andare a lavorare a Santo Domingo, dove essendo stato diverse volte ha agganci per aprire un ristorante.

La sua partenza getta la moglie del cuck nello sconforto, perché per lui aveva davvero una cotta. A quel punto la decisione viene presa: nascerà.
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Dedicato alle coppie italiane CuckoldPlace.com / Dedicato alle coppie italiane /
qualche bel racconto
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